Risi nervosamente e scossi la testa,
<<Tutto questo è assurdo. Tutta la mia vita si racchiude dentro una parola, "complicato", come se una sola parola potesse cancellare quella sete di domande che mi faccio da sempre...>>
Ironizzai girandomi e tirando un pugno all'armadio,
<<Calmati>>
Alzai un sopracciglio e tornai sui suoi occhi
<<Calmarmi? Stai scherzando spero, ho appena scoperto che il mio corpo si sta autodistruggendo, ho passato la mia vita ad uccidere persone perchè sono stata cresciuta per farlo e la vuoi sapere la parte divertente?>>
Chiesi avvicinandomi a lui,
<<Che del mio passato, della mia adolescenza non ricordo altro che paura e dolore, di ragazzi che venivano massacrati davanti ai miei occhi, non ricordo altro che volti di ragazzini marchiati dall'orrore e dal sangue chi ci facevano versare! Ho cicatrici che nemmeno un tatuaggio potrebbe coprire e tu lo sai meglio di me cosa significhi vivere ogni giorno nella costante paura di commettere un errore. Ora dimmi, vuoi davvero che mi calmi?>>
Non riuscivo a leggere niente nei suoi occhi, forse avevo parlato troppo. Mi allontanai da lui e mi portai le mani nei capelli, sentivo i polmoni bruciare e qualcosa mi bloccava la gola, avrei pianto presto, ne ero sicura, ma odiavo il fatto che lui mi vedesse così.
In quel preciso momento avrei tanto voluto avere il potere di poter tornare idietro, la forza di non cedere alle suppliche di Rayn, all' accettare quel maledetto nome che mi avrebbe portata a riscoprire quel mio lato umano che odiavo più di ogni altra cosa,
<<Dio Tessa! Guardami, guardami negli occhi e piangi, piangi davanti a me! Fammi vedere che anche tu oltre che odio provi anche dolore! Perchè io so come ci si sentiva a stare su quella sedia, legati e imbavagliati mentre quei sadici ti obbligavano a chiedere perdono! Io lo so Rossa, so quanto faccia schifo quella sensazione che ti porti dentro da sempre...
Lasciami essere il tuo biglietto per il paradiso all'inferno>>
Le sue labbra si posarono sul mio collo leggere, mi voltai e sentì le sue mani non lasciare i miei fianchi.
<<Perchè insisti tanto?>>
Chiesi perdendomi nelle sue iridi verdi, lui sorrise e mi lasciò una carezza sulla guancia
<<Non lo so, tu...>>
Sorrise ancora senza finire la frase, le sue risposte vaghe mi davano sui nervi, ma non avrei potuto restare un solo giorno senza sentirne una.
Le sue labbra si avvicinarono pericolosamente alle mie e il mio cuore ebbe un sussulto
<<Non funzionerà mai>>
Sussurrai cercando di aggrapparmi a quella poca ragione che mi restava, sentì il mio corpo scontrasi con il suo e smisi di respirare per qualche secondo,
<<Lasciati amare Rossa>>
Le sue labbra si posarono sulle mie lasciandogli un leggero bacio, lo sentì sorridere e appoggiare la sua fronte sulla mia.
<<Non posso permetterti di farlo, perdonami>>
Gli spostai le mani dai miei fianchi e mi separai da lui, un immenso e strano vuoto si impossessò di me, ignorai quella senzazione e feci ancora qualche passo indietro,
<<Non puoi permettermi di fare cosa? Smettila di scappare da me e sopratutto smetti di scappare da te stessa, non puoi vivere per sempre da sola nei tuoi casini>>
Mi strinsi nelle spalle e distolsi lo sguardo dai suoi occhi,
<<Tu non puoi capire...>>
Lui alzò gli occhi al cielo e mi prese le mani intrecciandole alle sue
<<Certo, per me è complicato e per te io non posso capire>>
Spostai il mio sguardo sulle nostre mani, ogni volta che lui le intrecciava alle mie mi faceva sentire così al sicuro, come se davvero potesse bastare una persona sola per aiutarmi.
<<Adesso basta>>
dissi tirando indietro le mani,
<<Finiscila di cercare di cambiarmi Drake, non ho idea di com'ero quando mi conoscevi tu, a dire il vero io non ricordo nulla di quello che è successo prima che mi svegliassi dentro quella cella, ma devi capire che quella parte di me non esiste più. Ti do un consiglio. Non cercarla, non amarla e lasciala andare, faresti un favore ad entrambi>>
I suoi occhi non avevano perso il contatto con i miei nemmeno un secondo, distolsi lo sguardo e lasciai che il silenzio calasse senza aggiungere altro.
<<Pensi che tirando fuori la stronza, fredda e indifferente Tessa, io mi arrenda così facilmente?>>
Alzai le spalle, io non lo pensavo, ma ci speravo davvero,
<<Vuoi sapere davvero chi eri Rossa? Te lo dirò, a patto che tu non mi faccia uscire dalla tua vita ancora>>
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Dangerously
Fantasy"In cima ad ogni lista dell'FBI, della CIA; una taglia sulla mia testa che vale tutt'ora miliardi..." Un tatuaggio in comune. Un passato alle spalle che definirlo "inferno" era quasi un complimento. Lei amava uccidere; Lui lo detestava. Se lei non...