#10

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<<Io vado con Aston>>
Sentenziai alzandomi e contrastando gli occhi trasparenti del mio capo, per il quale non portavo alcun rispetto.
<<Mi sembra che tu e Drake abbiate delle questioni in sospeso>>
Rimasi in silenzio, sapevo che era una battaglia persa, mi voltai verso il ragazzo e gli puntai il dito sul petto
<<Si va con la mia macchina, niente piedi sul sedile o briciole all'interno, guido io e il minimo sono 113 Kmh, allacciati la cintura e vedi di chiudere la bocca o giuro che ti abbandono per la strada come un cane>>
Drake alzò le mani divertito, sembrava aver già dimenticato il diverbio di pochi minuti prima.
Mi sistemai la giacca e rivolsi uno sguardo alla squadra.
<<I bagagli gli portiamo via noi, voi andate, dovete arrivare prima di noi. Ci aggiorniamo per strada>>
Rayn mi porse un cellulare
<<Questo è per contattare Hunter in caso di aiuto>>
Alzai un sopracciglio
<<Devo solo ficcare una pallottola nella fronte di un diciottenne, non mi pare un compito tanto complicato>>
Il silenzio che si unì allo sguardo del mio tutore mi fece accettare l'offerta del cellulare senza esitazioni, lo infilai in tasca e mi soffermai ancora una volta su Drake.
<<Al massimo tre ore, una pausa ogni due e alla terza ti trovi una camera>>
Annuì a Rayn e lo salutai con un cenno della mano.
Feci il giro della casa seguita da quell'idiota che avrei dovuto portarmi dietro fino a
Las Vegas, aprì il garage e la mia nuova Alfa Romeo Giulia bianca brillava. Aprì il baule e ci buttai dentro due zaini neri
<<I bagagli li portano gli altri>>
<<Sono precauzioni, non bagagli>>
Lui annuì e io chiusi il baule, salì in auto e accesi il motore. L'odore di nuovo che possedeva l'abitacolo era piacevole, guardai Drake rovistarsi nelle tasche e tirare fuori un accendino
<<Non ci provare, niente fumo nella mia auto>>
Mi guardò distratto
<<Stai scherzando?>>
<<Mi pare che prima abbia detto che devi startene zitto>>
Uscì facendo attenzione a non rigare la moto di Rayn e sgommai sulla ghiaia che ricopriva il vialetto e qualche metro davanti al garage.

Erano solo un ora che guidavo e già mi stavo annoiando, accesi la radio ed Eminem fece la sua entrata con survivor.
Cominciai a tenere il tempo sul volante mentre velocemente stavo recuperando terreno e accellerando sempre di più
<<a quanto vai?>>
chiese lui, sembrava nervoso...
<<Tranquillo sono solo ai 90>>
sorrisi rispondendo calma.
Sospirai e mi voltai un secondo verso di lui
<<Mi dispiace okay?
Non volevo puntarti una pistola in gola>>
Sembrava che le parole mi uscissero forzate <<Hai parlato con Aston?>>
Domandò rivolgendomi un sorriso
<<Anche fosse? Avanti tocca a te>>
Scosse la testa lentamente e accennò una risata
<<Okay d'accordo, mi dispiace di averti chiamato puttava e averti dato della bambina viziata>>
Annuì.

<<Alla fine mi hai ascoltato>>
Mi fermai ad un semaforo e continuai a guardare la strada confusa
<<Intendo i vestiti>>
Mi squadrai un momento e ripartì subito dopo, certo, si riferiva alla giacca e ai capelli.
<<Era solo perchè non avevo altro da mettere, non montarti la testa>>
mentì cercando di usare il tono più serio che potessi avere con lui,
Probabilmente stava sorridendo, ma non mi voltai per confermare la cosa e calò ancora una volta il silenzio.
Dopo qualche minuto accostai ai bordi della strada e uscì dall'auto
<<Adesso perchè ti saresti fermata?>>
aprì il baule ignorandolo e presi uno degli zaini, tornai a sedermi chiudendo la portiera
<<Voglio vedere dove si trova Rayn>>
Risposi al suo sguardo idiota rivolgendogli un sorriso.
Dallo zaino tirai fuori il mio portatile e lo accesi
<<Ma quante password hai?>>
<<Quante bastano perchè la gente si faccia gli affari propri>>
Lui annuì in risposta, una mappa apparve sul monitor e un punto blu lampeggiò ripetutamente su un locale a me molto familiare
<<Beccato>>
risi sotto la confusione totale di Drake, che si limitò al silenzio.
Spostai portatile e zaino dietro e partì di nuovo con la macchina,
<<Ti va di bere?>>
chiesi senza smettere di sorridere
<<Certo>>
Rispose divertito
<<Allora conosco un posto che ti piacerà>>
Gli rivolsi uno sguardo e mi accorsi che i suoi occhi erano già su di me.

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