#14

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Lo guardai finire il suo caffè tranquillamente, posò la tazza bianca sul tavolo e i suoi occhi verdi si fermarono nei miei.
<<Ero ubriaco>>
Rispose freddo, non aveva battuto ciglio, aveva risposto come nulla fosse,
<<No nn lo eri>>
<<E come fai a saperlo?>>
Sorrisi e mi sistemai meglio sulla sedia di legno, facendo attenzione a non rovesciarmi addosso il caffè,
<<Lo deduco, altrimenti mi avresti guardato confuso, o semplicemente mi avresti chiesto di cosa stavo parlando.
Se vuoi mentire fallo bene Miller>>
Distolse lo sguardo dai miei occhi sorridendo a sua volta, per poi tornare semplicemente a mangiare.
Con la forchetta indicò il mio cellulare sul tavolo, sapevo che stava vibrando da parecchi secondi, ma io volevo delle risposte.
<<Ke fai non rispondi?>>
Chiese rigirando il discorso, presi il telefono e aprì la chiamata, come se Rayn potesse fermare la mia curiosità.
<<Tessa, ma che fine hai fatto?>>
Sembrava preoccupato e la cosa non fece altro che insospettirmi, posai definitivamente la tazza sul tavolo e mi soffermai sullo sguardo confuso di Drake
<<Ho sbagliato strada e ci siamo fermati in un bar>>
Un brusio di sottofondo mi fece capire che qualcosa non andava.
<<Sapete più o meno quando o dove ci troveremo?>>
Domandò insistendo, non era da Rayn invadere così i miei spazi,
Drake indicò il cellulare per poi picchiettarsi ripetutamente l'orecchio con l'indice, spostai il cellulare e misi il vivavoce avvicinandomi a lui.
<<Perchè tutte queste domande?>>
chiesi alzandomi e facendo cenno al ragazzo di seguirmi, lasciai dei soldi sul tavolo e uscì dal bar raggiungendo la mia auto.
<<Sono solo preoccupato Tessa>>
Aprì l'auto e ci sedemmo nei sedili posteriori, diedi il cellulare a Drake e tirai fuori dal mio zaino il portatile accendendolo.
<<Certo, comunque ora siamo fermi ad un paesino, ma presto torneremo sulla strada, voi dove siete?>>
Chiesi cercando di prendere tempo inserendo tutte le mie password e accedendo al gps del computer di Rayn
<<Noi siamo sulla buona strada, se mi dici dove raggiungerti ci vediamo li>>
Suggerì ansioso, abbassai le spalle e voltai il portatile nella direzione opposta, indicando a Drake il punto blu lampeggiante.
<<Okay, ti richiamo più tardi, ora dobbiamo pagare il conto>>
chiusi la chiamata prima di ricevere qualsiasi risposta e mi soffermai sui suoi occhi.
<<Sono ancora a New York>>
Confermò lui confuso, annuì
<<C'è qualcosa che non va, il cellulare è in movimento, ma non il suo portatile, non esce mai senza, neanche per andare a far la spesa>>
Mi morsi un labbro cercando qualcosa che mi rassicurasse nel suo sguardo perso.
<<Sei in grado di rintracciare un cip?>>
chiese sfiorandosi la medaglietta di metallo che aveva al collo
<<Posso provarci, ma a cosa dovrebbe portarmi?>>
<<non a cosa Rossa, a chi>>
Alzai un sopracciglio contraddicendo il suo sorriso; Aston.

<<Hai un codice o qualcosa del genere?>>
Chiesi dopo qualche istante di silenzio
<<No, ma ho i suoi dati>>
Annuì sospirando,
<<Basteranno, ma solo se mi dirai che cosa c'entra la ricerca di un cip con tuo fratello>> I suoi occhi persero il contatto con i miei e capì di aver fatto la domanda sbagliata al momento sbagliato.
Tornai sulla tastiera e mi concentrai sullo schermo cominciando ad aprire nuove pagine
<< Mi servono i dati anagrafici di tuo fratello>>
Dissi cercando di cambiare discorso
<<Aston Miller, 23 Giugno 1996>>
Scrissi i suoi dati e cominciai a cercare un collegamento con qualche oggetto elettronico, ma per ora oltre al cellulare non trovavo nulla.
<<Ci vuole qualche ora...>>
Lui annuì e uscì dalla macchina, per poi salire di nuovo davanti.
Lo imitai mettendomi al volante e lasciando che il portatile lavorasse sulle sue gambe, girai la chiave e il motore si accese, uscì da quel parcheggio improvvisato e tornai sulla strada.
Mentre cercavo un modo per ritrovare la strada notai che il silenzio che si era creato nell'abitacolo era più pesante del solito.

<<Ho sempre pensato che quel cip c'entrasse con il fatto che io sono stato:
N 31_23/8 >>
Inchiodai di colpo in mezzo alla strada, un blocco allo stomaco mi prese alla sprovvista e sentì il mio cuore aumentare il suo battito.

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