#62

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Non ho idea del tempo che fosse passato, di quante ore, minuti o secondi stavamo parlando, ma quel silenzio che era calato dopo quella frase ora sembrava pesare.
Non avrei mai dovuto salire su quell'ascensore, a dire il vero non avrei mai dovuto lasciarmi convincere ad accompagnarlo fino da Aston.
Cominciai a ridere scuotendo la testa e lasciai che una delle mie gambe si stendesse lungo il pavimento mentre l'altra, ancora attaccata al mio petto, sosteneva il mio braccio.
<<Preferisco morire dissanguata in questo ascensore>>
Rivelai riferendomi alla sua risposta, sfiorandomi poi i capelli e tornando finalmente nei suoi occhi.
La tonalità di verde che possedevano quelle iridi non era parogonabile a nessun' altra.
<<Non sparare stronzate solo per parlare Jones. Tu farai quella cura>>
Alzai un sopracciglio e smisi di ridere prendendo qualche secondo.
La serietà con cui le parole gli erano uscite dalle labbra mi avevano colpita.
<<Sei molto più debole di me, essendotene andata non hai più preso quella roba che ti aiutava a controllarti e ora tutto il tuo organismo sta cedendo.
Se ti va bene durerai ancora qualche ora>>
Alzai un sopracciglio e lasciai scivolare anche l'altra gamba appoggiando la testa alla parete dietro di me.
<<Vedi di abbassare il tiro Miller.
Tu non sai niente di Rayn>>
Stavolta fu lui a ridere e io distolsi lo sguardo guardando verso l'alto.
<<Come lo sai?>>
<<Lo so e basta>>
<<Certo...ne basta una che sa tutto>>
<<Ma andartene a fanculo mai?>>
Domandai chiudendo quel ridicolo botta e risposta improvvisato.
<<Tu credi che ti lascerei morire?>>
Chiese improvvisamente attirando la mia attenzione.
<<Non provarci Drake>>
Sapevo dove stava andando a parare e volevo che questa conversazione finisse ancor prima di cominciare.
<<Cosa, non vuoi sentirtelo dire?>>
<<Evita, non voglio sentire niente>>
<<Non ti lascerei mai morire Rossa, reputami egoista, ma io ti amo troppo per vederti prendere la decisione sbagliata>>
Mi morsi un labbro e mi soffermai sui suoi occhi.
<<Smettila>>
<<Di fare cosa? Di dirti che tu mi fai uscire di testa? Che, a volte, mi fai incazzare a tal punto da pensare di volermi sparare un colpo alla tempia? Devo smetterla di farti capire che nonostante tu continui a respingermi mi fai provare senzazioni assurde?
Vuoi davvero che smetta di dirti che sono innamorato di te Rossa?>>
Mi alzai in piedi e lui fece lo stesso bloccandomi contro la parete. Una delle sue mani mi teneva ferma sul fianco, mentre l'altra gli sosteneva il corpo.
<<Se lo vuoi davvero fermami>>
Sussurrò a pochi centimetri dalle mie labbra. Il suo respiro si confondeva con il mio ormai e il suo profumo mischiato al suo odore di sigarette mi stava mandando fuori strada.
<<Lo stai rifacendo Drake>>
Gli feci notare facendo attenzione a non cedere alle sue labbra, spostai il mio sguardo nei suoi occhi e sentì i nostri nasi sfiorarsi.
<<Voglio farti cambiare idea, voglio che tu capisca che non c'è nulla di male nel cedere Tessa>>
Sentì il mio respiro farsi corto e il battito del mio cuore perdere il controllo.
Non volevo mollare proprio ora, quel ragazzo era peggio del Diavolo.
Giocava con le tue emozioni più profonde, sfruttava le sue carte migliori per farti cadere in tentazione e ci stava riuscendo. Ci riusciva sempre.
Ma io non volevo che accadesse, non volevo perdermi dietro all'amore. Non ero quel tipo di ragazza, ma lui non si sarebbe arreso neanche di fronte alle mie convinzioni.
<<Amami da adesso>>
Sussurrò lasciandomi un leggero bacio e sorridendo sulle mie labbra.
<<Il problema è che ho cominciato dal primo momento che mi hai guardata negli occhi>>
Le labbra di quel ragazzo erano una droga, una di quelle che se provi una volta poi non puoi più farne a meno, lui per il mio cervello era un respiro dopo un'apnea.
Strinsi tra le mani i bordi della sua giacca di pelle, graffiandomi appena la pelle con le cerniere e lo attirai a me sfiorandogli appena le labbra.
<<Attento Miller, so di sangue e dolore>>
Il suo naso sfiorò il mio e il mio respiro si unì al suo.
<<Niente che non abbia già provato>>
Sussurrò spingendomi ancora più contro la parete, le sue labbra scivolarono sulle mie.
Ero letteralmente ubriaca. Ubriaca delle senzazioni che stavo provando, ubriaca dei suoi sorrisi che sentivo curvarsi sulle mie labbra, completamente persa per lui.

DangerouslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora