#24

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Entrai in ascensore e un ragazzo alto dai capelli scuri mossi mi rivolse un sorriso squadrandomi
<<Vai pure Rick, mostro io alla nostra ospite la sua stanza>>
Il ragazzo biondo uscì facendo un mezzo inchino e le porte dell'ascensore si chiusero, <<E così sei tu la figlia dell'amico di mio padre, Cassandra Helton Fell, giusto?>>
Annuì sostenendo i suoi profondi occhi scuri, vestiva elegante, una mano in tasca e l'altra nei capelli,
<<Cognome curioso per una famiglia Russa>>
Alzai un sopracciglio
<<Mio padre prese il cognome da mia madre non appena morì e di conseguenza il cognome ci fu stato cambiato anche a noi, lei era Americana>>
Lo informai, le sue labbra si curvarono solo da un lato
<<Tu devi essere Cameron Jay Hudson invece>>
Fece un leggero cenno con il capo
<<Credevo che non si potessere essere belle e anche intelligenti>>
Lo squadrai e tornai suoi suoi occhi
<<Vedo invece che si può essere affascinanti, ma comunque ignoranti>>
Lo guardai passarsi un pollice sul labbro inferiore e trattenere una risata, sembrava troppo perfetto per essere un ragazzo vero, sicuramente il naso era rifatto.
La camicia bianca che portava sembrava andargli stretta segnadoli il corpo scolpito, nell'annulare della mano destra portava una nello molto vistoso, mi tolsi la giacca e lui mi offrì il braccio
<<Posso?>>
Chiese, lasciai scivolare la pelliccia sul suo braccio e lui la strinse a se
<<Chanel?>>
Annuì alzando un sopracciglio, aveva riconosciuto il mio profumo e io il suo
<<Hugo Boss?>>
Lui di risposta mi rivolse un sorriso e mi fece cenno di uscire quando le porte si aprirono.
Camminai uscendo dall'ascensore e un ampio e vistoso corridoio catturò la mia attenzione
<<Da questa parte, i tuoi bagagli sono già nella stanza>>
Lo seguì camminando lentamente, piante finte e mobili di cristallo erano ad ogni angolo, perfino i dipinti classici sembravano non stonare nel complesso.
<<I tuoi fratelli non ti somigliano molto, mio padre mi ha detto che siete stati adottati, ma sembrate avere tutti la stessa età>>
Odiavo il modo calmo in cui parlava, la sua voce, pur uscendo da quel figlio di papà, sembrava esser fatta di eleganza e dolcezza
<<Nostro padre e nostra madre in verità pensavano di adottare solo me e Tom, ma poi scoprirono che lui aveva un altro gemello in un orfanotrofio in Italia>>
<<Fabian, giusto?>>
annuì,
<<Il suo nome sarebbe Fabiano, ma lo abbiamo adattato alla lingua di nostra madre>>
Spiegai ricordando tutto quello che Rayn mi aveva fatto studiare, certo che Hunter aveva pensato a tutto.
<<Tu invece?>>
Aprì una porta di vetro e notai che dava su un balcone
<<Io amo le scarpe i vestiti, i soldi di mio padre e l'alcool, mi sembra che basti>>
Lui rise e si appoggiò con i gomiti alla sbarra di ferro
<<Intendete mettermi a dormire su un balcone?>>
ironizzai guardando il panorama di alti edifici
<<No certo, ti accompagno subito nella tua camera>>
Uscimmo da li e pochi metri più avanti aprì una porta, Cameron mi fece entrare e sentì le sue mani sui miei fianchi
<<Facciamo così, passo a prenderti alle 20:05, ti faccio portare un abito e ti porto in un posto>>
Mi voltai e le nostre labbra si sfiorarono
<<Lasciami anche un paio scarpe e ti seguirò ovunque>>
Sussurrai sorridendo, lui mi spinse contro il suo corpo e appoggiai le mani sul suo petto caldo
<<Ci vediamo alle 20:05 allora>>
Mi lasciò un bacio sul collo e rimasi in piedi fino a quando la porta non si chiuse definitivamente.
Alzai gli occhi al cielo e cominciai a ridere, dio, nemmeno cinque minuti che ero entrata e Cameron ci aveva provato con me, sicuramente non mi sarebbe servita una vita per uccidere quel ragazzo.
Mi voltai e guardai l'immensa stanza bianca, l'arredamento moderno sembrava molto costoso, il divano di pelle bianca doveva essere italiano e il grande letto matrimoniale con sotto dei led viola si allontanava molto dal mio ideale di camera perfetta.
Passai accanto al tappeto persiano dai colori freddi e raggiunsi i miei bagagli.
Sentì più volte bussare alla porta e andai ad aprire, Rayn e i gemelli entrarono lasciando aperta la porta
<<Questo posto ha un casinò! Rayn dammi dei soldi, vado pazzo per il poker>>
Aston sembrava estasiato, alzai un sopracciglio e incrociai le braccia
<<Cameron passa a prendermi stasera alle 20:05>>
Dissi attirando l'attenzione di tutti,
<<Almeno qualcuno si sta concentrando sulla...>>
Gli afferrai la giacca con forza e lo guardai negli occhi
<<Eddai papà, dammi la carta di credito!>>
Mi lamentai in russo indicando a Drake la porta, lui annuì e fece un cenno a Rayn
<<Certo, tutto per la mia bambina>>
Sorrisi lasciandolo andare e prendendo la carta di credito,
<<Scusate signori, avevamo dimenticato un bagaglio>>
Disse un uomo lasciando la valigia e fermandosi all'ingresso, andai verso la porta
<<Mi taccomando Cassi, non spenderli tutti in scarpe>>
Mi voltai verso Drake e agitai la carta
<<E tu non spenderli tutti in puttane fratellino>>
Suggerì sotto la faccia sconvolta e divertita di Aston, che gli tirò un pugno sul braccio.

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