#42

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<<Voglio che tu esca dalla mia vita>>
Dissi dopo un momento di silenzio che durò minuti interi.
<<Cosa?>>
Chiese d'impulso avvicinandosi di nuovo,
<<Da quando ti ho conosciuto non hai fatto altro che incasinarmi ancora di più la vita. Prima che accettassi questo nome io stavo bene, vivevo la giornata, avevo il controllo sulla mia vita e invece adesso...>>
<<L'hai perso>>
M'interruppe corrugando le sopracciglia, mi zittì lasciando la frase in sospeso e mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Tu mi vuoi fuori dalla tua vita perchè io ti faccio perdere il controllo. Non te ne frega niente di sapere chi eri, tu stai solo cercando di salvarti da me>>
alzai un sopracciglio, la sua mano scivolò ancora sul mio fianco e mi spinse contro il muro, sentì la schiena scontrarsi con la parete fredda e un brivido mi percorse il corpo.
<<Drake sei troppo vicino>>
Lui sorrise e mi lasciò un bacio sulla guancia
<<E allora?>>
Le mie mani sfiorarono il suo petto e le sue labbra mi lasciarono baci lungo il collo,
<<Perchè lo stai facendo?>>
Sussurrai incastrando le mie dita tra i suoi corti capelli color cioccolato.
Lui rise e mi prese in braccio.
<<Voglio farti capire che non c'è nulla di male nell'avermi intorno Rossa>>
Rispose a voce bassa appoggiando le sue labbra sulle mie.
<<Fermati>>
Dissi staccandomi da lui
<<Altrimenti?>>
Il suo corpo si scontrò ancora con il mio e fui costretta a cingerli la vita con le gambe per non cadere, i suoi occhi si fermarono nei miei e sorrisi,
<<Ti detesto>>
Sussurrai prendendo il suo viso tra le mani e baciandolo.
<<Ragazzi!>>
Mi separai da Drake e lui mi lasciò scendere, mi passai un pollice sul labbro inferiore e guardai Rayn negli occhi, sembrava sconvolto, ma divertito.
<<Fatevi una doccia e preparatevi, tra due ore vi voglio all'entrata dell'hotel>>
Annuì e feci per voltarmi, ma Rayn attirò ancora una volta la mia attenzione.
<<In docce separate>>
Specificò, trattenni una risata mordendomi un labbro e mi soffermai su Drake,
<<Tranquillo Rayn>>
Disse lui alzando un sopracciglio. Sentì la porta sbattere e gli tirai un pugno sul braccio.
<<Idiota>>
<<Non mi sembrava che ti stasse dispiacendo>>
Ironizzò, mentre mi allontanavo, alzai le spalle e sorrisi
<<Non ho detto questo>>
Entrai nel bagno e mi levai la maglietta lasciandola a terra, raccolsi i miei lunghi capelli in uno chignon disordinato e scossi la testa divertita,
<<Vattene>>
<<Hai lasciato la porta aperta>>
Mi voltai e lo vidi sulla soglia,
<<Ancora qui sei?>>
lui rise e si avvicinò a me, la sua mano scivolò sulla mia pelle procurandomi brividi ovunque,
<<Ha detto in docce separate>>
Gli ricordai prima che le sue labbra si soffermassero per qualche secondo sulle mie.
<<Se nessuno fa la spia non lo saprà mai>>
Sussurrò sciogliendomi i capelli, li sentì cadere sulla schiena e sorrisi afferrando con l'indice la sua catenina.
<<Avanti, perdi il controllo piccola>>
Disse alzandomi il mento e sfiorandomi il labbro inferiore con il pollice,
<<Autocontrollo Miller>>
Lui sorrise e si fiondò sulle mie labbra,
<<No, con te mai>>
Lo allontanai da me e lui mi guardò confuso,
<<Non stavo scherzando prima Drake, finita questa storia ti voglio fuori dalla mia vita>>
Lui annuì passandosi una mano tra i capelli, <<Bene, come vuoi allora>>
Mi attirò a se ancora una volta e sorrise soffermando il suo sguardo sulle mie labbra,
<<Ma mi hai ascoltata?>>
Chiesi fermandomi nei suoi assurdi occhi verdi,
<<Certo, hai detto che quando questa storia sarà finita dovrò uscire dalla tua vita, ciò significa, che ho tempo di farti cambiare idea fino a quando il piccolo Hudson sarà in vita>>
alzai un sopracciglio, attento il ragazzo.
Lascia che le mie dita dividessero le nostre labbra e scossi la testa.

<<Il tuo errore sono io>>
Lo vidi allontanarsi da me e appoggiarsi al lavandino dietro di se, distogliendo lo sguardo dai miei occhi e si passò una mano tra i capelli.
<<Tessa...>>
Presi un asciugamano e avvolsi il mio corpo in esso.
<<Ecco a cosa ti riferivi quella sera, l'errore a cui devi rimediare sono io, perchè?>>
Dissi all'improvviso, sapevo che non c'entrava nulla, ma avevo parlato senza pensare.
<<Non posso dirtelo>>
<<Invece puoi, anzi devi>>
Puntalizzai avvicinandomi a lui,
<<Te lo già detto una volta, non voglio essere odiato da te Rossa>>
Mi strinsi l'asciugamano sul petto e cercai un suo sguardo,
<<Non ti odierò>>
Lui sorrise scuotendo la testa e continuò a fissare il pavimento.
<<come lo sai?>>
Chiese alzando le spalle
<<Lo so e basta>>
Risposi avvicinandomi sempre di più
<<Mi spiace non posso>>
gli alzai il viso verso di me, ma i suoi occhi non volevano rivolgermi nemmeno uno sguardo.
<<Dimmelo Drake, ti prego ho bisogno di sapere, di avere delle risposte. Io sto impazzendo>>
Gli rivelai, la sua mano mi strinse il polso e i suoi occhi si posarono nei miei.
<<Mi odierai!>>
Scossi la testa e mi portai una mano tra i capelli allontanandomi da lui
<<Come fai a sapere che ti odierò se non so nemmeno il motivo per cui dovrei farlo?!>>
Gridai aprendo le braccia, mi stavo arrendendo, Drake si avvicinò a me e mi prese i polsi portandoseli al petto.
<<perchè è colpa mia se tu sei stata mandata al campo!>>

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