<<Vuoi che guidi io?>>
Annuì e scesi dalla macchina raggiungendo il posto accanto al guidatore. Chiusi la portiera e pochi secondi dopo sentì lo stesso rumore provenire di fianco a me e l'auto abbassarsi sotto al peso di Drake.
<<Guarda che hai fatto la cosa giusta Rossa>>
Alzai un sopracciglio e mi voltai guardando fuori dal finestrino.
<<Parti Miller, prima raggiungiamo quel Bastardo, prima saprò che lui è al sicuro>>
La macchina vibrò e lentamente tornammo sulla strada.
Era notte fonda ormai e il silenzio che ospitava la mia Alfa era tagliente.
Il continuo pensiero di Dilan mi stava uccidendo, l'avevo esposto troppo e ora l'idea che potessero fargli del male mi terrorizzava.
<<Da quanto lo sai?>>
Chiese azzardando una coversazione.
<<Da qualche settimana, ma suppongo che tu lo abbia scoperto molto tempo prima>>
Risposi fredda raccogliendomi i capelli per fare qualcosa.
<<Rossa io...>>
<<Fammi un favore, stai zitto che è meglio>>
Lo fermai troncando quel discorso.
Mi aveva mentito, lui sapeva e non mi aveva detto niente.
<<Che parli o stia zitto non cambia molto Jones, prima o poi dovrai lasciarmi spiegare>>
Alzai un sopracciglio e sorrisi ironica senza staccare gli occhi dalla strada.
<<Cosa vuoi spiegarmi Drake? Sono stanca delle tue scuse, di tutte le deviazioni che usi con me. Mi hai mentito, tu sapevi che Rayn era uno di loro e mi hai lasciata li. Cosa aspettavi? Che mi rimetesse in una cella e che mi aprisse in due!?
Voi testare anche tu se funziono?>>
Sentì la macchina fermasi di colpo in mezzo alla strada e mi voltai verso di lui.
<<Hai finito?>>
Domandò calmo rivolgendomi uno sguardo, mi slacciai la cintura e scesi dall'auto incominciando a camminare.
<<Torna idietro Rossa!>>
Ignorai la sua voce e continuai a camminare verso il nulla. Mi sentì afferrare per il braccio e Drake mi fece voltare con forza.
<<Adesso finiscila!>>
Aprì la bocca per parlare, ma lui mi zittì all'istante.
<<Taci Rossa! Lasciami parlare.
Hai ragione, io penso troppo, ma tu parli troppo invece. Io ti capisco okay? So cosa significa non avere risposte, sentirsi persi e impuntarsi su obbiettivi a caso per occupare il tempo, ma tu stai sbagliando tutto. Sei completamente fuori strada e hai bisogno di me, che tu lo voglia ammettere o meno!>>
I suoi occhi vagavano sul mio viso sicuri, come se, per la prima volta, le parole che stava pronunciando non le avesse pensate prima mille volte.
Il mio cuore correva indisturbato mentre la mia mente cercava di non perdere il controllo.
<<So che ti ho mentito, è vero, sono stato un idiota, ma pensavo che tenendoti all'oscuro ti avrei protetta, invece ti ho messo in pericolo e mi dispiace, okay?>>
Sentì il petto bruciarmi e mi liberai dalla sua presa voltandomi, cominciai a tossire pesantemente e il sapore del mio sangue tornò a farsi sentire.
Ero consapevole di essere peggiorata nell'ultimo mese, ma odiavo l'idea di sentirmi debole davanti a lui.
Caddi in ginocchio su quell'asflato duro e freddo, illuminato solo dai fari accesi della mia auto.
Cercai di concentrarmi sul rumore del motore che emetteva la mia auto ancora accesa e calmai la mia tosse, tornando con fatica a respirare regolarmente.
Diedi un ultimo colpo di tosse e mi guardai le mani insanguinate.
<<É tutto okay>>
Dissi precedendo qualsiasi suo commento, tornai in piedi e mi pulì le mani sulla maglietta che portavo, dimenticandomi che fosse bianca.
Tornai alla macchina e come se non fosse accaduto nulla, mi sedetti al posto del passeggero.
Con un forte scatto la portiera del guidatore si chiuse e cominciai ad innervosirmi sentendo i suoi occhi su di me.
<<Voglio la veritá Drake, perchè sei tornato?>>
L'auto ripartí leggera sotto la guida perfetta del ragazzo, il continuo picchiettare del suo dito sul volante dava l'idea di non volerne parlare.
Attesi secondi, minuti interi prima che dalle sue labbra uscissero delle parole.
<<Mi ha mandato Rayn, sono qui per portarti da lui>>
Scossi la testa e mi sfiorai il labbro inferiore con il pollice, pulendomi dai residui del sangue che ancora portavo addosso.
<<Quanto mi fai schifo>>
Sussurrai abbastanza forte da farmi sentire.
<<Non è come pensi>>
Annuì ironicamente senza staccare gli occhi dalla strada.
Non avevo più parole, per un mese intero mi ero preoccupata per lui, perfino di persona ero andata a verificare che stasse bene e ora? Quell'idiota era tornato solo per respedirmi all'inferno.
<<Lo sto facendo solo per il tuo bene Rossa>>
Mi voltai verso il suo profilo quasi perfetto e mi persi a notare ogni suo più piccolo particolare.
<<Se ti importasse tanto come dici, a quest'ora non mi staresti portando da Lui>>
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Dangerously
Fantasy"In cima ad ogni lista dell'FBI, della CIA; una taglia sulla mia testa che vale tutt'ora miliardi..." Un tatuaggio in comune. Un passato alle spalle che definirlo "inferno" era quasi un complimento. Lei amava uccidere; Lui lo detestava. Se lei non...