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Avevo più di quattro pistole puntate contro, mi portai la mia sulla fronte e mi appoggiai ad essa divertita.
<<Ma se ti fai aiutare non vale>>
Feci notare tornando sui suoi occhi scuri e puntando l'arma contro uno degli uomini.
La piega che aveva assunto quella situazione non girava affatto a mio favore.
L'ironia con cui mascheravo il mio nervosismo non l'aveva ancora notata nessuno, ma per quanto brava fossi a recitare c'era sempre quella senzazione che mi portava a pensare che stavo facendo solo un gran casino.
<<Ti ho messa all'angolo Tessa?>>
Chiese sfidando apertamente il mio sguardo, continuai a sorridere e lanciai uno sguardo a Drake.
Alzai un sopracciglio e lasciai andare il tiro sugli agenti.
<<Va bene, facciamo così>>
Dissi sedendomi a gambe incrociate a terra. L'espressione che tutti avevano preso nella stanza si riduceva alla confusione più totale. A dire il vero attirare l'attenzione e parlare a caso era l'unico modo che conoscessi per riflettere su cosa fare davvero.
<<Pensaci Cameron, se tu ordini a quei tipi di uccidermi non c'è gusto. Mi hai cercato tutta la vita, mi hai pedinata e studiata per anni e ora vuoi dirmi che ti sentiresti soddisfatto se fosse uno di loro a piantarmi una pallottola in fronte?>>
Domandai spostandomi un ciuffo da un lato sospirando.
<<Psicologia inversa?>>
Lo guardai fingendo di essere confusa e risi
<<Nah, voglio solo farti riflettere tesoro. Se devo essere uccisa, almeno uccidimi tu>>
Dissi prendendo tempo e aspettando che qualche idea scattasse nella mia testa, ma sembravo solo perdere tempo. Lanciai un occhiata verso Drake, ma dava l'impressione di essere perso.
Tornai sul ragazzo che si passò un pollice sul labbro inferiore sporcandosi la pelle del suo stesso sangue. Lo vidi scivolare lungo la parete e sedersi a terra tenendosi la gamba.
<<Non ha tutti i torti>>
Disse divertito mascherando il dolore.
Sorrisi alzandomi in piedi e prendendo la mia pistola in mano.
<<Che diavolo stai facendo Rossa?>>
Gli occhi verdi di Drake mi percorsero velocemente, agitai la pistola e mi accucciai davanti a Cameron porgendogliela.
<<Non mancarmi il cuore>>
Specificai aiutandolo a tenere ferma l'arma sul mio petto.
Il sorriso di quel ragazzo poteva far impazzire chiunque;
<<Sono riusciti a toglierti tutto Evans, ma non la tua determinazione, sei uguale a tuo padre>>
Corrugai le sopracciglia e sentì la presa sul mio petto farsi più leggera.
<<Non sei curiosa? Non vuoi delle risposte alle domande che ti tormentano da sempre? Non vuoi sapere chi eri prima di diventare quella che sei oggi?>>
Sentì le mie labbra lasciare andare il loro sorriso e distolsi lo sguardo dai suoi occhi qualche secondo.
<<No, non mi interessa>>
Mentì fredda alzando le spalle.
Per quante domande avessi senza risposta preferivo non sapere niente.
<<Non ucciderla Cameron, lei non sa nulla. Non è colpa sua se è finita dentro questo casino>>
Il mio sguardo si spostò su Drake e alzai entrabe le sopracciglia in cerca di una risposta.
<<Non difenderla, c'è dentro quanto te e l'altro numero>>
<<Ma lei non ha colpa>>
<<Vedi di ritirare quel tuo comportamento da fidanzatino protettivo, comunque se non la uccido io morirà da sola>>
Quel continuo botta e risposta tra i ragazzi mi stava facendo innervosire, di quello che dicevano non riuscivo a capirci niente e detestavo quando succedeva.
<<Di che state parlando?>>
Chiesi interrompendoli, i loro sguardi si fermarono nel mio e Cameron cominciò a ridere debolmente.
<<Dio, ma c'è qualcosa che sa questa ragazza?>>
La sua domanda ironica fu la goccia che fece traboccare il vaso.
I due rincominciarono a litigare animatamente e io persi completamente la pazienza. Strappai la pistola dalla mano del ragazzo e sparai quattro colpi alzandomi in piedi.
Il silenzio che sentivo alle mie spalle mi calmò e tirai un sospiro mettendo l'arma in tasca. Mi concesi qualche secondo per vedere la vita dei quattro agenti abbandonare i loro occhi e mi raccolsi i capelli nel mio solito chignon disordinato.
Mi voltai e portai le mani sui fianchi.
<<Oh, finalmente ho la vostra attenzione>>
Dissi con un sorriso.
I loro sguardi non avevano un aggettivo, ma mi limitai ad aspettare una loro osservazione.
<<Devi smetterla di fare così Rossa>>
Alzai un sopracciglio e incrociai le braccia al petto.
<<Sta zitto Miller, o non ci metto niente a ficcarti una pallottola nella tempia>>
Lo vidi scuotere la testa confuso e portarsi entrambe le mani nei capelli.
Tornai accanto a Cameron e mi infilai una mano in tasca sfiorando la pistola.
<<Sai cosa non ha funzionato?>>
Gli sussurrai all'orecchio e al suo cenno di negazione sentì le mie labbra curvarsi in un sorriso.
<<Hai dimenticato che io non inizio mai un gioco se so in partenza che perderò>>
Lo sentì ridere a fatica e prendermi un polso stringendolo nella mano.
<<Ci vediamo all'inferno piccola>>
Mi alzai liberandomi dalla presa e lasciai che quell'ultimo colpo facesse eco nella stanza.

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