#11

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Il bicchierino di vetro fece un suono sordo quando lo appoggiai sul lungo bancone di legno,
<<E 10! Ti ho battuto Miller!>>
Gridai cercando di sovrastare il rumore della musica alta che rimbombava tra le pareti, lui alzò le mani e sorrise
<<Ammetto che ti ho lasciato vincere>>
Guardai Dilan mordersi un labbro e incastrare i suoi occhi scuri nei miei
<<Non dovevi dirlo ragazzo>>
Gridò riempendoci di nuovo il bicchiere
Risi e gli tirai un pugno sulla spalla, mi alzai e finì il bicchiere
<<Okay gente ho bisogno di una pausa, esco un momento>>
il biondino annuì e io lasciai il bancone dirigendomi all'ingresso.
Uscì all'esterno e un aria fredda m'invase, avevo scordato la giacca dentro, fantastico.
Mi appoggiai al muro stringendomi nelle braccia, sentivo ancora la gola bruciarmi, ma ero ancora sobria.

<<Ma che gente frequenti Jones?>>
Un familiare odore di fumo e playboy mi fece sorridere,
<<Quella divertente>>
risposi sciogliendomi i capelli e sistemandoli velocemente, un suono spezzò il silenzio. La risata di Drake era diversa, sembrava ironica, ma perfetta.
<<Era da anni che non uscivo>>
Mi rivelò, guardai il fumo uscire leggero dalle sue labbra piene,
<<Come mai?>>
non volevo farmi troppo gli affari suoi, ma quella domanda mi era scivolata dalle labbra senza che me ne accorgessi.
Lui alzò le spalle,
<<Contrattempi>>
annuì, forse un po' delusa dalla sua risposta vaga. Buttò a terra ciò che rimaneva della sigaretta e dedicò tutta la sua attenzione su di me. Si tolse la giacca e me la porse,
<<Mettila hai freddo>>
<<Sto bene grazie>>
Mi prese un polso e mi attirò a se staccandomi dal muro di mattoni che mi sosteneva, un brivido mi percorse la schiena quando la sua mano fredda mi sfiorò la vita, mi posò la sua giacca sulle spalle e sorrise
<<Non era una proposta Bambolina>>
mi sussurrò allontanandosi
<<Vado a recuperare le tua giacca, aspettami in macchina>>
annuì e rimasi ferma, era assurdo il modo di fare di quel ragazzo.
Prima si comportava da stronzo e subito dopo sembrava il ragazzo più gentile del mondo.
Smisi di pensare e mi avviai verso la macchina, aprì la portiera e mi sedetti dalla parte del guidatore.
Mi spostai la giacca dalle spalle e il suo odore mi fece venire la pelle d'oca.

Non ho idea di quanto secondi o minuti passarono esattamente, ma mi ripresi dal mio stato di "trans" quando sentì l'auto abbassarsi sotto il fisico alto e scolpito di Drake, che con forza poi chiuse la portiera
<<Davvero hai un coltello a serramanico nella giacca?>>
Chiese divertito, non risposi
<<Stai bene Rossa?>>
Mi spostai i capelli che avevo davanti agli occhi e accesi il motore dell'auto
<<Certo>>
risposi velocemente concentrandomi sulla strada.
<<Ho chiesto al tuo amico barista, tra circa 300 m dovrebbe esserci un motel, è meglio se ti riposi>>
annuì
<<Okay, come vuoi>>
risposi distratta

Mi fermai davanti un motel e spensi il motore, i lampioni del parcheggio affianco lampeggiavano provocando un fastidioso rumore, mi chiusi la portiera alle spalle e bloccai la macchina.
Ci incamminammo verso l'entrata e una campanella segnò il nostro arrivo quando aprì la porta. Il posto era devvero squallido, piantine secche erano abbandonate agli angoli dell'entrata,
<<Sei sicuro che non preferisci stare in macchina?>>
Drake mi sorrise,
<<Stai scherzando? Questo posto è fantastico>>
scherzó aprendo le braccia.
<<Cosa volete?>>
La voce profonda e bassa di un uomo attirò la nostra attenzione, alle spalle di Drake un  signore basso e robusto in canotta ci "accolse".
<<Vorremmo due camere per passare la notte>>
Dissi tagliando corto, l'uomo annuì e posò la sigaretta sul bancone, si grattò più volte la testa e mi lanciò una chiave.

Benvenuta buona educazione...

<<Ne abbiamo solo una disponibile, terzo piano stanza c4>>
Annuì, certo che quel tipo avrebbe potuto anche lavarsi i denti.
<<Vai su, io prendo una cosa e arrivo>>
mi voltai e mi senti afferrare per un polso
<<Bambolina le chiavi>>
Alzai un sopracciglio e rimasi in silenzio
<<Dammi il tuo portafoglio>>
dissi dopo qualche secondo
<<Cosa?>>
<<Il portafoglio per le chiavi, almeno sarò sicura che non mi ruberai la macchina>>
Spiegai allungando la mano con le chiavi
Lui sorrise annuendo e tirò fuori il portafoglio dalla tasca della giacca.
<<Sei furba>>
<<Dubitavi?>>
Mi intascai il suo portafoglio e cominciai a salire le scale.

Feci scattare la serratura e mi stupì di vedere quella stanza così pulita, accesi la luce e mi chiusi la porta alle spalle.
Mi levai le scarpe ed il vestito coprendomi con un asciugamano, che trovai piegato ai piedi del letto.
La porta si aprì e gli occhi verdi di Drake mi squadrarono più volte, mi voltai e sentì un borsone colpirmi la caviglia
<<Ci sono dei pantaloni della tuta ed una maglietta, io vado a farmi una doccia>>
Quando sentì la porta del bagno chiudersi e il rumore dell'acqua cominciare a scorrere  lasciai cadere l'asciugamano.
Da quel vecchio borsone da palestra tirai fuori i vestiti e l'indossai.
Il suo profumo ora era completamente addosso a me, legai i capelli nel mio solito chignone disodinato e sospirai
<<Se un ragazzo mediamente ubriaco ti spingesse contro un muro e ti baciasse lo perdoneresti?>>
Mi voltai verso di lui, i suoi occhi verdi erano fermi nei miei e le sue labbra a pochi centimetri dalle mie.
<<Che domanda è?>>
Con una leggera spinta toccai il tavolo con il sedere
<<Mi dispiace risposta sbagliata>>

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