#29

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Ero ancora ferma immobile, un po' per i pezzi di ceramica sparsi attorno a noi e un po' per le parole di Rayn.
<<Sei fuori strada se credi che ti aiuterò, io non uccido più, dovresti saperlo>>
La voce di Drake era cambiata ancora, adesso era bassa e ferma,
<<Pensaci ragazzo, voi due insieme fareste un arma perfetta>>
Alzai un sopracciglio e mi schierai dalla parte di Drake
<<Un arma? È così che ci vedi?>>
Rayn non rispose e io distolsi lo sguardo, mi abbassai e cominciai a raccogliere i pezzi del piatto intorno a me,
<<Tessa ascolta>>
<<Non dire niente, esci dalla mia camera Rayn>>
Lui si accucciò e mi porse una mano, la rifiutai e lo guardai negli occhi
<<Ora>>
Lo vidi alzarsi sospirando e sentì la porta sbattere, mi inginocchiai e strinsi quei cocci nella mano
<<Vado a vedere come sta Rayn>>
Disse Aston uscendo.
Mi portai una mano tra i capelli e scossi la testa, non potevo credere che per lui io ero solo questo, un arma a fine dei suoi scopi,
<<Ehi calma, ti stai facendo del male>>
Lasciai cadere quei pezzi di ceramica dalla mia mano, qualche taglio superficiale mi ricopriva il palmo, ignorai il dolore e mi alzai in piedi
<<Devo chiamare qualcuno che venga a pulire>>
Feci notare girando per la stanza in cerca del telefono
<<E poi devo studiare un piano per uccidere quel ragazzo>>
continuai, forse parlare a voce alta mi distraeva dai miei pensieri, sapevo che in quella stanza non ero sola ed ero consapevole anche che probabilmente Miller mi stava reputando una pazza
<<Ah, dimenticavo che domani è il suo compleanno, che scema gli ho anche comprato una camicia e ordinato la sua torta preferita per domattina...>>
Mi sentì appoggiare una mano sulla spalla, Drake mi spostò i capelli da un lato e mi avvolse il braccio intorno alla vita.
<<Calmati Tessa, starai bene>>
Sentì una lacrima scendermi lungo la guancia,
<<Ti prego Drake, ho bisogno di restare sola>>
Il suo braccio si ritrasse e lo guardai allontanarsi, mi portai una mano sul fianco e una sui capelli spostandone alcuni da un lato, ormai il raccolto che portavo si era sciolto e ora i capelli erano tornati a darmi fastidio.
Rimasi con lo sguardo fisso sulla porta e sul ragazzo che mi aveva dato retta, avevo bisogno di sfogarmi e dovevo restare sola.
Mise una mano sulla maniglia e fece scattare la serratura
<<Avanti sfogati>>
Disse semplicemente, rimasi a fissare il vuoto raggiunsi la valigia aperta ancora sul letto, sbloccai il secondo scomparto e tirai fuori la mia calibro 23.
Sentì una mano fermarmi il polso
<<Non esagerare, spacca qualcosa, ma evita di farti portare in prigione>>
Lasciai la pistola e gli tirai un pugno sul petto
<<La smetti di dirmi quello che devo fare?!>>
Mi fermò tenendo stretto il mio polso
<<Guardami>>
Cercai di liberarmi dalla sua presa, ma ad ogni movimento lui faceva più pressione sulla stretta
<<Guardami>>
Ripetè ancora, cedetti e lasciai che i miei occhi si scontrassero con i suoi, sapevo che da li a poco mi sarei lasciata andare, sentivo che la mia corazza stava cedendo, le crepe che portavano erano li da troppo tempo e anche se non riuscivo a trovare una buona ragione per provare tutta quella fiducia verso quel ragazzo, sapevo che lui ci sarebbe sempre stato.
<<Ti prego Drake, lasciami andare>>
La presa sui miei polsi si fece inesistente e senza accorgermene mi ritrovai contro il suo petto caldo, le sue braccia mi stringevano a se, come se bastasse a farmi cambiare idea.
<<Io non posso farlo>>
Il suo intenso profumo mischiato al fumo mi rilassava ogni volta
<<Perchè no?>>
Chiesi ingenua
<<Perchè non voglio e me ne frego delle tue suppliche, prendimi a pugni, litiga con me fino ad insultarmi, ma mi sento in dovere di proteggerti Tessa, non chiedermi una motivazione perchè ora non avrei una risposta>>
Sentivo il cuore esplodermi nel petto, lo conoscevo così poco eppure mi sembrava di conoscerlo da sempre,
<<Devi smetterla>>
Dissi dopo qualche secondo staccandomi da lui, mi portai una mano sul braccio e ignorai il suo sguardo
<<Di fare cosa?>>
Domandò confuso
<<Di tirare fuori la mia umanità ogni volta, mi stai facendo impazzire. Sono qui per uccidere una persona e tu non fai altro che dare l'impressione che tutto questo non ci sia!>>
Mi portai la mano tra i capelli e l'altra l'appoggiai sui fianchi.
<<Scusami se cerco di non ricordarmi ogni secondo che la mia vita è una menzogna, se cerco di ricordare che mi chiamo Drake Miller e non Fabian Helton Fell, perdonami se penso che forse un po' di felicità la meriti anche tu... >>
Si avvicinò a me e i nostri corpi si sfiorarono
<<Ti chiedo scusa se per un momento ho pensato che potessi provare qualcosa, ma non mi scuso affatto per averti fatto capire che hai bisogno di una mano, perchè stai crollando Rossa, non puoi continuare a fingere che sia tu la buona della situazione, i buoni non uccidono per soldi e non fingono di appartenere ad una famiglia sequestrata per poter mettere a tacere un ragazzo che non ha fatto nulla, ma tu continua sotto la filosofia di Rayn e di mio fratello!>>
Mi sentì mettere tra le mani la mia postola e se la puntò nella pancia
<<Se credi che sia la cosa giusta allontanare tutti per non ammettere che anche tu sei umana, allora uccidimi. Premi quel fottuto grilletto Tessa. Tanto ci sei abituata no?
Toglimi la vita come hai sempre fatto.
Distruggi la vita di mio fratello e fammi scomparire da questo casino, perchè non ne posso più nemmeno io>>

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