#27

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Cameron non sembrava appartenere davvero a quel mondo, eravamo appena entrati in ascensore e lui non faceva altro che raccontarmi di lui e di come suo padre fosse riuscito in poco tempo a costruire questo edificio.
<<Insomma io ci sono cresciuto qui>>
Finì rivolgendomi un sorriso e porgendomi un braccio appena le porte si aprirono.
<<Tuo padre ti ha dato un coprifuoco?>>
Chiese senza passare inosservato in mezzo alla clientela che non faceva che sbavargli dietro, riflettei qualche secondo e sorrisi
<<Fino alle 23:00 sono libera>>
Mentì inventandomi un ora a caso,
<<Peccato, questa città è meravigliosa di notte>>
Camminare su quelle scarpe ormai era diventato un gioco da ragazzi, anche se rimpiangevo i miei jeans e i miei scarponcini. Uscimmo dalla hole e una limousine nera era parcheggiata davanti a noi, un uomo in uniforme teneva la porta aperta e mi invitò ad entrare.
I sedili di quell'auto erano comodissimi, sembrava di sedersi su un divano,
<<Sembra che tu non ne abbia mai vista una>>
Commentò offredomi un bicchiere di champagne, lo rifiutai e sorrisi
<<È che in Russia non le usiamo molto>>
Mentì, con la fortuna che mi ritrovavo, alla fine, le limousine in quel paese le usavano come taxi.
<<È la prima volta che vieni a Las Vegas?>>
Chiese posando il bicchiere di vetro ormai vuoto, annuì e sentì il telefono vibrarmi nella borsa, lo presi e lessi velocemente il messaggio di Drake:
Attenta a quell'idiota Bambolina
Alzai gli occhi al cielo e trattenni una risata, qualche minuto dopo sentì l'auto fermarsi e Cameron mi aiutò a scendere, a giudicare dall'entrata sembrava un ristorante di lusso.
<<Spero che il cibo italiano ti piaccia>>
Sorrisi
<<Lo adoro>>
Mentì ancora, grazie alla passione di Rayn per l' Italia ormai avevo la nausea di ogni cibo che me la ricordasse.
Entrammo e una ragazza bionda dai capelli raccolti ci scortò al nostro tavolo, ci fece salire le scale ed uscire su un balcone, dove un tavolo era stato messo apposta.
<<Prego, vi porto i menù>>
Ci accomodammo e il ragazzo si sfiorò i capelli
<<Ti affascina l'Italia?>>
Domandò, già sentivo di non sopportare più la sua voce,
<<Certo, sono andata a visitarla spesso prima che mia madre morisse>>
Lui annuì
<<La lingua la parli?>>
Sorrisi
<<Si, la so molto bene>>
Mi sistemai meglio sulla sedia e presi il menù che la cameriera mi porse
<<Avanti dimmi qualcosa in italiano, ma devi darmi anche la traduzione>>
Alzai un sopracciglio senza distogliere lo sguardo dai nomi dei piatti
<<Idiota>>
Pronunciai in italiano, lo vidi sorridere
<<E questo significa?>>
Trattenni una risata e posai il menù
<<Significa Intelligente>>
spiegai, lo vidi pronunciarlo varie volte e non so come riuscì a trattenermi dal ridere. Guardai il cerotto che portava sul sopracciglio e mi sfiorai il punto in cui lui si era ferito con l'indice.
<<Ti fa male?>>
Domandai mentre la cameriera se ne stava andando, lui si sfiorò la fronte
<<Non molto>>
Dovevo capire chi potesse voler Cameron morto, oltre ad Hunter s'intende.
<<Ho sentito che parlavano di un acquario che è esploso al ristorante, tu padre sta bene?>>
Lui annuì e curvò le labbra in un sorriso
<<Stiamo bene, mi scuso per le perquisizioni nelle vostre stanze, ma è una questione di sicurezza. Mio padre pensa che tu, vostro padre e i tuoi fratelli siate in pericolo>>
Alzai un sopracciglio e mi spostai indietro
<<In pericolo?>>
Il ragazzo annuì. Sentì il cellulare vibrare e mi alzai aprendo la chiamata
<<Scusami un secondo>>
mi alzai e sentì la voce di Rayn
<<Tessa abbiamo un problema>>
Uscì dal balcone e mi fermai in un angolo
<<Pensano che vogliano colpire noi>>
Risposi a voce bassa
<<Parlaci in russo, cos'hai scoperto?>>
Avendo usato il plurale capì di essere in vivavoce
<<Non molto, ma credo che alcuni agenti ci gireranno intorno più spesso, dobbiamo cambiare i piani>>
Lanciai uno sguardo verso Cameron, ma lo vidi occupato a parlare con la cameriera.
<<No, andiamo avanti con il nostro schema>>
Alzai gli occhi al cielo e aspettai che la biondina si allontanasse,
<<Ho le mani legate Rayn, se per un acquario esploso ci hanno messo delle guardie alle porte significa che non potrò avere un momento da sola con il ragazzo>>
Continuai sempre in russo
<<Fatti riportare all' hotel subito>>
Annuì e mi morsi un labbro
<<E come?>>
<<Di che tuo fratello Fabian ha preso a pugni Tom>>
Disse Drake chiudendo la chiamata.
Guardai il cellulare confusa, tornai fuori e mi concentrai su Cameron
<<Mi spiace rovinare tutto, ma mio padre mi rivuole all'hotel>>
Il ragazzo mi rivolse uno sguardo incuriosito alzandosi
<<Come mai?>>
<<I miei fratelli devono aversele di nuovo date da ubriachi>>
Lui rise e mi porse il braccio
<<Capisco, be finiremo un'altra volta>>

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