Tu? il mio sorriso...

88 capitolo

Rivoglio assolutamente quel fottutissimo regalo. Volevo mettergli una foto mia e di Marco, ma ovviamente la mia goffaggine rovina sempre tutto.

Lo chiamo più e più volte, non riesco ad andare fuori, ci sono due gradi centigradi là fuori. Tiro fuori il computer dalla sua borsa apposita e lo accendo. Tramite skype cerco di contattarlo. Alla qui da chiamata finalmente si decide a rispondere.

Marco:"ma mio dio, cosa vuoi?"

Io:"voglio farmi perdonare. Non l'ho fatto apposta! Voglio solo passare il natale, il capodanno, l'Epifania sempre con te. Vorrei darti un bacio alla vigilia di capodanno, dalle undici e cinquantanove minuti fino a mezzanotte e un minuto. Così ché il mio duemilasedici finisca alla perfezione e il mio duemiladiciasette inzi ancora meglio."

Sento il mio naso pizzicare. Segno che mi viene da piangere nel dirlo. I miei occhi si arrossano.

Marco:"oh... Wow. Cioè, non me l'aspettavo mica... Se vuoi al posto di questa videochiamata del cavolo potrei venire... Ti porto il regalo. Avrei dovuto crederti... Ma Jessica..."

Io:"Jessica cosa?! Ti ha detto qualcosa non vera e spregevole sul mio conto. E tu al posto di credere a me credi a quella.. Brava ragazza?! Mi limito nelle parole ma sai cosa penso sul suo conto.
Solo per stavolta ti scuso. Siamo stati lontani per parecchio tempo. E mi manchi."

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Andiamo da mia zia Lia, dove ci sono già Federica, Antonino, Angelo e Leandra.

Dopo ore al telefono e alttretante ore passante a mangiare e giocare a carte, finalmente si fa una certa ora. Scoppiamo le bombe tutti insieme com'é da tradizione.

Gli enormi cenoni preparati da mia zia e mia nonna sono stati squisiti. Tranne per il fatto che ho mangiato solo la metà.

Con i discorsi esasperanti dei miei cuginetti su un gioco per tossici ma molto interessante, il quale nome è "weed firm", e altri tanti discorsi tanto per non giocare a carte. Siamo a natale! Voglio stare in famiglia e non volere giocare alle carte siciliane? Per l'amor del cielo! Per fortuna i miei cari cugini hanno la brillante idea di giocare a uno con me e mia madre.