Mi risveglio in un letto che non è il mio, in una camera che non è mia. Sembra una camera d'ospedale, le pareti della stanza sono azzurre, il tetto bianco e accanto a me ci sono atri due letti, di fronte a me altri tre letti. Alla mia destra c'è qualcuno, sotto le coperte.
I suoi capelli... Dovrebbe essere proprio Marco...
Salto giù dal letto e vado accanto al letto.Ti prego fa che sia Marco e stia solo dormendo. Ti prego. Fa che non è morto. Non farlo morire, dio, ti prego.
Il mio cellulare segna le due di mattina. Mi accorgo solo ora che in questa stanza ci sono altre tre persone: mia madre accanto al mio letto, ma a sinistra. Alla destra del letto pieno c'è la madre di Marco, accanto lei, poi c'è Marika. Allora è Marco! Mi accoccolo accanto a lui nel letto, senza farmi sentire. Gli prendo le mani e metto la testa sotto le coperte. Piango, cascate di lacrime amare, salate, corrono fino al mio collo, bagnando le mani di Marco intrecciate alle mie. Lo amo. Lo amo tanto.
Glielo sussurro, dubito che mi senta, ma giuro, gliel'ho detto. Glielo continuo a ripetere. Tutt'ora lo ripeto.
Marco, sei la mia vita.-------------------------------------------------
Mi risveglio, stavolta solo perché sento delle mani che mi tastano la testa.
Esco la testa dalle coperte, mia madre mi osserva. Marco stanotte si è mosso, è vivo. È vivo. È fottutamente vivo.
Mamy:"cos'è successo stanotte? Chi è stato? Eravate coperti di sangue!"
Marinella:"chi ha accoltellato mio figlio? Ti prego Martina, parla, dimmelo!"
Marinella è distrutta, in preda alla disperazione.
Io:"non lo so. Stavamo ballando, ci siamo dati un bacio... Di colpo Marco è caduto e ha sputato sangue, anche le nostre bocche erano sporche di sangue. Ho visto una sagoma di un ragazzo. Un ragazzo biondo... Era alto come Angelo. Era Angelo!"
Continuo a piangere ininterrottamente mentre accarezzo le braccia di Marco.
Io:"come sta? Sta bene? Si riprenderà? Ci saranno ripercussioni?"
Mamy:"il suo respiro è affannato hanno detto, si nota anche..."
Marinella:"...ma aspettiamo che si svegli... Dicono che ci metterà un po'... Gli hanno fatto l'intervento d'urgenza in ambulanza, tu eri svenuta, come me hai paura del sangue. Si dovrebbe svegliare in giornata, l'anestesia totale dura a lungo. Solo che spesso ha spasmi muscolari."
Continuo a piangere passando le mani fra i capelli di Marco.
Marinella:"non si sa che ripercussioni possa avere. Non si sa se si riprenderà pienamente. Ci sono ottime probabilità. Diciamo il 70%. Gli hanno fatto la trasfusione di sangue Rh positivo..."
E se facesse parte del 30% delle persone che non ce la fanno?
Mio Dio. Dio. Dio. Dio!Volevo una vita normale, una famiglia normale composta da madre, padre e sorella. Un'adolescenza normale, un'infanzia normale, un padre che mi aiutava ad andare in bicicletta, mi insegnava a nuotare. Un fidanzato normale, con dei genitori normali, degli amici normali. Una vita banale, normale, semplice, mediocre, non goduta... Le solite frasi dette "meglio soli che male accompagnati." O "Pochi amici ma buoni." Non sai di chi fidarti qui, non smetti mai di conoscere qualcuno. Più tardi scoprirai la sua vera natura.
Ma vorrei una vita banalmente patetica, priva di colpi di scena, una vita rose e fiori.
Cresci con mamma e papà, vai bene a scuola, hai una sola e vera amica, la migliore, diventi più grande, conosci un ragazzo, finisci la scuola, sposi il tuo ragazzo, avete due bambini, la tua amica li battezza e tutti vissero felici e contenti.
Come posso spiegarlo... Una vita semplicemente noiosa.
Sono in cinque quelli che mi hanno rovinato la vita fino ad ora: colui che si definiva mio padre, che non mi cerca da nove anni ormai; Jessica, ha fatto di tutto per farmi star male; Daniel, che ha fatto di tutto per rovinarmi la vita, Salvo, che ha fatto un casino enorme ed infine Angelo. Angelo che stava per uccidere la mia ragione di vita... E forse ci sta riuscendo.
Scoppio di nuovo in lacrime, non sapendo più cos'altro fare.Io:"ce la farà?"
Marinella:"molto probabilmente sì, ma ha perso molto sangue... Per adesso... Per adesso..."
Si perde tra i singhiozzi e non finisce per intero la frase.
Mamy:"per adesso deve solo riposare."
Mari:"scusate. Mi sono appisolata. Come sta Marco? E Martina?"
Marinella continua a singhiozzare, mia madre trattiene le lacrime, io ho come due fontane aperte al posto degli occhi.
Mi volto verso Marco, lo fisso con gli occhi appannati per via del pianto.
È bellissimo, dorme a pancia in giù, con una garza che parte dall'addome alla schiena. Il suo viso è posto di lato, con gli occhi chiusi e i capelli color miele vaporosi fanno cadere qualche corta, mossa ciocca ribelle sul viso.
Il suo braccio abbronzato è sotto il suo viso, è ancora bagnato addirittura dal mio pianto. Oltre alla garza, lui, di sopra, è nudo. Indossa dei pantaloni grigi, neri e bianchi a tartan, è un pigiama. Anche io indosso la mia camicia di notte bianca con delle note musicali nere. Una volta sapevo leggere le note musicali dal pentagramma, adesso no, ricordo che il DO è incastonato nell'ultima linea, e ricordo che la nota di violino sarebbe il sol.
Mia madre mi avrà cambiata quando avevo perso i sensi, come Marinella avrà cambiato Marco prima o dopo l'intervento.Le labbra di Marco sono appena aperte, si intravedono i suoi denti bianchissimi e splendenti. È un angelo. Gli do un bacio umido sulla guancia e comincio a pregare.
Si, è strano per me pregare, dopo che un parroco ha rifiutato di darmi l'ostia dopo che i miei genitori hanno divorziato. So che non è colpa di Cristo, ma del prete, ma da quel giorno mi sono allontanata dalla chiesa. Tanto pure. Dopo anni e anni che non ho più una vita religiosa, comincio adesso a crederci di nuovo e a pregare. Cos'altro potrei fare? La mia vita è stata rovinata in tutto e per tutto. Ed è solo colpa mia che sono andata al pub con angelo. Mi faccio schifo.
Marco potrebbe non farcela ed è colpa mia. Solo e soltanto colpa mia...
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Tu? il mio sorriso...
FanfictionMartina Bianchi, una studentessa classicista di 15 anni si trova ad affrontare una cotta per Marco Leonardi, un cattivo ragazzo che pensa solo alle ragazze, ma soprattutto a lei. La ragazza scoprirà presto che quello che lei prova é amore... Lui é...