104 capitolo

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Marco:"Basta pensare alle cose tristi, dai."

Mi abbraccia e mi stringe a sé. É così tenero!

Marco:"dolcezza, cinque euro a coccola."

Mi rimangio tutto ciò che ho detto.
Roteo gli occhi al cielo e mi scanso.

Marco:"ti va di fare qualcosa di piccante?"

Io:"se intendi dire che hai delle ali di pollo piene di paprika allora sono d'accordo"

Marco:"non proprio. Però ho delle patatine alla paprika super piccanti se ti può interessare. Non sono italiane, e onestamente non so nemmeno da dove provengono, me le ha portate Alberico che gliele hanno portate dei suoi amici."

Io:"figo, prendile immediatamente."

Marco:"parolina magica?"

Io:"per favore bestia di satana, dammi subito quelle patatine."

Marco:"oh, e va bene! Tieni qua."

Gli mandò un bacio volante e lui lo ignora, ma in cambio mi lancia il pacco delle patatine.

Io:"grazie per avermi dato le patatine di tua spontanea volontà. O più che altro di mia spontanea volontà visto che ti ho obbligato."

Marco:"arrogante la ragazza, mi dicono."

Io:"come il suo ragazzo d'altronde."

Un rumore improvviso ci distoglie dai nostri pensieri. Da una casa parte una canzone neomelodica napoletana a mezzanotte meno un quarto.

Io:"mi verrà la depressione. Hanno già ricominciato? L'anno scorso sembravano aver finito."

Marco:"nun è a prima vota chi t'aggi tradit..."

Io:"se canti ancora ti taglio i tuoi gioiellini di famiglia. Anche se penso di non trovarlo nemmeno."

Tu? il mio sorriso...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora