111 capitolo

354 31 13
                                    

Marti's pov

Marco deve sempre fare così. Lo odio.
Luca è disteso con la faccia sanguinante. Ha gli occhi semi aperti come pure la bocca. Tutto questo sangue mi fa  apre la zip della tenda. Non riesco a mettere bene a fuoco. Ho la vista annebbiata, la vista del sangue mi fa collassare, ma riesco a mantenermi calma. Più o meno.

Manuel:"oh cazzo! Marti, esci subito da qui! È pieno di sangue! Oddio..."

Vedo tutti i nostri amici sbirciare di sottecchi la nostra tenda. Ho la nausea, non riesco nemmeno a reggermi in piedi.

Marco:"Martina!"

Le mie ginocchia cedono e prima di vedere il buio totale attorno a me, si sentono delle urla collettive.

Marco's pov.

Cosa ho fatto? Sono un mostro!
Ho sempre saputo del problema di Martina con il sangue abbondante.
Me ne rendo conto solo ora: inginocchiato al suo fianco. Lei è sdraiata, inerme. Con la testa sulle ginocchia di Marika e una birra fredda in fronte.

Peppe:"se ci metto l'ascella sudata in faccia dite che si sveglia?"

Io, Marika e gli altri lo guardiamo male, intanto si sente qualche risata di Jessica e Salvo.

Salvo si posiziona accanto a me e mi spintona di lato.

Io:"cosa cazzo vuoi? Scansati."

Lo spingo di lato.

Io:"Jess, mi faresti un piacere? Mi prenderesti "la roba"?"

Annuisce e mi sorride maliziosa.

Sa cosa intendo e non fa domande.
Mi porge la cartina e l'erba. Non è da tanto che fumo erba, solo da quanto sto con lei. So che l'odore dolciastro dell'erba sa di cicoria cotta ed è molto forte. Non ho altre robe con così tanto odore. Rollo e l'accendo, nella speranza di farla svegliare.

Da fastidio pure a me quest'odore, come è possibile che non si sveglia?!

Le metto la canna davanti al naso.

Jessica:"sta qua ormai è morta, mi dai la canna che almeno la fumo?"

Se la riprende senza problemi. In quel momento in cui tutti sono distratti da Jessica o dall'acqua da tirare a Martina, io la bacio. Mi mancava. Non la bacio da luglio, qualche giorno dopo il suo compleanno.

Dopo qualche secondo, i più bei secondi della mia vita, tutti si accorgono di me. Ma Martina è ancora inerme.
Mi guardano tutti scandalizzati.

Io:"non potete vietarmi di baciare la ragazza che amo."

Jessica si avvicina a me allibita, con il braccio teso e la mano accanto alla mia guancia, è pronta a schiaffeggiarmi. Con tutta la velocità che ho e i miei riflessi pronti riesco a prenderle il polso e girarlo. Avrebbe pure fatto bene a darmi un ceffone, ma l'unica a cui lo permetto è Martina. Lei è l'unica a soffrire sempre dalle mie decisioni. Quando l'ho lasciata sapevo benissimo che non mi ha mai tradito, ma mi ero reso conto di essere cambiato al tal punto di non voler più nessuna ragazza che non fosse Martina, ma non volevo essere il fidanzatino romantico che porta la borsa della scuola in classe, neanche il fidanzato perfetto che pettina la ragazza, anche se i capelli di Martina sono così perfetti, mossi e setosi. L'ho lasciata per orgoglio, l'ho lasciata per stare con altre ragazze che mi facessero stare bene come mi fa stare lei. Risultato? Tredici "vaffanculo", due "va a farti fottere" e quella cagna di Jessica in ginocchio davanti a me. Chi vuole intendere intenda.

Una ondata di acqua ghiacciata mi sveglia dai miei pensieri.
Hanno provato a far svegliare Martina, ma evidentemente non ci sono riusciti.
La guardo negli occhi, o almeno nelle palpebre chiuse, muove appena le ciglia, respira ancora affannosamente, schiude le labbra e riapre gli occhi. Mai come ora mi sono reso conto dei suoi occhi ipnotici. Cerulei, verde e azzurro. Due perle incastonate attorno le pupille dilatate.
Le sue iridi luminose, talmente lucenti che mi ci potrei riflettere. Le sue ciglia lunghe, così perfette e naturali. I capelli castano chiaro, sembrano tanti fili di miele. Profuma di salsedine.

La prendo in braccio a mo di principessa e la tengo stretta.

Marti:"sto sognando o sei un angelo nel paradiso?"

Marika mi guarda intenerita, i suoi occhi grandi e marroni minacciano di far sgorgare un mare di lacrime di gioia.

In realtà tutti ci guardano più addolciti, tranne Peppe, Vincenzo, Jessica e Salvo.

Peppe ha uno sguardo strano: sembra ipnotizzato da me e Martina, ma ha sempre quello sguardo indifferente, con una luce mai vista prima; Vicio ci guarda in maniera molto meno fredda e molto più elettrizzata. Jessica ha due fiamme rosse irradiate di odio al posto delle pupille. Salvo invece è paonazzo e mi guarda in cagnesco.

Mari:"guarda e impara!"
Si rivolge a Peppe dandogli una fortissima gomitata alle costole.

Luca invece è rimasto impietrito, triste e desolato. Sembra dispiaciuto, deluso e forse anche un po' un illuso.

Io:"ti amo."

Le mie parole impercettibili sembrano aver sconvolto tutti. L'ho sussurrato, ma a quanto pare o tutti hanno l'udito fino, oppure sono io che ho dei sussurri pari alle grida di Jessica.

Martina si dimena frettolosa.

Marti:"fammi scendere subito!"

Sorrido beffardo.

Io:"no. Ora che sei qui non ti lascerò andare più via. Piccola, tu sei mia."

Marti:"questa strana vena poetica non è da te, come nemmeno questo comportamento. Stare con altre ragazze ti ha fatto diventare più romantico?"

Io:"stare con Luca ti ha fatto diventare così lunatica, prepotente e antipatica?"

Mi guarda in cagnesco.

Marti:"oh, no. Così mi ci hai fatto diventare tu."

Scacco matto. Mi ha completamente spento.

Io:"vuoi che io torni me stesso? Eccoti accontentata."

Le sfilo i vestiti e corro verso l'acqua limpida.

Mi abbraccia, mi si avvicina al collo e sussura:"bentornato Marco."

La tiro in acqua e lei si tappa istintivamente il naso.

Io:"Anche incoerente la ragazza, eh?"

Ridacchia.

Marti:"ma sta zitto."

Fa una faccia buffa seguita da una linguaccia.

Mi scaravento verso di lei e la bacio. È impossibile stare con lei senza farlo.

Marti:"ti amo anche io. Mi sei mancato."

Ci baciamo di nuovo.

Lei è la mia piccola, la ragione del mio cambiamento. Quando sono con lei il mio cuore diventa il motore di una macchina da corsa. È perfetta.

Tu? il mio sorriso...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora