90 capitolo

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Oggi è giorno uno. Benvenuto duemila diciassette. Fanculo duemila sedici, sei stato una vera merda.
Sono sul mio skate con Marco. Stiamo andando al parco. Dice che mi deve dire una cosa di particolare importanza. Ieri notte verso le quattro mi ha lasciato sotto casa mia e lui è andato a casa sua, era vero perché l'ho visto che la luce della sua camera era accesa.
Oggi è particolarmente figo. Mi ha detto che oggi si doveva vestire così per attrarre le ragazze, e io gli ho dato uno schiaffone sulla sua nuca, ovvio.

Siamo finalmente arrivati al parco. Sono curiosa di sapere cosa mi vuole dire di tanto importante.

Mi siedo sula panchina con il sedere sullo schienale e i piedi nella panca.
Marco viene accanto a me.

Marco:"senti Marty, devi farmi solo un favore. Allontanati da tutti. Okay? Da Salvo, da Angelo specialmente. Non sopporto vedervi assieme. Si, sono geloso, va bene? Non sopporto l'idea che qualcun altro stia con te al di fuori di me. Nessuno può toccarti o baciarti. Solo io. E ora ti devo dire quello che ti voglio dire da un botto ormai..."

Peppe:"ehi ragà! É arrivato Albe! Finalmente vi ho trovato, era ora! Dai seguitemi alla stazione!"

Cazzo, stava parlando...

Io:"cosa mi volevi dire da un botto?"

Marco:"niente di così importante. Vieni che è arrivato Alberico."

Un po' triste li seguo alla stazione.
Avrei voluto troppo sapere cosa mi voleva dire Marco di tanto importante.

Alberico ci abbraccia tutti scendendo dal bus con le sue valige blu.

Ha sul capo il suo cappello preferito beige e caffellatte.

Albe:"i miei friends! Mi siete mancati troppo carù! Dov'è Erika? Mi siete mancati tutti ma lei specialmente! Poi ragà dove posso stare? Mi aiutate a cercare un albergo? Anche perché la prossima settimana viene mia sorella Virginia per conoscere Erika e voi. Allora, mi abbracciate?"

Lo abbracciamo tutti assieme.

Marco:"starai a casa mia. Che ne dici?"

Tu? il mio sorriso...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora