123 capitolo

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L'uomo che si prospetta di fronte a me è di un aspetto giovanile e sportivo.
Il padre di Marco indossa una camicia bianca a righe nere e un paio do jeans neri.
Ha i capelli rasati e la barbetta leggermente incolta.
Non riesco a vedere gli occhi perché indossa dei occhiali da sole dalle sfumature marroni.
All'apparenza sembra un buon uomo. Non sembra un ex carcerato o un delinquente. Ho solo paura dei modi, forse sarà strano. Non lo so.

Avanza verso di noi con fare allegro, subito Marco si precipita verso il padre piangendo. Non tocca terra nemmeno. È emozionante, padre e figlio che dopo cinque anni si incontrano e si abbracciano. Sono bellissimi.

Marco:"dio mio... Papà... Mi sei così mancato..."

Francesco:"Marco, da quanto tempo... Figlio mio... Non sai quanto mi sei mancato. Ma ora dimmi, chi è questa ragazza?"

Mi indica con il dito indice.

Marco:"la mia fidanzata. Martina."

Porgo gentilmente la mano per presentarmi al  padre di Marco.

Francesco:"tua mamma mi ha parlato tanto di lei!"

Si rivolge verso di me

Francesco:"Marinella mi ha detto che tu l'hai aiutato con lo studio, il fumo, gli amici... Tutto. Gli hai cambiato la vita. In meglio. È un grandissimo piacere conoscerti. Per quello che so fai ormai parte della nostra famiglia ufficialmente."

Arrossisco lusingata.

Lo ringrazio. Sono onorata di essere stata utile. Felice di essere servita a qualcosa.

Dopo un po' di tempo, andiamo in casa, Francesco per un momento sembra incupirsi, probabilmente per i brutti ricordi che lo legano in questo luogo.

Marco per un breve momento mi porta in camera sua.

Marco:"é un casino di tempo che non entro in questa casa, in questa camera... Dio, mi viene da piangere."

Lo abbraccio ma un attimo dopo si stacca prendendomi le mani nelle sue.

Marco:"Marti... Ma lo sai?"

Io:"cosa, Marco?"

Marco:"che ti amo?"

Lo bacerei. Lo abbraccerei. Lo amo. Se questo non è amore, cosa dovrebbe essere? Solo un'infatuazione? Due anni di perdizione e invaghimento? No. Questo è amore.

Io:"mi spiace deluderti Marco. Ma ti amo di più io."

Marco:"L'amore mio per te é più ampio dell'infinito stesso. Sei tutto. E fai di tutto per rendermi felice. Sei la mia piccola principessa da difendere."

Il silenzio che poi si staglia nella stanza viene spezzato con la suoneria del mio cellulare. Mia sorella mi chiama insistentemente.

#chiamata#

Sara: Marti, posso lasciarti Sofia? Ti prego... Devo andare fuori con Andrea...

Io: non c'è problema, portamela a casa di Marco, sono qui io.

#finechiamata#

Dopo circa un quarto d'ora arrivano Sara e Andrea, danno il bentornato a Marco, con tanto di un regalo: un paio di cuffie bordeaux marcate Beats. Marco li ringrazia offrendogli un caffè ma loro rifiutano dicendo di dover proprio andare.

Marco:"da quanto tempo non la vedo! È così cresciuta."

Già, ora mia nipote sa dire mamma e papà e sa anche camminare, solo se accompagnata con la mano. In fondo ha solo un anno e tre mesi.

Intanto Sofia, tra le mie braccia, si guarda attorno. Qualche volta l'ho portata in ospedale da Marco, sopo per un po', non è un bel posto per una bambina l'ospedale...

Marco:"non ricordo se ero cosciente o meno, non ricordo proprio... Non mi ricordo la piccola Sofia..."

Io:"Marco, tu dormivi, va tutto bene. Tranquillo."

Sofia vuole scendere, quindi la metto a terra, velocemente gattona fino ai piedi di Marco. Vuole stare tra le braccia di Marco. E non è l'unica.

Sofia:"Macco."

Gli occhi di Marco si illuminano e si arrossano appena.

Marco:"Sofi, bellissima, vieni dallo zio Marco! Piccolina... Sai che sei bella? Come la zia? Le somigli tanto, sai?"

Ridacchio

Marco:"le somigli davvero tanto tanto!"

Marco prende in braccio Sofia e si avvicina per baciarmi appassionatamente, o almeno finché Sofia decide di farci staccare. Non le piacciono i baci che la gente si da attorno a lei.

Credo che anche alla gente comune dia fastidio qualcuno che si limona proprio davanti a loro. Si sentirebbero come dei terzi incomodi.

Ci abbracciamo tutti e tre. Sono così felice. Marco sta bene, la mia depressione si va alleviando, ho ricominciato a mangiare qualcosina. Ho una famiglia fantastica. La mia vita è fantastica. Ma temo che questa tranquillità sarà davvero breve... Tremo già a questo pensiero. Io ho troppa gente che mi odia, stessa cosa Marco. Con lui sono sempre sopra un filo, i suoi sensi di colpa, i suoi vizi, i suoi disordini, i suoi problemi e i suoi sbalzi d'umore... Non voglio pensarci, voglio godermi il momento. Voglio essere felice.

Marco:"Martina, ti amo. Veramente. Nonostante abbiamo sofferto entrambi, ti prometto che nessun'altra lacrima versata da te sarà invana."

Poteva promettere di non farmi piangere... Invece no, di farmi piangere con un motivo valido. Intanto se scendono le lacrime decido io se è per un motivo vano...

Io:"e se tu provassi a non farmi piangere proprio?"

Marco:"difficile, piangi anche se muore una formichina..."

Io:"piangere per te, non per qualunque altro avvenimento che potrebbe capitare giornalmente!"

Marco:"ah... Ma è lo stesso difficile non farti piangere, piangi sempre, qualche volta dovresti frenarti, potrebbero finire e non uscire mai più..."

Oh Cristo... Sono questi i momenti che odio di Marco. Deve sembre criticare ogni mio atteggiamento. Se fossi un Ghoul gli strapperei la testa a morsi! Mi isolo, sconnettendo il cervello a tutto il resto. Guardo il vuoto verso la finestra con le braccia incrociate. Spesso faccio scattare gli occhi giù, nelle mie gambe, fasciate perfettamente negli skinny jeans denim chiari. Sono poco strappati, sto soffocando con il caldo, ma Marco mi ha supplicato di coprirmi o mi sarebbe saltato addosso se avessi indossato i miei pantaloncini.
Dio mio... Ho già perso cinque chili, faccio schifo in questo stato. Ero magra, ora il doppio, figuriamoci se sudo, se continuo così... In ospedale mi hanno già detto che stavo entrando in una fase di anoressia, e che se non mi fossi ripresa solo con le vitamine mi avrebbero messo le flebo per nutrirmi.

Marco:"bimba, non fare il broncio ora, girati verso di me e fammi un sorrisino bello come li sai fare tu!"

O almeno, come li sapevo fare io.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 01, 2018 ⏰

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