CAPITOLO 31

1.3K 100 21
                                    

"Perché non c'eri alla festa?", chiesi a Gladys non appena arrivammo in classe.

Mi fermai di fianco allo stipite della porta per aspettare Adrian.

Mi sembrava che le cose fossero cambiate. Ed era così, credo.

"Peter è stato male la sera stessa... così, sono andata a casa sua a tenergli compagnia", mi rivelò con uno strano sorriso.

"E...?", chiesi, tirandogli le parole fuori dalla bocca.

"E... niente. Perché?", chiese lei con un sopracciglio alzato.

"Non avete fatto nulla? Nulla di strano?", chiesi ancora, facendomi più vicina.

Scosse la testa, arrossendo.

"No, assolutamente no. Ci siamo solamente baciati", mi rivelò.

Era la prima volta che si baciavano e  non credevo alle sue parole!

"Baciati?! È il vostro primo bacio!", saltai in aria e l'abbracciai.

Gladys arrossì e mi guardò con la coda dell'occhio, facendo segno di rimanere in silenzio.

"E, tu, sei andata?", mi chiese per cambiare discorso.

Annuii.

"E chi era, alla fine, l'accompagnatore misterioso?", chiese con un sorriso sornione sul viso.

"Greta, la cugina di Adrian", sorrisi al pensiero di come avevamo stretto amicizia.

"Perciò...", concluse lei; ma, subito, la stoppai.

"No, Adrian non c'era. Era rimasto a casa con il fratello di Greta: Jason. Aveva l'influenza", spiegai a bassa voce.

"E ti sei divertita?", chiese, poi, con meno entusiasmo.

Annuii.

"Ehm... ci hanno messo della droga nel bicchiere e, giusto per finire in bellezza, mi è anche venuta la febbre", le spiegai, tossicchiando alla parola droga.

"Cosa?!", aprì la bocca, stupita, e mi venne più vicina, "stai bene, ora?", chiese preoccupata.

Annuii nuovamente.

"Si, certo... ma non è finita qui", sorrisi e continuai, "ho dormito a casa dei Miller, nel letto dello zio, con Adrian. Per la precisione, ho dormito sul suo petto per quasi tutta la notte", saltai in aria non contenendo la felicità.

"Cosa?!", sentii una voce dietro di me e deglutii a denti stretti, voltandomi piano piano, "dov'è che hai dormito, scusa?"

Guardai David con gli occhi spalancati e rimasi zitta.

"Hai dormito nello stesso letto di Adrian?", chiese lui ad alta voce, arrabbiato nero.

Feci due passi indietro e guardai Gladys come a chiederle aiuto.

Cosa impossibile dal momento che anche lei, come me, non era in grado di fare nulla.

Annuii e abbassai la testa.

"Perché?", urlò e si guardò intorno come a cercare il diretto interessato, "cosa... cos'avete fatto?", chiese preoccupato.

Scossi la testa.

"Nulla, David", dissi la verità.

"E perché non ti credo?!", chiese più a se stesso che a me, sbattendo le mani sui jeans.

"Cosa ti interessa, poi? Io e te non stiamo più assieme!", ribattei, prima che le cose potessero peggiorare.

Non appena dissi questo, David mi prese da un braccio e mi tirò fuori dalla classe.

BIANCOSPINODove le storie prendono vita. Scoprilo ora