La porta si aprì di scatto e, da essa, entrò Harris.
Rimasi senza fiato a chiedermi se fosse meglio fare finta di nulla o fargli capire che sapevo tutto.
Pensai di rimanere zitta e far fare tutto ad Adrian. Lui sapeva prendere sempre le situazioni per il meglio, dopotutto.
Io ero impacciata; e la cosa, in questo momento, non mi avrebbe aiutata. Soprattutto se con un personaggio come suo zio.
"A parte tutti i messaggi che mia figlia mi ha lasciato in segreteria... mi potete dire che cosa diamine sta succedendo, qui?", chiese, sbattendosi la porta alle spalle e iniziando a percorrere il corridoio.
Greta, tornata ormai da almeno due ore dal supermercato, gli andò in contro e cercò di coprirmi con il proprio corpo.
Come se alla mia vista potesse perdere il controllo.
Ora che ci pensavo, non avevo fatto domande su Harris; anche se avrei potuto farle.
Era un uomo molto misterioso; forse, anche più di Adrian. E la cosa non mi piaceva per niente dal momento che mi faceva paura solo a guardarlo per sbaglio.
"Andiamo in cucina. Ora, ti spiegheremo tutto", lo convinse Greta, iniziando ad incamminarsi verso la cucina.
Sentii una sedia strusciare sul pavimento e deglutii non appena Harris mi lanciò un'occhiata, sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
Seguii la figlia e, a quel punto, anche Jason e Adrian iniziarono a muoversi, nervosi.
Iniziai ad intrecciare le dita tra di loro e, non appena arrivai in cucina, mi sedetti in mezzo ai due ragazzi della casa.
"Okay, spiegatemi", sussurrò guardando i suoi due figli.
"È successo un guaio. Un guaio non del tutto enorme. Nel senso che è risolvibile", iniziò Greta, tremante. Non mi sembrava poi così a suo agio a parlare con il padre, "vedi, Lidya è stata attaccata da un vampiro. Un vampiro che lei conosceva quando ancora era un uomo", prese una pausa nella quale mi guardò ed annuì, "si chiamava Tylor Morgan ed era morto in un incidente con la moto. Ha cercato di morderla, promettendole però di non ucciderla e di portarla viva dal proprio capo"
Il padre rimase di sasso e guardò poi Adrian con occhi sgranati.
"Lei sa di noi?", chiese esterrefatto.
Jason annuì e prese parola.
"Sa di noi e di tutto il mondo magico", guardò la sorella e continuò, "streghe, ibridi, licantropi, fate... ci sembrava giusto non mantenere più il segreto, ormai"
"E non vi sembrava più giusto soggiogarla?", chiese di rimando, abbastanza infuriato.
Rimanemmo in silenzio ed Harris guardò Adrian abbassare la testa.
Lo zio sembrò capire perché, fin da subito, il suo viso si addolcì e guardò per aria come voler chiedere aiuto a Dio.
"Evidentemente, no", sussurrò con ancora gli occhi al cielo.
"Perché ha voluto attaccarla?", chiese ancora.
Finalmente, Adrian alzò la testa e guardò lo zio con forza e determinazione.
"Io e Jason ci abbiamo pensato e siamo giunti ad una conclusione", prese una pausa nella quale lo sentii stringermi la mano sotto al tavolo. Sbalordita, avvampaii, "il capo di Tylor, colui che l'ha trasformato, gli avrà promesso la runa Sol in cambio di Lidya. Per questo motivo si faceva solamente vedere la sera..."
Harris annuì e si passò una mano nei capelli ingrigiti.
"E che cosa vorrebbe da un'umana?", chiese ancora, "che cos'ha, lei, di così importante?"
Adrian scosse la testa e abbassò lo sguardo nel silenzio generale.
Solamente dopo pochi secondi alzò la mano con ancora la mia dentro la sua. Cercai di capire che cosa stesse facendo e arrossii nuovamente alla vista degli occhi dei Miller puntati sulle nostre mani intrecciate.
"Che fai?", sussurrai senza capire.
"Cosa...?", chiese Jason, illuminandosi, e guardando il padre e la sorella sbigottiti.
"So cosa vuole: vuole te, Adrian", sussurrò Harris.
Guardai Adrian e rimasi a bocca aperta con ancora il terrore che mi scorreva nelle vene.
SPAZIO AUTRICE
È troppo corto questo capitolo? :(
Probabilmente, si; però è un pezzo assai importante visto che abbiamo capito chi vuole e perché desidera così tanto Lidya.
Ma per quale motivo vogliono Adrian?
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BIANCOSPINO
Vampire-PRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA DI "BIANCOSPINO"- E' il terzo anno scolastico per Lidya Thompson e tutto sembra noiosamente uguale agli anni scorsi: stessi compagni, stessa classe e stessi professori. Nulla sembra essere cambiato; nulla, tranne lui: Adr...