"Quindi? Qualcuno mi vuole? E chi? Un cacciatore, forse?", chiesi ai Miller incrociando le braccia al petto e sospirando con ansia, "io non c'entro niente con il vostro mondo"
"Non credo sia un cacciatore; ma tutto è possibile dal momento che sei sempre con noi. Sembri quasi far parte della nostra famiglia", mi spiegò Greta, sorridendo, con la preoccupazione nello sguardo.
"E cosa vorrebbero da me, allora? Mi hanno preso per una vampira... o per un licantropo, o una strega?", ipotizzai.
Jason scosse la testa.
"No, è impossibile. Voi umani puzzate... di umani, per l'appunto", mi spiegò Jason con un risolino divertito, "e, poi, si vede da lontano un miglio che non sai nulla del mestiere"
"Io non puzzo... di umana!", sbottai con il sorriso sulle labbra.
Ci pensai bene su e decisi di farli un'altra domanda. Tanto per saperne qualche cosa in più.
"Ma voi... di cosa vi cibate? Di umani?", chiesi impaurita al ricordo di Tylor, con i denti affilati, che sfiorava il mio collo teso e pulsante di sangue.
Adrian rise.
"Io di animali", alzò la mano lui, discolpandosi.
"Anch'io sono vegetariana; ma alle volte mi lascio andare a qualche assaggio. Un nostro amico vampiro lavora come infermiere all'ospedale e, ogni mese, ci fa la scorta di sacche di sangue", mi spiegò Greta.
"Anch'io devo ammettere di fare qualche assaggio, alle volte", disse Adrian massaggiandosi la testa, "è come seguire una dieta meticolosa; solo che alle volte mi lascio andare a qualche... premio o cioccolatino, chiamalo come vuoi"
"E tu?", chiesi a Jason.
Adrian e Greta piombarono in un silenzio spaventoso e Jason avvampò.
"Io...", iniziò lui, ma non riuscì a finire.
"Jason è il più restio con il sangue animale. Non sa ancora bene cosa fare...", mi spiegò Greta mettendogli una mano sulla spalla e stringendogliela, "ha ancora difficoltà nel controllarsi. Per questo motivo fa attenzione a non avvicinarsi troppo al tuo corpo. Ha reazioni istintive verso il sangue umano"
"Sai, il sangue umano è il cibo di cui abbiamo bisogno. È una grande catena alimentare e noi siamo stati creati per questo: per nutrirci di voi", mi spiegò Adrian guardandomi stranito e sorrise per tranquillizzarmi, "ma non tutti scelgono di fare questa vita. Anzi, sono in molti a seguire la dieta e a nutrirsi principalmente di animali e sacche provenienti dagli ospedali"
Guardai Jason e anche lui, finalmente, parlò.
"Mio cugino preferisce i leprotti... sai com'è", rise e alzò le spalle.
Adrian sbuffò.
"Non... non preferisco i leprotti. Hanno il sangue grasso ed è poco succoso. Anche i cinghiali hanno il sangue troppo amarognolo", tirò fuori la lingua, disgustato, "preferisco i cervi e i cerbiatti. Loro si che sono gustosi!", si leccò il labbro inferiore.
"Mi fa un po' senso... sarà che solitamente preferisco bere il latte fresco", sorrisi e i Miller si misero a ridere.
"Ma come fate, allora, a starmi così vicina?", chiesi meravigliata.
"Sai, Lidya, siamo su questa terra all'incirca da 150 anni... vorrei ben dire", m'informò Greta sorridente.
"E Jason... perché tu non ci riesci?", chiesi, ancora, senza capire.
"Sai... ho avuto un passato un po' burrascoso", mi rivelò alzando le spalle, "non tutti accettiamo di essere vampiri; mentre, molti di noi, l'accettano più che felicemente. Ed io l'ho fatto: mi sono accettato per quello che ero e c'è stato un periodo in cui sono partito per viaggiare e girare il mondo da solo, senza rotture...", guardò la sorella con la coda dell'occhio e lei gli tirò una gomitata nelle costole.
"Poi, quel senza cervello di mio fratello s'innamorò di una donna italiana proveniente da Firenze: Carolina"
"E lei era una vampira?", chiesi, emozionata dalle storie d'amore.
Greta scosse la testa.
"No, ma si amavano e una sera Jason decise di trasformarla senza nemmeno chiederle il consenso. Le fece bere il suo sangue e le spezzò il collo e, non appena si risvegliò, le fece bere del sangue umano per terminare la trasformazione. Lei era infuriata: furiosa per quello che mio fratello le aveva fatto. Per il tormento nella quale l'aveva condannata a vivere", prese una pausa nella quale sospirò, "così, due sere dopo, Carolina scappò e, quando Jason la ritrovò, scoprì che si era suicidata con un paletto di legno nel cuore"
"Legno di Frassino...", sussurrai.
"No, era legno normale. Il legno di Frassino serve più precisamente per i vampiri più forti e più restii a morire. Quelli che camminano nella nostra terra da anni e anni", mi rispose lei.
"Mi dispiace per Carolina...", abbassai il capo e sentii gli occhi di Adrian puntarmi.
"Fu in quel periodo che il mio fratellino diede di matto. Potevano quasi paragonarlo a Jack lo squartatore", diede un pizzicotto alla sua guancia e sorrise appena, "era una vera peste. Uccideva donne e uomini solo per il gusto di farlo e di nutrirsi. Non riusciva a perdonarsi per quello che le aveva fatto"
"E poi?", chiesi.
"Poi, mio padre si arrabbiò parecchio. Così mi venne a prendere per le orecchie e mi rinchiuse in una cella nella quale rimasi senza cibarmi per almeno un mese. Ero diventato una mummia. Non riuscivo nemmeno più a rialzarmi", continuò Jason.
"Così, per farlo abituare nuovamente alle vecchie tradizioni, Adrian ed io gli portavamo giornalmente leprotti e tassi di cui lui si cibava senza lamentarsi. Lo facemmo uscire dopo tre mesi e ritornò ad essere uno splendore". Greta sorrise al fratello e vidi i suo occhi diventare lucidi.
"Ma ho ancora qualche problemino con gli umani ed il loro splendido e delizioso odore di sangue", finì il diretto interessato.
"Prendilo come un complimento", mi consigliò Adrian con il sorriso sul volto.
"Lo farò senz'altro", iniziai a ridere e, presto, il pensiero di essere in una casa accerchiata dai vampiri si spense.
SPAZIO AUTRICE
Okay, direi che avete conosciuto altre cose sui Miller e sulla loro storia.
In questo capitolo mi sono voluta impuntare su Jason e su un pezzo della sua vita finita male.
Probabilmente, perché come personaggio mi piace e volevo renderlo un po' più evidente.Ps. Non preoccupatevi per Dominic e David. Alcuni si chiederanno se sono spariti o se me li sono dimenticati... e la risposta è no.
Non cantate troppo presto vittoria perché ritorneranno presto tra noi!Sopra Lidya e Jason che chiacchierano :)
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BIANCOSPINO
Vampire-PRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA DI "BIANCOSPINO"- E' il terzo anno scolastico per Lidya Thompson e tutto sembra noiosamente uguale agli anni scorsi: stessi compagni, stessa classe e stessi professori. Nulla sembra essere cambiato; nulla, tranne lui: Adr...