CAPITOLO 33

1.2K 101 12
                                    

Era la lezione di matematica e, senza che la professoressa mi dicesse nulla, mi spostai di fianco ad Adrian in tutta fretta.

"Ciao, Lidya", mi salutò lui con un sorriso, "come stai oggi?"

Gli sorrisi e sistemai meglio il quaderno e la penna sul banco.

"Meglio di ieri, sicuramente", risposi con una smorfia.

"Lo sai, vero, che tu dovresti stare qui perché, in teoria, mi dovresti insegnare cose che già so?", mi chiese, alzando un sopracciglio e ridacchiando appena.

"Si, e tu lo sai che dovresti essere tu, invece, ad insegnarmi le lezioni?", chiesi di rimando, facendolo scoppiare a ridere.

"Provvederemo anche a quello", mi tranquillizzò lui, "ora, però, so che hai qualcosa da dirmi. Te lo leggo negli occhi"

"Infatti", mossi la testa e presi una boccata d'aria, pronta a ricapitolare i miei pensieri, "okay, sei pronto?", chiesi.

Lui annuì ed incrociò le braccia al petto con fare armonioso.

"Okay, ieri sera ho tratto tre conclusioni di cui la prima è che Tylor era un ragazzo peccatore ed ora è un demone che mi perseguita", dissi la prima.

Scosse la testa.

"Troppo... da libro. Questa dove l'hai letta?", chiese lui ridacchiando, pronto ad ascoltare il resto.

"Secondo, io sono diventata pazza per qualche illogico motivo. Probabilmente, la droga è ancora in circolo nel mio corpo", spiegai la seconda con estrema calma.

"Non credo... l'avresti già smaltita tutta. Soprattutto con la corsa che ti sei fatta ieri", mi tranquillizzò lui con un cenno della mano, "okay, è la terza?"

"I vampiri esistono". La buttai giù.

Per un attimo, mi sembrò irrigidirsi e, dopo quei secondi di trance, iniziò a ridacchiare.

"Okay, forse, quella con un briciolo in più di verità può essere la seconda; anche se ti premierei la prima solamente per l'audacia che hai avuto nel metterci fantasia", rise lui.

"E per la terza? Qualche commento?", chiesi io.

Ci pensò un attimo su e mi sorrise.

"Hai solamente letto Twilight e speri che un giorno un vampiro figo venga a conoscerti e ti dica che tu sei tutta la sua vita. Vivrete felici e contenti, farete tanti bambini e così via...", ipotizzò lui.

"Okay, si, ammetto di aver letto Twilight; ma non era così mostruoso Edward! Tylor non era affascinante come lui", gli spiegai sinceramente.

"Trovi Edward Cullen affascinante?", mi chiese stranito, masticando la sua penna.

Perché questa domanda?

Alzai le spalle.

"Beh, non si può sicuramente definire brutto, no?", chiesi io.

"Anche Bella Swan ha il suo fascino, in effetti", mi rivelò con gli occhi all'insù e le labbra increspate.

Aprii la bocca per ribattere e quasi mi venne voglia di tirargli uno schiaffo.

Come osava?

Cercai qualcosa da dirgli; ma non mi venne in mente nulla se non alcuni paio di insulti.

Poi, mi si avvicinò all'orecchio e lo sentii sorridere.

"Ma non è te", sussurrò.

Per un attimo mi sembrò di essere in un sogno.

Cioè, era vero? Era tutto, completamente, vero?

Adrian Miller, il ragazzo apatico, mi aveva appena fatto un complimento? Non potevo credere alle mie orecchie.
Questa era da raccontare sia a Gladys, sia a Greta.

Lei ne sarebbe stata ancora più felice.

Sorrisi e rimasi come un pesce appena pescato.

Ero letteralmente tra le nuvole e, ora, tutta la questione Tylor era inspiegabilmente scomparsa.

"Thompson?", sentii una voce alterata chiamarmi, "signorina Thompson?!"

Aprii gli occhi, scrollai la testa liberandola dai bei pensieri e guardai la triste realtà nella quale la professoressa di matematica mi stava chiamando.

"Si?", chiesi, ancora tra le nuvole.

Dalla classe scoppiò qualche risata qua e là che la professoressa ricambiò con occhiate di disapprovazione.

"Ha fatto gli esercizi?", mi chiese, tamburellando le dita sulla cattedra.

Annuii.

"Bene, me li porti qui", sorrise, speranzosa di trovare il quaderno bianco.

Mi alzai dalla sedia e andai fino alla sua cattedra dove le misi il quaderno sotto alla faccia.

Si mise gli occhiali sul naso ed iniziò a controllare con il suo dito smaltato di un rosa antico.

Annuì delusa, e richiuse il quaderno con un tonfo.

"Bene, molto bene", guardò Adrian e gli sorrise, "immagino, invece, che il signor Miller gli abbia fatti"

Tornai al mio posto e guardai le labbra del mio compagno muoversi veloci.

"Si, li ho fatti. Vuole che glieli faccio vedere?", chiese in modo serio.

Lei scosse la testa e sorrise come se trovasse Adrian un uomo con del fascino addosso.

Stava scherzando?

"No, tranquillo, Adrian. Conosco bene i miei alunni", sorrise un'ultima volta e si alzò per scrivere sulla lavagna.

Aspettai qualche secondo per poi porgli delle domande.

"Adrian? Cioè, ti ha chiamato per nome?", chiesi senza capire.

Lui annuì e rise a bassa voce.

"Non per altro; ma ho un certo fascino", mi fece l'occhiolino e guardò la professoressa con sguardo sexy.

"Ma smettila", gli tirai uno schiaffo sul braccio e alzai gli occhi al cielo.

"Preferiresti lo facessi con te?", mi chiese poi.

Sorrisi.

Perché avevo sorriso?

Dovevo farmi desiderare, non corrergli dietro come un cagnolino!

"Ma anche no", sbuffai e lo cacciai con una mano.

"Ah, no? Okay", ribatté così, con finta voce offesa.

Come okay?

Sorrisi.

Sbaglio, o stavamo flertando?

"La prossima settimana è Halloween", gli ricordai di punto in bianco.

Lui annuii.

"Quindi?", mi chiese poi.

"Quindi, faremo il classico ballo qui a scuola. Verrai con i tuoi piedini, o io e tua cugina dovremo trascinarti a forza?", chiesi ridendo.

Scosse la testa e mi sorrise.

"E da cosa mi dovrei vestire?", chiese lui ridacchiando.

"Da vampiro. Visto che siamo in tema..."

SPAZIO AUTRICE

Okay, Lidya ha tratto le sue conclusioni xD
E, pensate un po', Adrian e Lidya stanno flertando *-* <3
Come andrà il ballo di Halloweeen secondo voi?

Ps. Ricordatevi le ultime due righe riguardanti il consiglio sul travestimento... mi raccomando! ;)
Capirete nei prossimi capitoli il perché!

BIANCOSPINODove le storie prendono vita. Scoprilo ora