Pov. Alan
Ormai prendeva spazio nelle mie giornate. Ancor prima di poterla riassaporare in quella piccola parte, io abusavo della sua quotidianità.
E neanche una Vanessa poteva riempire questo buco enorme che si era creato dentro di me. Il sapere che i ricordi sarebbero riaffiorati del tutto tra un mese.Mi feci coraggio e mi andai a fare una doccia. Ed era solo lì che trovavo quiete. Dentro quel box, dove l'acqua scorreva lenta a picchi sul mio corpo nudo. Ed era lì che mentre m'insaponavo pensavo a lei, a tutto ciò che per me era stata e continuava nonostante tutto ad essere.
Lei non si sottometteva. Lei sapeva tenermi testa. Non si faceva incantare, ma quando era nella mia morsa, si arrendeva a ciò che sentiva. Sapevo che ancora dentro di lei c'era la mia Krys. Quella che rideva per ogni cosa, anche la più insignificante. Quella che su quel terrazzo ballava, avvolta da un vestitino bianco candido come la sua anima. E volteggiava su se stessa leggiadra, lasciando che il vestito le si alzasse appena, ma era così innocente, che i pensieri maliziosi divenivano dolci, e pieni di amore. Perchè quella ragazza mi aveva rubato il cuore, dalla prima volta che curiosò titubante ed intimidita, mentre io già disegnavo il suo volto mai perfetto come dal vero.Mi vestii con una camicia nera ed un pantalone gessato, per avviarmi verso il locale. Cazzo, avevo bisogno di sfogarmi. Di evadere sempre dal pensiero di lei. Mi fotteva il cervello e non era possibile.
Come sempre lasciai la macchina al lato del marciapiede, ed il buttafuori che ormai mi conosceva, mi lasciò passare prima della fila, ricevendo un'alzata di mento da parte mia, come ringraziamento.Mi avviai verso il bancone, vedendo che ancora lo spettacolo non era iniziato. Kevin ancora non era arrivato oppure era già a darsi da fare nel privè. Testa di cazzo. Cercai di intravedere Vanessa, ma non la vedevo.
"Una vodka liscia" proclamai sicuro, girandomi
Un attimo verso il bancone, dove vi era la ragazza dell'altra sera, che annuì.
Mi sedetti su uno sgabello, sentendo il tonfo del bicchiere poggiato sul bancone in legno. Finché la musica non si espanse tra le mura rosse del locale, e le luci abbassarsi per rendere l'atmosfera più sensuale.Avrei potuto vedere tutto. Aspettarmi di tutto. Ma non il suo corpo che ballava, strusciandosi sul palo e scendendo in basso, aprendo appena le gambe. Dio. Era una cazzo di visione con quel bustino, e quel perizoma le copriva alla malapena le labbra che avrei voluto leccare. Sentii il membro spingere attraverso il tessuto grezzo dei pantaloni, mentre la vodka bruciava la mia gola.
Mi alzai di scatto, lasciando il bicchiere vuoto sul bancone, sbattendoli con veemenza, per andare verso di lei. Scansai tutti quegli occhi che la divoravano, spogliandola lentamente, ed afferrandole in uno scatto repentino il braccio. Tanto forte da farla rimanere basita, ed attonita quando si girò per vedere chi fosse. Vidi i suoi occhi azzurri accendersi come fiamme incandescenti, lanciando palle di fuoco verso di me. Provò a ritrarre il polso, digrignando i denti, ma la tirai più forte, facendole perdere l'equilibrio e scivolare dal palco, dove la ripresi prontamente, poggiando un palmo sulla sua natica fresca, ed attirai il suo petto verso di me. Emise un sussulto dolce e voglioso, chiudendo appena le palpebre con le labbra dischiuse, dove sentivo il sapore di fragola del suo alito caldo, schiantarsi contro le mie labbra vogliose del suo corpo. E potei capire che sentì la mia erezione, che le puntava il bacino, facendole piegare appena il collo, quello invitante. Quello dove assorbii il suo odore del profumo che mi assaliva le narici.
Si riprese dal torpore, come se si fosse appena svegliata da un lungo sogno, dove eravamo solo noi, mentre la musica lenta e seducente ancora suonava, ed i riflettori erano ancora lì pronti per le spogliarelliste e uomini affamati.
"Lasciami" affermò dura ed ispida, mentre la tirai via da quella calca di gente, portandola più in là. Quando Benjamin mi fermò.
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-Rewinding of me-
Mystery / ThrillerKristal Evans, una ragazza da un passato turbolento, nero. Strappata dalla sua famiglia, addestrata per essere frutto di uomini ricchi. Hope Weston, una ragazza che si sta per sposare, un lavoro come arredatrice. Ha tutto ciò che sogna. Un segno de...