Tornammo verso casa. Durante il tragitto non avevo posto altre domande. Se ogni cosa aveva il suo tempo, prima o poi il mistero che aleggiava intorno ad Alan sarebbe uscito.
Mi cambiai velocemente, mettendomi i pantaloni bianchi nuovi e la maglietta. Alan non era in casa e neanche Jhonny."Vado a controllare dove sono" avvisai Dorothy, che nel mentre stava facendo un sugo a base di pesce, annuendo con la testa.
"Va pure" mi congedò genuina, mentre aprii la porta di vetro, che dava sul porticato. Si richiuse alle mie spalle, con un tonfo secco, dato una folata di vento caldo, che mi scompigliò appena i capelli, portandoli dietro le spalle.
Mi misi ad ammirare la spiaggia che non distava molto. Le onde così quiete, si assopivano debolmente, come stanche, sulla sabbia dorata. Finché non scorsi due figure a sedere. Capii che era loro, dato la movenza del ciuffo di Alan, dove il sole batteva, rendendo il suo nero più chiaro e vivo. Sorrisi dolcemente, guardandolo prendere delle conchiglie grandi e portarsele all'orecchio, avvicinandomi a piccoli passi, tenendo le scarpe tra l'indice ed il medio. La sabbia fresca, solleticava la mia pianta, strusciandola maggiormente, per sentire quei granelli fini, anche tra le dita. Vedevo così poco il mare, sempre indaffarata con il lavoro o i preparativi del matrimonio, del quale non ci badavo neanche più. Era come se il mio mondo si fosse fermato dalla conoscenza di Alan, aprendo un varco dove vivevo una vita parallela. Attratta da qualcosa più potente della ragione.Come calamitato, come se sapesse che io ero nelle vicinanze, in un radar incorporato sotto pelle, Alan si girò, sconvolgendomi ed incantandomi con i suoi occhi. Un ghiaccio mistico, splendente al bagliore del sole, che tra poco avrebbe lasciato spazio ad un altro magico tramonto.
"Vi ho interrotto?" Domandai sarcastica, piegandomi sulle ginocchia, guardando prima Jhonny e riportando il mio sguardo sul suo, che nel mentre scannerizzava la mia figura, mettendomi a nudo."Stavamo ascoltando il rumore del mare, attraverso le conchiglie" rivelò euforico, Jhonny, porgendomene una, che pulì con le mani.
"Senti" m'incitò di nuovo, mentre sviai lo sguardo verso Alan che mi sorrise, mordendosi si il labbro inferiore carnoso, e scuotendo la testa divertito."Ascolta" innalzò le spalle, stando al gioco di Jhonny.
Corrucciai le labbra di lato, in una smorfia dolce, portandomi la conchiglia bianca con sfumature Beige, lunga e chiusa come una chioccia, sull'orecchio, estraniando il normale rumore tenue e calmo del vero mare. Sentii come il rumore delle onde, che si sollevavano e arrivavano dritte a schiantarsi su i miei timpani, un suono soffice. Sorrisi, nel vedere Jhonny che mi guardava, compiaciuto della sua teoria sulle conchiglie.
Gliela porsi, accettandolo felice.
"È magia" esclamai cristallina, spostandomi appena i capelli all'indietro, con entrambe le mani, che finivano davanti alle guance.
Annuì con convinzione, ed un'aria da saputello in quegli occhietti furbi e nocciola, più chiari con la luce.
Finché non si alzò, pulendosi appena i jeans a pinocchietto, correndo verso casa, dove i piedi scalzi, sollevavano un po' di sabbia, che il vento trasportava via."Sei bellissima vestita così" mi girai di soprassalto, verso la sua voce rauca, ed il suo ghiaccio che mi ammirava come un'animale affamato. Una scena mi balenò nella mente. Io e lui avvinghiati, a fare l'amore sulla sabbia, le mie suppliche di non smettere, e le sue labbra carnose che mi baciavano lasciandomi senza fiato, perché potevo morire beata, potevo morire con la consapevolezza di aver raggiunto il paradiso mistico, ancor prima di andarci.
A quel pensiero, sentii le guance tirare e divenire rosse."Grazie" sussurrai filamentosa e gracile, quasi in un piccolo ansimo. Si sporse verso di me, mentre il cuore accelerava in pulsazioni frenetiche, ed io restavo impalata con le ginocchia affondate sulla sabbia, ed i palmi poggiati sopra di esse.
Sentii ad un tratto la sua mano calda, ed i suoi polpastrelli ruvidi, spostare con delicatezza, una piccola ciocca, finita tra le mie labbra dischiuse, portandola dietro, ed accarezzandomi il collo con l'indice ed il medio. Chiusi appena le palpebre, sotto quel tocco leggero, ma che provocava brividi intensi per tutto il corpo.

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-Rewinding of me-
Mystery / ThrillerKristal Evans, una ragazza da un passato turbolento, nero. Strappata dalla sua famiglia, addestrata per essere frutto di uomini ricchi. Hope Weston, una ragazza che si sta per sposare, un lavoro come arredatrice. Ha tutto ciò che sogna. Un segno de...