-Capitolo 18-

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Pov. Alan

Più me lo ripetevo, più non eseguivo gli ordini della mia mente. Deciso sempre a rimanere avvolto da quell'ombra che ci separava, ed ora che l'avevo rivista non riuscivo ad opporre resistenza. Ora che le mie dita avevano riassaporato dolcemente la sua intimità.

Mi stavo cacciando in un guaio più grande di me, lo sapevo bene. Ma non resistevo. I suoi occhi ingannavano più di ogni altra cosa le sue parole. Ero pienamente convinto che quel coglione di Simon, non fosse adatto per lei. Non per la Kristal che conoscevo io. Io la conoscevo realmente per ciò che era. E quella maschera di cera che portava, prima o poi si sarebbe liquefatta.

Poggiai le mani sull'inferriata del balcone freddo, ammirando la luna. Aveva un cipiglio sul volto, sicuro che anche lei fosse d'accordo con il mio stato d'animo. L'unica amica rimasta. L'unica a cui confidavo tutto. Lei non svelava segreti. Mi guardava e mi comprendeva. Illuminandomi il volto, lasciandomi assorbire il vento che a tratti pungeva la pelle come spilli.

Per un momento ripensai a quella notte. Magica, perfetta, mistica, eterea.
Ma scacciai subito la visione di quel ricordo dalla mia mente.

Buttai la sigaretta, svogliatamente e tornai dentro. La cercai con lo sguardo vigile, in mezzo ad altre facce sconosciute. Visi falsi. Nascondevano imperfezioni che portavano dentro di loro, con sorrisi gioviali.
Quando finalmente la trovai, ma fui bloccato da un messaggio che mi arrivò sul cellulare.
Sentii la vibrazione potente sulla coscia sinistra, sfilandolo per controllare chi fosse.
Lo sapevo. Non poteva essere nessun'altro.

-Che intenzioni hai Alan? Non stai mantenendo la promessa fatta. Lasciala in pace-
Sentii la voglia di scagliare il telefono contro al muro, di mandare tutti a farsi fottere. Alzai il viso, voltandomi diverse volte finché non trovai il suo. Allacciai il mio sguardo, freddo, pungente, a quello suo assertivo.
Tesi un sorriso finto sul volto, alzando il mento. Come a dire -fatti i cazzi tuoi-.

Riposai il cellulare nella tasca, mentre la guardai uscire fuori con un flûte di champagne.
Mi fiondai anche io a quell'uscita, seguendola nella penombra e quatto per non essere notato da lei.

La notai andare verso la spiaggia. Mi parai dietro ad un cespuglio. Inebriandomi dell'odore dell'erba umida. Si sfilò le scarpe, reggendosi con un palmo ad un lampione che emanava una luce tenue che si stagliava sulla strada, massaggiandosi appena la pianta del piede intorpidito dai tacchi, simulando un miagolio di piacere. Cazzo!
Prese i lembi del vestito dolcemente, in un pugno debole, alzandoselo appena. Era una visione in quel vestito. Ed il suo seno pieno, appariva succulento. Qualcosa che avrei avuto l'esigenza d'assaggiare. Di sentire i suoi capezzoli turgidi sotto la mia lingua avida di lei.

La guardai affascinato, proseguire il contorno del bagnasciuga, arrivando sull'orlo, dove le onde dolci si assopivano. Si bagnò i piedi, schizzando appena l'acqua in avanti divertita, disegnando cerchi sulla sabbia con la punta del piede, come quando era una ragazzina. La stessa espressione contenta, gli stessi occhi brillanti. La luna abbagliava appena il suo volto, ed era la cosa più perfetta che avessi mai visto.

Ed un attimo la mia mente volle tornare lì. Senza una vera ragione logica. Non sempre riusciamo a tenere legati i ricordi della nostra mente.

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-Krys sei proprio una bambina- le dissi ridacchiando mentre la guardavo, reprimendo un sorriso di contentezza. Sprizzava allegria da tutti i pori e quel sorriso...avrei voluto vederlo più spesso sul suo volto.

Giocò per un po' con l'acqua schizzandola in avanti, ed infilando i piedi sotto la sabbia bagnata, che diveniva cemento tra le dita dei piedi, per ripulirsi subito dopo. La guardai girarsi con un ghigno dolce sul volto, mentre restai incollato a quel sorriso genuino, ed i suoi occhi brillanti ammirare i miei illuminati dai raggi solari. Finché non sentii uno schizzo, bagnarmi la maglia sul fianco destro.
-E tu sei proprio un musone- affermò facendomi una linguaccia, per ridere di cuore.

-Rewinding of me- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora