Pov. AlanGuardai il portone dinanzi a noi aperto, per intrufolarci e sentire la ghiaia sotto il peso delle ruote, scricchiolare pesantemente, fino a sostarla. Notai il volto di Vanessa accigliato e sorpreso, per averla portata a casa mia, na non fece domande.
Scesi in fretta, per andare ad aprirle lo sportello, mentre titubante scese, riportandosi la borsa sulla spalla esile.
"Pic-nic nel tuo giardino?" Domandò goliardica, mentre scossi la testa, prendendola per il polso, e salire la scalinata.Mi fermai un attimo, mentre il suo volto era rilassato e un sorriso dipinto, quando il mio rimaneva impassibile e l'agitazione che abitava dentro di me, si accumulava.
Scrutai con occhi vigili, se Miranda stesse arrivando.
"Possiamo entrare o dobbiamo ammirare il portone di casa tua?" Chiese quasi spazientita, dal mio restare immobile, finché non mi girai per aprire la porta bianca con un cigolio tenue, e lasciarla entrare, richiudendola dietro le mie spalle.Avanzò verso il salotto, come era solita fare, togliendosi la borsa beige dalla spalla, e posarla delicatamente sul divano in tessuto.
"Vuoi qualcosa da bere?" Le domandai nell'attesa, ma in realtà la domanda era più diretta al mio io interno. Avevo bisogno di bere per alleviare quella tensione che mi faceva sentire come se le ossa del mio corpo, andassero in frantumi.La vidi scuotere la testa, perlustrando la casa, come se fosse la prima volta che la vedesse.
Mi girai di spalle, avanzando verso la credenza come di consuetudine, e riempirmi un bicchiere di cristallo con dell'amaro ambrato. Lo stesso amaro che avevo sotto al palato, e lo stomaco aggrovigliato, emetteva lamenti silenziosi.
Sentivo il respiro venirmi a mancare, privandomene quasi, e rafforzai la presa sul bicchiere, che si sarebbe ridotto in frantumi, tra le mie dita.
Finché il rumore corposo, del pomello di ottone, sbattuto con vigore contro il legno bianco della porta, non mi portò a sbattere con un tonfo secco, il bicchiere sulla credenza, dove il liquido all'interno oscillò come un'onda."Chi è?" Chiese presa di soprassalto Vanessa, mentre la superai, per andare ad aprire.
Presi un respiro profondo, con quanto più ossigeno avessi nel corpo scombussolato, fino a spalancare la porta.
Mi si parò subito davanti il volto rilassato e compiaciuto di Miranda, che alzò un angolo delle labbra, come un cenno di saluto maligno, fino a spostare i suoi occhi dello stesso colore di quelli di Vanessa, verso il salotto.
Le sue pupille si dilatarono notevolmente, le rughe si distesero per formare un'espressione di gioia, e le iridi luccicavano di felicità, nel guardare da dietro la sagoma di Vanessa, che era ancora seduta sul divano."È...è lei?" Mi chiese balbuziente e soffice, senza guardarmi, ma restando incollata lì.
Non potevo essere commosso da questa scena, non riuscivo ad essere contento minimamente. Le avrei voluto sputare in pieno viso la mia saliva che scarseggiava, e strattonarle fuori da casa mia.
Ma non lo feci. Non ero come mio padre, ero una persona migliore, ero nobile di animo.Scivolò mesta lo sguardo sul mio, che sembrava un iceberg gelido, mentre richiusi la porta, e si avvicinò a passi febbrili verso Vanessa.
"Vanessa?" La chiamò come se la stesse invocando, e avrebbe voluto constatare se non era solo un suo sogno, nel rivederla dopo anni.Sentii Vanessa sussultare ed emettere un suono esterrefatto, che lasciò le sue labbra scarlatte, prima di alzarsi, e puntare i suoi occhi verso Miranda, e successivamente verso di me.
"Sono io. Lei chi è?" Interpellò tranquilla, tornando sul volto di Miranda, che sembrava ancora incredula, avanzando verso Vanessa.
Protese le mani in avanti, prendendo senza consenso le sue, stringendole delicatamente, e carezzarle soavi."Vanessa" ripeté angelica, passando a rassegna con gli occhi, la sua figura, per ammirarla meglio.
"S...sono tua madre" sussurrò con la voce spezzata dall'emozione, rafforzando la presa sulle mani di sua figlia.
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-Rewinding of me-
Mystère / ThrillerKristal Evans, una ragazza da un passato turbolento, nero. Strappata dalla sua famiglia, addestrata per essere frutto di uomini ricchi. Hope Weston, una ragazza che si sta per sposare, un lavoro come arredatrice. Ha tutto ciò che sogna. Un segno de...