Pov. Alan
Tornai a casa, salutando in studio, freddamente, Kevin.
Era sempre stato la mia spalla destra, ma ultimamente iniziava a darmi su i nervi. Non rispettava le mie decisioni, nel quale non doveva immischiarsi.Aprii la porta di casa, ed un senso di solitudine come sempre mi avvolgeva. Dovevo essermi abituato, ero sempre stato solo. Ma da quando era rientrata nella mia vita, la desideravo. Aspettavo di vederla, di sentire il suono della sua voce. E tanto solo non mi sentivo più. Non mi logorava più la tristezza che conservavo nel cuore.
Mi spogliai di fretta, guardandomi allo specchio. I miei occhi erano freddi come il ghiaccio che giace al suolo d'inverno. Che ricopre le siepi e gli asfalti.
La mascella contratta, non mostravo mai emozioni, ne tentavo di farlo. Le labbra carnose erano sempre una linea retta, rigida. I capelli neri come la pece, neri come quello che portavo dentro.Poggiai entrambe le mani sul lavabo di marmo, esalando un sospiro, mentre chiusi gli occhi. Era lì che il mio pensiero tornava.
-Ohio 10 anni fa-
Ormai la sua presenza era costante. Appariva sempre da quella porta, con gli occhi persi, ma appena incrociava i miei, vedevo il suo azzurro chiaro, confondersi con il colore del cielo sereno.
L'avevo vista crescere come un fiore in primavera, di quei boccioli chiusi che a poco a poco, si aprono in un fiore magnifico, inebriante, incantevole.
Questa era Kristal. Una bambina divenuta ormai una ragazza, troppo in fretta.
Ricordavo ancora le parole di sua madre. E lei era ignara di tutto. Ignara che io non fossi ciò che lei credeva. Che se avessi rivelato tutto, il suo azzurro splendente mi avrebbe ridotto in polvere da sparo."Niente ispirazione oggi?" Mi domandò melensa e gioiosa, gettando uno sguardo sul mio blocco chiuso, posto vicino a me.
Scossi la testa, tirando una boccata alla sigaretta. Mi gustai il sapore forte del tabacco, per rigettarlo difronte a me.
"Ho in mente altro per oggi" rivelai sereno, aspirando un'altra boccata, mentre mi girai a guardarla. Si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e si lisciò il vestito, quasi in imbarazzo. Troppo corto ormai forse. Le copriva a malapena le natiche. E cazzo...non aiutava. Aveva quasi diciannove anni ed io d'altro canto ne avevo ventitré.Si avvicinò, sentendo la leggera brezza notturna. Quando non riuscivamo a dormire, tentava il modo anche di uscire di soppiatto dalla camera.
"E cosa vorresti fare di notte?" Domandò in un sussurro fin troppo seducente, mordendosi le labbra. Si piegò sulle ginocchia, vicino a me, mentre il vento ci accarezzava piano. Notai il suo vestito salirle fin sopra le cosce, mandando in aria le buone intenzioni di non sbirciare. Ma dovetti fare resistenza."Hai qualche idea stravagante?" Riformulò, vedendo il mio silenzio, interrotto solo dal fruscio leggiadro del vento, e dalla mia bocca che rilasciava il filtro ogni tanto.
Mi girai verso di lei, schiacciando il filtro tra il pollice e l'indice sul cemento freddo.
"Voglio portarti in un luogo dove puoi essere te stessa" le rivelai cristallino, cercando I suoi occhi, che ebbero un brillio sfavillante."Non possiamo uscire di qui, lo sai" si rabbuiò subito dopo, sentendo la voce uscirle spezzata dall'amara verità.
"Ti fidi di me?" Le domandai pacato, portando la mia mano sulla sua guancia fresca, dove senza volere chiusi gli occhi e dischiuse le labbra, quasi facendo fuoriuscire un ansimo.
Sentii una sensazione strana, una voglia di baciarla e stare dentro di lei, in maniera viscerale.Annuì debolmente, riaprendo piano i suoi occhi lucidi verso di me, mordendosi di nuovo il labbro.
Mi feci più vicino, portando il pollice sul suo labbro, per fermare l'assalto dei suoi denti, vedendola seguire incantata il mio gesto, prima di ritornare su i miei occhi.
Eravamo talmente vicini, i nasi quasi a sfiorarsi, ed i respiri irregolari come l'alito dolce, si confondevano insieme, attirandoci.
Finché non tornai duro e serio, allontanandomi appena.
"Vieni" le intimai fermo, tendendole la mano per farla alzare.
STAI LEGGENDO
-Rewinding of me-
Mystery / ThrillerKristal Evans, una ragazza da un passato turbolento, nero. Strappata dalla sua famiglia, addestrata per essere frutto di uomini ricchi. Hope Weston, una ragazza che si sta per sposare, un lavoro come arredatrice. Ha tutto ciò che sogna. Un segno de...