Pov. Alan
Ero ancora ad osservare il mare, come si rifletteva bene il sole dentro di esso, sembrando quasi un velo dorato. Non ci facevo caso da quanto tempo ero lì, ma abbastanza per acquietare la mia agitazione interiore.
Mi sfilai la maglia, gettandola sulla sabbia, e mi diressi verso quelle onde che mi chiamavano come il canto delle sirene.
Entrai a poco a poco, sentendo quanto fosse fredda, al contatto con il mio corpo accaldato dalla corsa, e dal sangue che ribolliva. Mi piegai appena in avanti, raccogliendo con le mani a coppa, un po' d'acqua, gettandomela sul viso, e passandomi le mani bagnate ai lati dei capelli, tirandoli indietro. Finché non girai i volto, verso la casa di Dorothy, vedendo la sua figura sinuosa, camminare lentamente verso di me. Era una dea, una libellula leggiadra, dove il vestito bianco le svolazzava appena per quel poco vento, evidenziando le curve del suo corpo che mi ammaliava.Mi parai meglio il volto con la mano sulla fronte, poiché il sole mi ostruiva appena la visuale. Era sempre più vicina, ed i capelli svolazzavano liberi nell'aria, finendole anche sulla fronte, che con una smorfia dolce, si spostò con i polpastrelli.
Sentii delle gocce d'acqua, scivolare lente dai miei capelli, per fare il tragitto dal contorno del mio volto, fino alle spalle, mentre Hope si fermò sul bagnasciuga, direzionando un attimo lo sguardo tempestoso verso di me, spostandolo subito verso il faro in lontananza. Solo quel refolo di vento, ed il rumore tenue delle onde, spezzava quel silenzio, come il cinguettio di alcuni uccellini.
"Ho..." non terminai il suo nome, che forse sarebbe finito anche con una mia scusa disperata, che prese parola lei, come se la mia voce in quel momento le facesse male."Ti cercava Dorothy" affermò rigida e con una bile in gola, come se fosse stata costretta a cacciar fuori tagli parole, spese per uno come me.
"Hope...io..." tentai di dire, vedendo il suo sguardo guizzare gelido un secondo, su di me. Mi fissò come a volermi fare del male, non sapendo che tutto quel tempo separata da me, era stato più agonizzante di qualsiasi dolore fisico.
Mi guardò quasi sdegnata, corrucciando appena il volto, per poi scuotere la testa, e girarsi di spalle per andare via. No cazzo!Camminai dentro l'acqua, a fatica, sembrando di tirare su del cemento dalle gambe, toccando finalmente la sabbia, e raggiungendola in due falcate. Allungai la mano, stringendole il polso, in una morsa stretta, facendo così arrestare la sua quasi corsa, per mettersi al salvo da me.
Non la sentì imporre resistenza, quasi come se il mio tocco fosse qualcosa che la calmava e la agitava al contempo, capace di sentire i suoi respiri affannosi.
"Aspetta" sussurrai fievole e dolcemente, tirandola delicatamente dal polso indietro, per far aderire la sua schiena al mio petto, e sentire il calore del suo corpo e del suo bagnoschiuma alla vaniglia."Che vuoi?" Chiese in un sussurro filante, quasi impercettibile, vedendola appena chiudere gli occhi. Sentivo come il suo corpo si fosse rilassato al contatto con il mio, come le sue spalle si fossero abbassate, senza più quella postura rigida, ma manteneva il contatto fisso sulla casa, come una bussola per non perdersi.
In un attimo lasciai il suo polso, portando subito entrambe le mie mani su i suoi fianchi, ancorandola stretta a me, ed un sospiro rilasciare le sue labbra rosee.
"Mi dispiace, mi dispiace da morire" ammisi il più veritiero e mortificato possibile, la voce rauca e così struggente, che ricordava tanto quel giorno, ma lei ora era qui tra le mie braccia, nella sua casa, il mio cuore.
Portai le labbra che tremavano per i sentimenti che provavo per un'essere così leggero e forte come lei, verso il suo lobo, sentendola emettere un dolce ansimo spezzato.
"Mi dispiace, non so come dirtelo, non so come fare. Non so cosa mi sia preso, non ti farei mai del male, preferirei morire che vederti soffrire. Mi dispiace Hope" ripetei nuovamente disperato, basso e bisognoso di sapere che lei mi credesse.
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-Rewinding of me-
Mystery / ThrillerKristal Evans, una ragazza da un passato turbolento, nero. Strappata dalla sua famiglia, addestrata per essere frutto di uomini ricchi. Hope Weston, una ragazza che si sta per sposare, un lavoro come arredatrice. Ha tutto ciò che sogna. Un segno de...