-Capitolo 50-

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Era passata una settima. Una settimana da quando avevo lasciato che il suo ghiaccio mi trasformasse in una statua.
Miranda parlava poco e nulla con me, ed a volte fingeva una sorta di dolcezza, che sapevo che ormai non faceva più parte di lei. Aveva indossato una maschera di finzione, e d'altro canto anche io.
Simon sembrava nervoso ed eccitato che tra meno di due settimane, ci sarebbe stata la nostra unione.
Non gli avevo parlato. Cosa potevo dirgli? Che mi ero innamorata di uno che da una settimana mi aveva cancellato come se il mio nome fosse stato scritto a matita, sopra un cartellino.
Decisi di arrendermi. Che forse mi ero immaginata anche le libellule nel mio cuore. Ed ogni notte i suoi occhi tornavano a farmi male, a farmi bagnare delle sue mani su di me. Del suo modo di possedermi, come nessuno sapeva fare, di quando mi sussurrava parole che mi mandavano in una dimensione sconosciuta, che si chiamava lussuria e passione. Ero tornata a rifugiarmi in Jane Austen, nelle sue parole, e maledivo quanto io ritrovavo parte di lui, in quasi tutte le righe. Quindi prendevo un profondo respiro e voltavo il viso dalla parte della finestra, dove le chiome degli alberi ballavano leggiadri per il vento dolce, e cercavo di non piangere, e richiudendo il libro che ora invece di farmi sognare, mi dilaniava di un'amore che provavo su pelle nuda.

L'unica cosa che mi rendeva felice, era Joy. Si frequentava con Kevin, ma ribadiva che era solo sesso libero e senza vincoli. Avrei voluto essere come lei. Invece ero vincolata da quel sentimento viscerale che giorno dopo giorno non affievoliva ma anzi, mi faceva capire quanto mi mancasse. Quanto lui fosse ossigeno per me.
Più volte mi aveva chiesto di uscire con lei, aveva compreso tutto. Non voleva infierire e non chiedeva di Alan se non il primo giorno. Ma appena vide il mio viso privo di gioia, capì che nulla era come avevo sperato.
Si era azzardata a dire qualche volta, se ero sicura del passo che avrei fatto di lì a poco, e che Simon comunque andasse, non avrebbe reso la mia vita felice. Ma sicuramente spensierata lo speravo. Lui non era un mistero, ed io ero stufa di giocare ad una caccia al tesoro, dove trovavo un baule pieno di polvere e nient'altro.

"Hanno aggiustato la stampante. Dio benedica l'uomo che l'ha aggiustata. Dovrebbe essere ricompensato con un premio in natura" ero persa nei miei pensieri, disegnando cerchi immaginari con la punta spuntata della penna sulla scrivania, quando Joy, sbottò con la sua rivelazione estasiata ed alzando le braccia in alto, dove nella sinistra teneva le sue fedeli fotocopie.

Scoppiai a ridere, per la sua sfrontatezza, che ormai non mi impressionava più. Neanche tu sei una santa immacolata cara Hope! Mi ricordai mentalmente, e potevo solo odiarmi.

"E se fosse un anzianotto, grassoccio e con la testa pelata, a cui serve la pillola magica?" La rimbeccai con una domanda, vedendola spillare i fogli, con un certo disgusto che traspariva dalla fronte corrugata.

"Dannazione, lasciami sognare che almeno sia un pezzo di manzo. Tu sei la rovina dei sogni" mi riprese con finto tono offeso, puntandomi la spillatrice contro, per tornare alla sua normale mansione, mentre non potei far altro che ridere nel vederla così.

"Ma ora hai Kevin. Direi che come manzo vale" provai a stuzzicarla, come faceva i primi tempi con me, ricordandomi di Alan ma scacciando quel senso di malinconia che s'insediava nel cuore, fino a stritolarlo.

La guardai annuire, per poi scuotere la testa.
"So cosa pensi, e sai come la penso. È solo sesso, niente di più. Non vedrai mai la Joy mangia uomini, convolare a nozze...e a proposito..." si fermò un attimo, posando anche i fogli, per girarsi con la sedia verso di me, sentendo le rotelle strusciare sul pavimento.
"Stasera uscirai con me e Kevin. E si lo so, puoi portare quel rammo...volevo dire quel bravo ragazzo di Simon" si bloccò prima di sparare la sua calunniata verso di lui, riprendendosi sul finale con finto tono convinto, ma il suo sguardo non ammetteva repliche da parte mia. Dovevo uscire? Lasciare che per una volta i miei pensieri si annebbiassero e venissero sostituiti da buona musica e drink?! Con il miglior amico di Alan?! Impossibile!

-Rewinding of me- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora