Pov. Alan
Era entrata dentro quella stanza proibita. Conteneva tutti i ritratti che le avevo fatto quando era prigioniera. Quando la notte la sognavo ed ormai non era più mia.
Il ritratto di sua madre e di lei più piccola.
Vidi i suoi occhi come s'illuminarono e come fossero pieni di ricordi che la sua mente teneva in gatta buia, ancora per poco.
Non sarebbe dovuta entrare, ma la curiosità era una caratteristica che non era mutata da Krys ad Hope.
Sapevo che in quel momento le sue emozioni, stavano elaborando ed ingranando, nel vedere quei ritratti dipinti.
Perché dentro di lei i ricordi erano ancora vivi, solo doveva cacciarli fuori e non riuscivano ad uscire. Erano bloccati. Chiusi con un lucchetto invisibile.Stava per dirmi quella parolina magica che mi avrebbe fatto tornare a respirare per sempre, ma non gliela lasciai dire.
Volevo che mettesse in chiaro le cose con Simon, e mi aveva promesso che ci avrebbe parlato.
Contro tutti quelli che dicevano che non sarei mai riuscito a riprendermela, potevo solo mandarli a fare in culo. Ci ero riuscito, ci sarei sempre riuscito. Il corpo riconosce sempre dove ha lasciato il suo cuore, e lei lo aveva lasciato a me, come io lo avevo lasciato a lei da molto tempo prima.Mancavano solo due giorni al matrimonio, ma ormai non me ne preoccupavo più. Qualsiasi cosa oggi Miranda mi avesse detto, non avrebbe spazzato via la mia immensa gioia, che pensavo di non sentire più.
Si era riaperta come un cielo sereno dopo una tempesta impetuosa. Era riaffiorato più possente, il nostro amore.
Perché glielo avrei gridato tanto da sentire un dolore nel petto, e la gola raschiarsi, ma volevo che fosse Krys ad udirle ed a credermi che ciò che avevo fatto non aveva scusanti, ma era stato fatto per proteggerla. Per spazzare via la sofferenza che l'avrebbe consumata.
Non avrebbe accettato che i suoi ricordi di un'infanzia fossero stati tolti contro il suo volere, lo sapevo bene. Poiché oltre ai ricordi dolorosi, ne aveva tanti anche belli.
Forse avrebbe capito, lo speravo, avrei continuato a lottare ancora.
Se c'era una cosa che la vita mi aveva insegnato, era di non mollare mai per ciò che vuoi veramente. Non m'interessava altro, non vivevo per altro, se non per lei.In tutti questi anni avevo studiato e lavorato sodo, perché ricordavo Krys quando mi diceva che avrei dovuto tentare. Che un giorno fuori da lì c'era un mondo che mi aspettava, e che lei sarebbe rimasta al mio fianco per sempre.
Lo leggevo nei suoi occhi, la pura ed innocente verità. Il modo nel quale incastrava le dita affusolate tra le mia squadrate.
Quel giorno che facemmo l'amore in spiaggia.-Flashback-
Avevo acceso un piccolo fuoco, per scaldarci. Avevo portato un lenzuolo candido come lei.
Guardava con i suoi occhi di cristallo incantati, le onde del mare e chiudeva gli occhi per imprimere il suono, che emettevano. Soavi come un soffio e più possenti come un treno in corsa, per lasciarsi cullare sulla sabbia fresca.Avevo portato dei marshmellow che comprai velocemente durante il tragitto, in un autogrill.
Eravamo bagnati come dei pulcini, ed il suo corpo era infreddolito. Batteva i denti e ballava con le gambe tremanti, così le avvolsi il corpo con il telo, posizionandola in mezzo alle mie gambe, mentre avevo la schiena premuta contro un tronco d'albero lasciato lì sulla spiaggia.
Si vedevano così nitide le stelle, e solo lo scoppiettio del fuoco, mentre abbrustoliva appena il bastoncino di legno con i marshmellow, spezzava il silenzio.
Eravamo nel nostro mondo, divisi da ogni cosa.
Il suo volto illuminato dalla luce del fuoco, e della luna pallida in cielo, a renderla magnifica. I suoi capelli lunghi bagnati, da rendere il suo colore quasi nero.
Le spostai i capelli sull'altra spalla, sfiorandole il collo con i polpastrelli, mentre socchiuse gli occhi e fece uscire un dolce ansimo, carico di desiderio.
"Dopo stasera probabilmente saremo nei guai" le rivelai fievole, ma tentando di scherzare sulla verità dolorosa.
La guardai annuire, poggiando la testa sull'incavo del mio collo, e farsi più stretta tra le mie braccia."Lo saremo. Ma per stasera non ricordarmi quello che sono, dentro quella stanza e quelle mura. Stasera voglio essere solo una ragazza. Voglio provare i brividi che prova una ragazza. E tu stasera sei solo un ragazzo" tentò di spiegare il suo discorso sommesso, per voltarsi verso di me, con il suo luccichio ammaliante nelle iridi chiarissime.
Era in ginocchio tra le mie gambe, e lasciò cadere il telo che aveva avvolto sul corpo, scoprendo la sua nudità. I capezzoli turgidi e rosei, la sua pelle diafana che splendeva e veniva riscaldata dal fuoco.
Scivolai famelico lo sguardo, lungo la sua figura, sentendo il mio membro spingere attraverso la stoffa del pantaloncino, e le mie mani chiudersi in un pugno per reprimere l'istinto di prenderla e sentirla godere.
Ma ogni mia incertezza venne spazzata via, quando si chinò e si sporse verso di me, poggiando entrambi i palmi sul mio torace nudo, dove sentii delle scosse farmi tremare per l'emozione. Le nostre pupille si dilatarono contemporaneamente, capendo che anche lei aveva avvertito quel bruciore che ci avrebbe ridotto in cenere, avvicinandosi cautamente al mio viso affascinato da lei, mentre si sporse con le labbra verso il mio lobo fresco.
"Voglio sentire come ci si sente, quando si ama davvero. Jason..." si morse il labbro, strofinando la punta del naso con gli occhi chiusi. sulla mia mascella rigida, mentre imprecavo mentalmente, e sospirai arreso, mettendo in funzione ogni mia pulsazione cardiaca.
Rilasciai libere le mani, scivolandole su i suoi fianchi caldi della sua pelle liscia, che profumava di salsedine e di voglia.
La sentii sospirare ansante, scivolando con la punta del naso verso il mio mento, per risalire lussuriosa verso le mie labbra, ed incatenare i suoi cristalli per lasciare che il mio ghiaccio si rompesse e divenisse liquido.
"Voglio fare l'amore con te" balbettò appena, vedendo le sue guance tingersi violentemente di porpora, e alzarsi appena sulla ginocchia, per riposizionarsi meglio.La guardai negli occhi, trasmettendole tutto l'amore che a voce avevo paura a dire. Non ero abituato a quel tipo di sentimento, ma sentivo di amarla tanto da farmi male il cuore, che batteva scatenato.
Salii con le mani, lungo tutta la sua figura, sfiorando con l'indice ed il medio, il solco laterale dei suoi seni, e vederla ansimare e gettare appena la testa indietro, come ad offrirsi a me, mentre mi chinai con il viso, leccandole avidamente il collo, e lasciarle dolci morsi, fino al lobo morbido, solo per sentirla ansimare ancora più fortemente.
Il membro tirava il tessuto dei pantaloncini, mentre sentii la sua mano, poggiarsi lì, tastando in modo lento e passionale i miei testicoli, mandandomi in pieno delirio. Staccandomi dalla realtà. Capendo che lei si offriva a me, ma io volevo con ogni fibra offrirmi solo a lei, unirmi solo con lei.
Che anche se andavo con altre donne per obbedire agli ordini di mio padre, io amavo solo Krys. La amavo come amavo la libertà. Come amavo il rumore delle onde che si confondeva con i suoi respiri. Come amavo la luna che mi ricordava mia madre."T...tu V...vuoi?" Domandò incerta, scostandosi appena, mentre l'attirai di nuovo a me, facendola cadere addosso al mio corpo e ridere come dei bambini, sporcandoci di sabbia. Quei granelli fini che s'intrufolavano ovunque graffiando appena.
"Non ho mai voluto nient'altro" le confermai vibrante e con il cuore spalancato quelle parole, mentre vidi un sorriso illuminarle il volto perfetto, che le restituii increspando le mie labbra lateralmente, per poi prendere pieno possesso delle sue labbra morbide e fresche, scivolando lento con la lingua, per scontrarsi con la sua incerta, che imparò subito il mio movimento.
La posizionai a cavalcioni su di me, attirandola dalle natiche, oscillando appena per farle sentire la mia erezione, dove sussultò e gememmo dentro le nostre bocche, che iniziarono ad ardere di passione che consumava. Divorava. Faceva tabula rasa di tutto ciò che aveva intorno.
La passione ci scaldava, l'amore ci incendiava, pressando come un ferro bollente, le nostre iniziali sotto pelle, dentro alla gabbia toracica, nel muscolo del cuore!
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-Rewinding of me-
Mistério / SuspenseKristal Evans, una ragazza da un passato turbolento, nero. Strappata dalla sua famiglia, addestrata per essere frutto di uomini ricchi. Hope Weston, una ragazza che si sta per sposare, un lavoro come arredatrice. Ha tutto ciò che sogna. Un segno de...