«Ma che domanda è? A lui non serve, a noi sì. Quindi me la porto via. Semplice, no?».
«Tttu... tu non puoi... Lui... lui ha solo lei per... cccompagnia». «Quello è un vecchio pazzo che crede di parlare col suo dio. Svegliati! Questa capra ci fornirà latte per il viaggio e magari anche carne. Come pensi che potremo andare avanti, altrimenti? Abbiamo scorte per uno, massimo due giorni. Poi che faremo, ci mangeremo a vicenda?».
Gleb abbassò lo sguardo a fissarsi i piedi. Poi però rialzò la testa e incrociò gli occhi con quelli della ladra. «Non è... non è giusto. Lui... lui ha solo lei».
«Non è più solo. Ha di nuovo il suo dio grazie a me. Mentre noi senza questa capra siamo destinati a morire. E io non ne ho alcuna intenzione... non ora che sto per diventare ricca», aggiunse dopo solo un istante.
Gleb sbatté gli occhi e si rilassò. «Qqquindi credi... credi davvero che la chiesa ci... ci ricompenserà se riportiamo il libro?». Shree sgranò gli occhi. «Non puoi essere così stupido... Non torniamo a Valissa, Gleb! Andiamo a Palash e vendiamo il libro agli eretici. Diventeremo ricchi! Io un po' più di te, ma del resto il libro è mio e mia è anche l'idea».
«Ma tttu... tu hai detto...».
«Piantala! Lo so quello che ho detto a quel vecchio. Ma stavo fingendo, capisci? Fingendo!» sillabò. «Davvero pensavi che sarei tornata a Valissa e avrei riconsegnato il libro ai sacerdoti? A che scopo, per vedermi tirare il collo? No, io e te andremo a Palash. Ho sentito dire che la tua gente ha più di qualche aggancio, laggiù. Non sarà difficile trovare qualcuno di loro disposto a sborsare un po' d'oro per il libro». Lui boccheggiò.
Shree sembrò spazientirsi. «Sta albeggiando e non voglio farmi trovare qui da quel vecchio. Non mi va di ucciderlo, ma non ho voglia di discutere ancora con lui».
«Allora lascia... lasciagli almeno la sua capretta... Tu... tu la stai rubando».
«Sì, e allora? Sono una ladra, è questo che faccio per vivere. Se vedo un'occasione, la colgo. Lui starà benissimo quassù, hai visto anche tu che di cibo ne ha».
«Sss... sì ma... ma quella capretta è sua amica».
«Ascoltami bene, io mi rimetto in cammino e mi porto dietro questa capra. A te lascio due scelte: o vieni con me a Palash e quando avrò venduto il libro avrai la tua parte di guadagno, oppure te ne resti qui con quel vecchio pazzo. Non mi importa che cosa decidi, ma se scegli di restare non ti mettere strane idee in testa. Io la capra non la mollo. E se pensi di farmi cambiare idea con le cattive, ti ammazzo. Semplice, no? Non uccido quasi mai e non lo faccio mai volentieri. Ma se provi a mettermi i bastoni tra le ruote, ti apro la pancia in due e ti rimando dal tuo dio pagano. E se provi a raccontare tutto al vecchio, faccio fare la stessa fine anche a lui. Ora che ho messo le cose in chiaro, che intenzioni hai?».
Gleb la guardò ancora per un istante, poi abbassò la testa. La alzò e l'abbassò un paio di volte, senza mai trovare il coraggio di prendere una decisione.
Shree attese ancora una manciata di secondi, poi lo aggirò e si avviò verso il sentiero.
Lui lanciò un'occhiata alla grotta e una alla ladra che si allontanava. Poi si lanciò sulla sua scia.
«Hai fatto la scelta giusta, credimi», gli disse Shree senza fermarsi. Gleb non rispose. Continuò invece a fissarsi i piedi, l'animo tormentato dalla sensazione di essersi comportato come la più meschina delle creature.
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Pestilentia
FantasyUn ragazzo in fuga da qualcosa che non doveva essere liberato. È l'inizio della fine. Quattro secoli dopo, il mondo è un ammasso purulento. Una pestilenza ha spazzato via quasi ogni forma di vita, e il gelo ha stretto nella sua morsa gli ultimi supe...