Capitolo 22

111 17 8
                                    

Domenica 5 febbraio

May

Ewan si allontanò da me con uno scatto fulmineo, come se lo avessi bruciato. Aveva un'espressione sconvolta sul volto, solitamente così inespressivo, e mi fissava con uno sguardo accusatorio.

Sbattei le palpebre confusa, mentre mi massaggiavo la fronte. Mi faceva male la testa, come se qualcuno me la stesse comprimendo con una pressa e non riuscivo nemmeno a vedere bene: avevo la vista offuscata, le immagini passate si mescolavano alla realtà dandomi una sensazione di stordimento. Mi strofinai gli occhi con i pugni chiusi nel tentativo di riprendermi e solo allora mi resi conto di essere finalmente libera di muovermi. E nello stesso momento ricordai quello che avevo appena fatto.

Mi si formò un groppo in gola, tanto grande da impedirmi di deglutire. Sapevo di cosa si trattava. Senso di colpa.

Ciò che avevo visto... era troppo terribile da descrivere a parole. Avevo vissuto ogni istante come se fossi stata nel corpo stesso del ragazzo, avevo visto ogni cosa con i suoi occhi. Avevo sentito ogni taglio sulla mia pelle, ogni pensiero nella mia mente. Quel dolore... non riuscivo ad immaginare come Ewan avesse fatto a sopravvivere ad una tale tortura. Per i pochi secondi in cui l'avevo sperimentata sulla mia pelle mi ero sentita così distrutta... Come se volessi spaccare ogni cosa. Uccidere chi mi aveva provocato tanta sofferenza. Vendicarmi. E avevo provato una grande, immensa sensazione di colpevolezza.

'Avrei voluto non essere mai esistito'. Quelle parole piene di rabbia riecheggiavano nella mia mente come in un corridoio vuoto, fin troppo dopo aver accolto i ricordi di un'altra persona.

Mi ero sentita colpevole prima, per riflesso dei pensieri dell'Ewan del passato, e mi sentivo allo stesso modo anche adesso. Perchè avevo sbagliato, e me ne rendevo conto. Anche se non avevo idea di poter fare una cosa simile prima di allora. Mi sarei dovuta staccare subito. Ero stata arrogante a credere di poter disporre a mio piacimento del passato altrui. Se lui non mi aveva detto nulla fino a quel momento, se aveva cercato di allontanarmi, evidentemente un motivo valido l'aveva. Ma io ero stata troppo cieca e assetata di informazioni per farci caso. Ed ora era tardi.

Lo guardai di sottecchi, imbarazzata. Non sapevo come scusarmi. Continuavo a vedere al suo posto il ragazzino che era stato un tempo, pieno di gioia di vivere, con gli occhi scintillanti di felicità. Ora quegli stessi occhi sembravano due pozzi di dolore. Erano fissi su di me e mi guardavano come si fa con un mostro. Ma non aveva paura di me, no. Sembrava piuttosto volermi uccidere con le sue stesse mani. Mi disprezzava, lo sentivo. E sentivo migliaia di piccoli brividi percorrermi la schiena mentre continuava a fulminarmi, contraendo la mascella e rilassandola ad un ritmo frenetico, simile a quello del suo respiro.

Chi ha presente il complesso miscuglio di emozioni che si può provare di fronte ad un letale felino può comprendere quello che provai in quella situazione. Ero terrorizzata, avevo una gran voglia di piangere e scappare a gambe levate, ma allo stesso tempo non potevo muovermi, paralizzata da quello sguardo. E, in una piccola parte, dalla consapevolezza di meritarmi la peggiore delle punizioni.

«Tu...» mormorò, con una voce roca che mi fece sussultare. Si stava evidentemente trattenendo dall'urlarmi contro.

Arretrai, ma dietro di me c'era solo solida roccia. All'improvviso l'idea di essere sbranata dai ragni non mi sembrava così pessima. Se avessi potuto, sarei entrata nel muro stesso.

«Tu» ripetè, staccandosi dalla parete opposta alla mia, dove si era lanciato dopo essersi separato da me.

Cominciai a pregare che Kenneth e Amber irrompessero nella stanza, ma continuavano a non dimostrare alcun segno di reazione. Dovevano ancora essere addormentati. Come Ewan riuscisse a controllare le loro menti anche dopo l'accaduto era per me un mistero. Ma forse, a ben vedere, avevo percepito un lieve rumore provenire proprio da dietro la porta...

DreamkeepersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora