Non sono morta

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Sbadiglio, cerco di aprire gli occhi ma sto così bene... mmm dormire è troppo bello. Questo letto poi è così comodo.

Aspetta perché questo letto è così comodo? Apro gli occhi di scatto e mi tiro su.

Sento le fiamme sul sedere ma le ignoro e mi guardo intorno. Sono in una camera da letto, ma non la mia.

Questa è grande e luminosa davanti a me è una specchiera di quelle antiche lunga con i bordi in legno, una di quelle che si girano.
Accanto è un comò sempre in legno sullo stile del rococò con la linea sinuosa.
L'armadio alla mia sinistra è invece moderno grande bianco e con le ante a specchio, penso già che questa camera abbia troppi specchi.
Vicino all'armadio è la porta e subito dopo una poltrona in pelle marrone sopra ci sono posati degli asciugamani .
Vicino alla specchiera è una grande vetrata che da su un balcone.
Il letto invece è in ottone con una linea essenziale ha la testata formata da tre sbarre orizzontali, sorrette ai lati da due sbarre verticali che finiscono con dei pomi. Alla fine della vetrata è un' altra porta socchiusa.

Mi tolgo anche se di malavoglia il caldo piumone bianco in cui ero avvolta e scendo dal letto.
Sto ricordando quello che è successo stanotte.
Mi avvicino alla specchiera, mi guardo e sono praticamente nuda. Cioè mi ha lasciato solo gli slip e mi ha tolto tutto. Mi volto in cerca dei vestiti.
" Ma dove cavolo sono??"

Noto un foglietto sul comò con scritto il mio nome.
Lo apro e leggo: " buongiorno, ti ho lasciato degli asciugamani sulla poltrona se vuoi puoi farti una doccia. ( la porta alla tua destra)
I tuoi vestiti li ho messi a lavare.
Quando sei pronta puoi raggiungermi in cucina, sono certo che la troverai."
Guardo il foglietto, lo giro, non c'è scritto altro... "si ma che mi metto??"
Cazzo, cazzo, cazzo!!! Afferro gli asciugamani e mi dirigo verso il bagno. Mi ci vuole una doccia bollente.

Esco dalla doccia, e trovo un completo intimo molto semplice nero sul letto ed un altro biglietto.
"Si sta davvero divertendo questo con i biglietti!" Ok parlo di nuovo da sola, ma ormai ci sono abituata.
"Ok apriamolo!"
" spero ti stia bene, mettilo."
" si ma i miei vestiti?? Cazzo!! Ok lo sto dicendo un po troppe volte ma davvero questo è matto!"
Comunque lo indosso visto che non ho altro intimo da mettere.
Poi inizio ad aprire i cassetti e l'armadio. "Bingo!" Trovo le sue camicie. Ne prendo una bianca e me la infilo.
Mi sta un po grande, meglio mi coprirà di più.

Esco dalla camera e cerco la cucina dopo alcuni minuti in cui apro porte a caso e mi rendo conto che questa casa è davvero molto grande, riesco a trovare la cucina.
E lo vedo, lui è girato di spalle intento a cucinare qualcosa.
É a torso nudo ed indossa solo dei jeans.

Quanto è bello... Angelica si può sapere che ti viene da pensare?? Il tipo qui è indubbiamente bello ma è pazzo!! Completamente fuori di testa! E te hai esperienza con gente che non sta bene quindi scappa!!!
Si lo so io ed il mio io interiore ci facciamo molte chiacchierate.

" Buongiorno, dormito bene?" Mi dice. Ma quando si è girato?? Vabbè Angè lo sai che ti distrai quando conversi da sola.
Che fai continui?? Sta zitta!!!
"Si" ammetto.
"Rivorrei i miei vestiti." Cerco di mantenere un tono duro.
Lui mi guarda, sembra arrabbiato anche se mantiene la calma.
"Vedo che hai trovato i miei di vestiti a quanto pare." Mi parla mentre impiatta delle uova fatte in padella con quello che credo sia prosciutto messo sopra.
Il profumo mi arriva alle narici, e sento lo stomaco gorgogliare, ho fame, non mangio da.... aem non me lo ricordo in realtà.
"Siediti, vieni a mangiare."
"Non ho fame" mento. "Rivoglio i miei vestiti così me ne posso andare."
"Al momento i tuoi vestiti non sono disponibili, e non lo saranno finché non ti siedi e mangi, lo so che stai muorendo di fame."
"Ok se mangio poi mi ridai i miei vestiti?"
"Vedremo."
Lo guardo con lo braccia incrociate. Non farti intimorire Angelica, guardalo brutto... il mio stomaco mi tradisce. Ok ci rinuncio mangio.
Faccio per sedermi ma una fitta di dolore mi ricorda che ho il culo che mi fa ancora male e pure tanto!
"Emm magari mangio in piedi!"
Mi guarda divertito "Ho detto di sederti Angelica, su non vorrai davvero prenderne altre."
La sua aria da strafottente mi intimorisce ma non dimentichiamoci che questo potrebbe ammazzarmi insomma neanche sa nessuno che sono qui, potrebbe far sparire il mio cadavere senza problemi. Meglio accontentarlo.
Ignoro il dolore e mi siedo.
Afferro il piatto ed inizio a mangiare, cercando di ignorarlo.

Davide

Mi diverte guardarla. Sembra perdersi a volte, se ripenso a ieri sera...

Flashback

Olivia mi avverte che sarà in città per la serata, accetto il suo invito a cena fuori.
Ma cambio ristorante non sia mai che la incontri di nuovo ed in compagnia di qualche altra persona..
Ci sediamo e vedo arrivare la cameriera, non è possibile è lei!
Perché sta lavorando anche qui? Ci mancava solo questo, devo parlarle al più presto, non posso continuare così.

La tengo d'occhio mentre si intrattiene ai tavoli facendo il suo lavoro, però è molto professionale.
Sono costretto a distogliere lo sguardo per rispondere ad Olivia.
L'ho persa non è possibile dove è???
Mi alzo per cercarla e la vedo dalla finestra di fuori in compagnia di una persona. Non so che mi prende ma so che non posso vederla ancora con qualcuno che non sia io.

Fine flashback

Sapevo che aveva fame, si è spazzolata tutto il piatto. Prendo una mela ed inizio a sbucciarla.
"Tieni"gli porgo uno spicchio.
"So caparmela da sola la mela grazie."
Mi viene da ridere.
"Lo so volevo solo essere gentile, in più preferisco tenerti lontana dalle lame affilate, conoscendoti potresti minacciarmi con un coltello e farti male da sola."
Mi guarda a bocca aperta... la vedo che vuole ribattere. Ma ci ripensa scuote la testa ed afferra la mela.

Secondo flashback

La trascino in macchina mi sono stufato di essere carino adesso si fa a modo mio.
La chiudo dentro e vado a sistemare la faccenda.
"Caro si può sapere che Hai?" Mi chiede Olivia.
"Tesoro mi dispiace per la serata ma sono sopraggiunti dei problemi e devo risolverli."
" mmm questi problemi hanno dei lunghi capelli castani vero?" Olivia è intelligente ed io non so mentirle è la mia migliore amica.
"Si, ti dispiace tornare a casa con un taxi?"
" certo che no, vai pure tranquillo". Grazie gli dico mentre la bacio sulla guancia.
Chiedo di parlare col gestore gli dico che la sua cameriera non lavorerà più li e mi faccio dare le sue cose.
La raggiungo, non capisco che sta facendo ma sapere che è ancora lì mi da un gran sollievo.

Fine flashback

"Sai che dovremmo parlare?"
"E di cosa?" Mi chiede lei.
"Di quello che è successo. Di ciò che ti ho detto, insomma di tutto."
La vedo guardarsi intorno, se solo capissi che gli passa per quella testolina.... un libro aperto che a volte si inceppa ecco cos'è per me.

"Dove è il mio cellulare??" Mi chiede
Mmm sapevo che lo avrebbe cercato prima o poi.
Ok affrontiamola.
Lo tiro fuori dal cassetto.
" Mi è caduto, e si è rotto, te ne comprerò uno nuovo."
Lo guarda, stranita allunga la mano per toccarlo, sembra che lo stia accarezzando. In realtà non mi è caduto. Stanotte ho preso il martello e l'ho fatto a pezzi. Non voglio che abbia contatti col mondo esterno, devo riuscire ad entrare nella sua testa e non posso farlo se mi scappa.
Una lacrima le scende dal viso.
La vedo alzarsi tremante.
"Dove vai?"
"Me ne vado"
Alzo un sopracciglio, è mezza nuda gli ho fatto sparire la borsa, rotto il cellulare e se ne vuole andare?
"E dove te ne andresti senza soldi e senza abiti?"
La vedo mettersi le scarpe.
"Me li ridarai mai? O hai deciso di rompere anche quelli?"

Non so che rispondere, sul serio non mi sono mai trovato a dover imprigionare una ragazza di solito mi cadono ai piedi come mosche sul miele. Non mi aspettavo che se ne andasse anche mezza nuda.
Apre la porta e si dirige all'ascensore.
Mi ci vuole un po stavolta per realizzare e poi scatto gli corro dietro e la afferro per il braccio.
"Adesso torni dentro!"
"Lasciami! Lasciami!" urla mentre si dimena.
"Lasciamiiii !!!" Sento una cosa che si abbatte sulla mia schiena.
Mi giro e guardo a terra. Un vaso. Sul serio? Mi ha tirato un vaso?
E subito dopo sento una fitta alla mano.
Mi sta mordendo la ragazza. La cosa mi fa infuriare ma mi eccita anche molto il fatto che non si lascia sopraffare senza combattere.
"Basta Angelica! Smettila!" Mollo la presa sul suo polso e lei ne approfitta per scappare di nuovo.
La afferro da dietro passando una mano sul suo stomaco e la trascino dentro con lei che continua ad urlarmi contro. Certo che ha dei bei polmoni. La porto in camera e la butto sul letto.
Cerca di nuovo di scappare ma la blocco con un ginocchio e mi allungo verso il comodino. Tiro fuori la catena e gliela blocco alla caviglia. L'altra estremità la passo sotto le sbarre del letto e chiudo adesso per scappare dovrà portarsi dietro tutto il letto.
Infine le tolgo le scarpe.
"Toglimela! Slegami bastardo stronzo figlio di pu..." a no non mancare di rispetto a mia madre.
La colpisco in viso. Un unico schiaffo che riesce a farla smettere di urlare. Si accascia sul letto ed inizia a piangere.

"Quando ti sarai calmata parleremo Angelica" esco e la lascio sola. Ho bisogno di bere.

Io sono (Conclusa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora