Allenamenti

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"Forza muovi quel culo Angelica!" Urla Davide davanti a me.
"Basta non ce la faccio più! Mi stai torturando."
"Torturando? Ma se abbiamo iniziato solo da 30 minuti."
Mi fermo, appoggio la mano ad un albero ed una la metto sul petto. Ho il fiatone, non sono abituata a correre così tanto, io di solito alterno corsa a passeggiata e poi la mia corsa è lenta.
Lo vedo tornare indietro.
"Fammi capire quando hai detto che ogni tanto corri, come lo fai? Ti fermi ad un bar e ordini la colazione?"

"Uff... no ma neanche corro così veloce per tutto questo tempo..."
"Ahahah veloce! Questo lo chiami veloce? Andiamo bene."

"Basta voglio andare in palestra ad allenarmi, non con te."
"Non se ne parla neanche non ti insegnerebbero nulla, a meno che non prendi un istruttore privato. E lui sarebbe come me."
"Ricordami perché voglio farlo?"
"Per la tua famiglia. Ed ora forza, ti sei riposata abbastanza."

Uff... riprendiamo a correre per ancora mezz'ora finché non stramazzo al suolo.

Sono distesa sull'erba. E vedo due piedi spuntare.
"Sei senza speranza... "
"Appunto lasciami qui..."
"Ahahahaha. Vabbè per oggi basta volevo farti fare qualche addominale, ma non vorrei che mi denunciassi per maltrattamenti."
"Ecco bravo! Poi non ho capito io ti ho detto che volevo imparare a combattere non a correre."
"Quindi?"
"A che serve la corsa?"
"Ahh Angelica, ricorda la prima cosa, se puoi scappa. Corri più veloce che puoi. Usa la violenza solo in caso di vera necessità."
"Te sei mai scappato da un combattimento?"
"Si, avevo 7 anni loro erano 3 ed io da solo. Ho iniziato a correre e non mi sono fermato finché non sono arrivato a casa."
"Si ma avevi 7 anni! Poi?"
"Mmm a parte un paio di volte non ho mai avuto bisogno di combattere."
"E ti hanno fatto il culo?"
"Ahahah no no il contrario semmai."

"Vabbè magari un paio di addominali riesco a farli."
"Mmm ok vediamo. Piega le gambe, divaricale un Po."
"Così? "
"Si mani alla testa, non forzare con il collo ma con tutto il busto. "

Sto qui distesa, con Davide che mi tiene ferma le gambe.
Io che cerco di fare quello che dice, e nel frattempo penso ma chi me lo fa fare?
Potrei rimanere per sempre appiccicata al suo bel fondoschiena così mi proteggerebbe sempre lui...
No, no ok, hai preso una decisione Ang? Allora portala avanti.
Uffa coscienza della malora!

"Brava dai altre 10 e per oggi abbiamo finito ok?"
"10? Sono troppe..."
"Conta piccola dai!"
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10. Finito, basta, caput.

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"Finalmente a casa!"
"Sembra chissà che hai fatto."
"Ehi!!! Ho sudato tantissimo! Infatti vado a farmi una doccia... prima Io!!" Urlo.
"Ahahahah." Lo sento ridere.

Sono sotto la doccia, sento l'acqua calda scivolare sulla mia pelle, e penso a quanto sia bello stare qui sotto a rilassarsi.
Sento la porta della doccia aprirsi.
"Ehi! Non vedi che è occupata?"
"Lo so... sono venuto a disturbarti piccola."
Entra con me, in quello spazio ristretto e fa aderire il suo corpo al mio.
Continuo a pensare a quanto sia bello, i suoi pettorali scolpiti, i bicipiti ben delineati, le sue gambe tornite, ed io invece.... lasciamo perdere... ancora non capisco come faccio a piacergli.

"Sai ho pensato che possiamo continuare la lezione." Mi dice.
"Ginnastica sotto la doccia? Che lezione sarebbe?"
Mi guarda con uno strano sguardo negli occhi, direi lussurioso.

Si avvicina, prende le mie tette fra le sue mani, e me le stringe. Gemo per dolore e per piacere.
Guarda le mie labbra e ci si avventa sopra. Scende con una mano fino al mio sesso lo strofina e gioca col mio clitoride.
"Mmm direi che è un altro tipo di ginnastica." Sussurra al mio orecchio.

Davide

La vedo godere, mentre le infilo due dita nella figa.
Ho il cazzo che mi tira.
Ma quando sto con lei in pratica lo sento sempre così, come se mi scoppiasse da un momento all'altro.

Cosa mi ha fatto questa ragazza, mai nessuna mi è entrata dentro come lei, che mi ha accettato nonostante tutto, nonostante io l'abbia fatta scappare più volte da me.
Ha visto il mio lato peggiore, e lo ha assimilato.

Ora è qui davanti a me tra le mie mani che aspetta solo di essere guidata.

Le metto una mano sulla spalla.
"Inginocchiati e succhiami il cazzo." Le dico.
Sgrana gli occhi. Le sue guance si sono fatte più rosse.
Mi piace quando arrossisce così.
"No." Mi dice. La vedo poco convinta di quel no.
"Piccola schiava, vuoi disubbidire al tuo padrone?"
La vedo guardarmi con quei suoi occhioni da cerbiatta, le labbra carnose arrossate dai miei baci.
"Mmm no padrone." Così si inginocchia e lo avvolge con le sue labbra.
Mmm è magnifica.
Più la guardo e più penso a quanto amo tutto di lei.
I suoi capelli castano dorati, i suoi occhi che sono un misto tra il marrone ed il verde.
Le sue forme morbide ma non troppo, la leggera pancetta che tenta di nascondere, ma non capisce che a lei sta bene, le da forma, non mi sono mai piaciute quelle troppo magre, anche se la maggior parte delle donne che ho avuto erano così.
Il suo culo sodo mi fa impazzire.

La faccio alzare e la bacio ancora. Non mi stancherò mai delle sue labbra.
La prendo in braccio e la posiziono in modo che la sua apertura sia alla mia altezza e la penetro.
"Mmmmmm haaa ." La sento gemere mentre mi muovo dentro di lei.
Lo scorrere dell'acqua calda sulle sue tette è ancora più eccitante. Le bacio il collo.
"Mmm si padrone Così!" La mia piccola schiava sta per venire, lo sento.
"Non ti azzardare a venire." Gli dico mentre continuo ad affondare in lei.
"Ahhh ahhh n-non ci ri-riesco padrone io sto per ... oddio oddio!!!"
"Se vieni ti inculo."
"No no no ti prego nooo vengoooo."
Me lo urla mentre la figa si stringe attorno al mio cazzo.
Mmm mi piace sentirla venire e so che non avrebbe resistito.
Senza dirle nulla, la faccio scendere, la giro le tiro un Po indietro il fondoschiena, le do uno schiaffo sulla natica. Lo dirigo sul suo didietro ed affondo. La scopo prendendola per i fianchi, le do colpi precisi e decisi.
La sento urlare di dolore. Sposto la mia mano sul suo clitoride.
Adesso tra un urlo ed è l'altro la sento gemere.
Affondo sempre di più finché non mi irrigidisco e vengo anche io.
La stringo da dietro. Sento la sua schiena rilassarsi ed il fiatone farsi sempre più debole.
"Dovremmo farci più spesso la doccia insieme" esordisco.
"Seee ti piacerebbe pervertito maniaco che non sei altro." Mi dice mentre inizia a ridere.
"Ahaha" rido con lei. "Ti amo piccola schiava."
"Mmm ti amo porco di un padrone." Mi sussurra mentre mi bacia.
Rimaniamo a baciarci sotto la doccia finché l'acqua non inizia a perdere il suo calore.

Pausa finita si ritorna alla vita vera.

Io sono (Conclusa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora