Sveglia!!!

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Il sole splende alto nel cielo. Una leggera brezza passa attraverso la finestra socchiusa.
Tremo al contatto dell'aria fresca sul mio corpo. Mi stringo ancora di più nella coperta, e mi copro fino alla testa. Continuo il mio sonno, anche quando un leggero movimento vicino a me mi avverte di un'altra presenza sotto le coperte.
Una mano mi scosta i capelli sparsi sul mio viso.
Ho troppo sonno per svegliarmi. Ma sento le sue carezze che mi fanno sentire al sicuro.

Davide.

Sento le coperte tirare, apro gli occhi mi giro e lei è sparita.
Una massa si muove sotto la coperta.
Mi viene da ridere si è rifugiata la sotto, penso che forse ha freddo.
Ho aperto la finestra stanotte stavo muorendo dal caldo, ma lei è sempre freddolosa mi fa dormire ancora con la trapunta pesante.
Mi infilo sotto anche io, dorme così tranquilla. Con i capelli scompigliati, mi perdo a chiedermi come fa ad avere tutti questi nodi. Sembra che combatta durante la notte, il mio piccolo pulcino arruffato.
Sorrido a vederla dormire così beata.
Mi dispiace quasi svegliarla, ma oggi abbiamo così tanto da fare....
Ho preso due giorni di ferie, non è che mi servisse il consenso di qualcuno per farlo, ho solo avvertito Matt di pensare lui a tutto.
Adesso ho cose più importanti da fare scegliere la chiesa ed il ristorante con lei.

Non sono mai stato un uomo devoto alla chiesa, ci credo? Si credo che ci sia un'entità divina, se poi vogliamo chiamarlo Dio a me sta bene.
Se un anno fa mi avessero parlato di matrimonio gli sarei scoppiato a ridere in faccia.
Invece da quando questa ragazzina è entrata nella mia vita, e l'ha sconvolta, sento il bisogno di legarla a me in tutti i modi possibili. Anche davanti a questo cosiddetto Dio.

Mi avvicino al suo viso e le bacio il naso.
"Nnnmmm" ahaha ho una voglia di darle fastidio...
Sta storcendo il naso.
Prendo una ciocca di capelli ed inizio a solleticarle l'interno delle orecchie.

Si gira dall'altra parte. Ed io continuo imperterrito nell'altro orecchio.
Mi scansa con la mano.
"La finisci?"
"No." Mi sto divertendo troppo a farla irritare.

Prende il cuscino e me lo tira.
"Ecco! Così impari!"
"Ahaha piccola vipera!"
"Vipera a me??"
Mi si butta sopra e cerca di mordermi.
"Adesso allora ti avveleno."
"Vediamo se ci riesci." So che soffre il solletico ed inizio a farglielo.

"Ahahahaha no no basta ahahaha."
All'improvviso la trovo sotto di me e la blocco con le gambe.
"Ti arrendi?"
Mamma mia quanto mi piace quando mi guarda con questa aria di sfida.
"No mai!" E ricomincia a cercare di mordermi il collo.
Le blocco le braccia e con la lingua le solletico il collo.
"Ahahahahah no ti prego basta basta mi arrendo!"

Continuiamo a ridere come due ragazzini.
Mi perdo nei suoi occhi.
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima, non c'è cosa più vera a guardare lei.
Dopo tutto quello che ha passato si intravede solo il suo essere puro, la sua voglia di combattere, di non lasciarsi andare e soprattutto vedo la sua fiducia che nonostante tutto ripone verso le persone.
Ma le persone sono cattive.
Lei lo sa bene.
Io sono cattivo.

"Davide..."
"Si?"
"Io ho taanta fame... Mi fai le crepes con la nutella!"
"Mmmmm piccola lo sai che tra tre mesi dovrai indossare il vestito?"
"È quindi? Non devo mangiare più?? Ti preeego!"
Accidenti come faccio a resisterle.

"Hhhh ok. Ma mi sembra che sai prepararle anche te!"
"Si ma le tue sono più buone...."
Furba, come mi si ingrazia per non dover faticare.
Mi alzo dal letto va.
"E poi vuoi mettere che così posso fissare questo ben di Dio tutto il tempo?" Mi sento dire.
Mi giro e mi sta fissando il culo.
Ahahaha.

**********************************
Angelica

"Davide.."
"Mmm?"
"Non mi hai mai parlato di tuo padre"

Silenzio

Lo guardo fissare la strada mentre siamo in macchina per andare chissà dove.
"In realtà non ti ho mai parlato di nessuno della mia famiglia."
"Quindi non vuoi parlarne?"
"Non c'è nulla da dire in realtà."
"È morto quando ero piccolo. Era un soldato, una missione in Iraq...."
"Mi dispiace" perché non sto mai zitta?
"Non dispiacerti. Ero molto piccolo non lo ricordo neanche. Siamo sempre stati io e mia madre."
"Mi piace tua madre!" Sorrido al suo pensiero.
Oddio adesso mi sciolgo mi sta facendo uno di quei sorrisi che ti scaldano il cuore.

"Che ne dici di fare un gioco?"
"Un gioco? Che gioco?" chiedo ecco il suo sorriso si è trasformato in un ghigno. Accosta la macchina è mi guarda.

Inizio a sudare freddo. Perché tutto questo mi fa paura e mi eccita contemporaneamente? Sarà sempre così? In bilico tra routine ed euforia?
Comunque per il momento la cosa non mi dispiace.
Lo vedo prendere due cose dalla sua giacca.
"Sai cosa sono questi?" Mi chiede aprendo la mano.
Li guardo dubbiosa.
"No."
"Ok queste." Dice indicandole sono delle palline.
"Si ci ero arrivata che sono delle palline attaccate ad un filo, ma a che servono?"
"Mmm .... si infilano nella vagina."
"Cosa?" Ecco mi sto spaventando.
Mi si avvicina.
Alita sul mio collo. "Rilassati."
Passa la mano sulle mie mutandine.
"Mmm già bagnata...sempre pronta per me."
Mi scosta le mutandine e inizia a passare una pallina tra le labbra, si bagnano.
Sto ansimando.
Spinge ed infila una pallina dentro me. Subito dopo infila anche la seconda.

"Ora... questo è un ovetto vibrante."
"Ed anche questo va dentro?"
"Si."
"Ok."
Lo prende e mette anche quello dentro.
"Come ti senti?"
"Mmm a parte che ho voglia di baciarti... bene."
"Mmm non morderti le labbra Angelica sai che mi eccita."
"Si ma io voglio un bacio."
"Piccola puoi desiderarlo un bacio. Ma non volerlo. Adesso fa la brava e scendi dalla macchina."
"Ufff. Ti odio."
"Ahahah si come no."
"Allora dove Siamo?"

"Borgo Antico. L'ho trovato su internet. Ho una lista spero di aver scelto bene."
"Vediamo.."

Ci immergiamo in un viale alberato contornato da fiori viola, situato nei Castelli Romani.
In lontananza si intravede un casale rustico, poco più in là è un piccolo laghetto.
Un arco fiorato immette in un giardino segreto con un'altalena al centro, attaccata con la corda ad un albero.
Intorno al rustico sono dei tavolini in ferro battuto.

Un signore alto e magro ci viene incontro.
"Salve lei deve essere De Nittis"
"Si Salve preferisco Davide. Lei è Angelica la mia fidanzata."
Sorrido a questa affermazione.
"Salve Cesare.
Allora vi siete già fatti un giro? "
"Si aspettavamo lei. È molto bello."
"Grazie il casolare è del 1600 è stato restaurato ed ora ospita solo matrimoni."
"La cucina è interna o c'è il catering?"
Mi sento un pò fuori posto. Davide sembra saperne più di me su cosa chiedere.
Li vedo che parlano ed io mi perdo a guardare la stanza dove siamo, il soffitto non è molto alto. Ma mi piace perché è realizzato a cassettoni in legno.
Una vetrata sicuramente moderna immette direttamente nella parte del lago.
Il pavimento è in cotto grezzo.

Mentre osservo la stanza uno strano ronzio si fa largo nelle mie orecchie.
Inizio a sentire un calore ed una eccitazione incredibile.
O cavolo adesso capisco a cosa servono le cose che mi ha inserito.
Mi sto eccitando incredibilmente.
Devo appoggiarmi ad una sedia.
Se mi muovo rischio di venire.
"Le dispiace se rimaniamo un momento soli?"
"Ma si certo quando volete io sono nell'altra stanza."

Lo sento dietro di me.
"Ti vedo un pò tesa piccola."
"Tesa? Tesa.... io... sto per venire..."
"Vieni."
Cavolo sto mordendo il labbro per non urlare.
Gli stringo le braccia e vengo, contro il suo petto con un urlo soffocato.
Il ronzio smette e mi ritrovo con le sue labbra sulle mie.
Le nostre lingue che si scontrano.
Le labbra che si cercano.
Una continua passione che non si spenge.

Ci stacchiamo col fiatone. E mi rannicchio sul suo petto.
"Voglio sposarmi qui."
"Sei sicura?"
"Si non voglio cercare altro questo posto è il nostro posto lo sento."
"Già piace anche a me.
Sai che hanno anche una piccola cappella?"
"Davvero? Voglio vederla."
"Si davvero se fossi stata attenta alla spiegazione, invece di estraniarti..."
Lo guardo e sorrido. Gli bacio il mento.
"Io devo estraniarmi, sennò come faccio ad immaginare la mia favola."
"Ahaha non ti serve immaginarla basta guardarmi sono una favola!"
"Ahaha modesto...andiamo va!"
Mi dirigo verso l'uscita e ricomincio a sentire il ronzio...
O no! Sarà una lunga giornata.

Io sono (Conclusa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora