"Sul serio non mi sto giustificando o cose del genere, non ho mischiato i tuoi fascicoli."
"Allora dimmi perché alla riunione mi sono ritrovato a parlare di hotel con un gruppo di azionisti per il nuovo programma di sicurezza delle banche?"Siamo in macchina e Davide è visibilmente incazzato perché ha rischiato di perdere dei fondi, fortunatamente è riuscito a programmare una nuova riunione per la prossima settimana.
"Senti non so che è successo Ok? Li ho preparati sempre divisi, poi mi hai visto anche te che li ho controllati tre volte!"
Mi guarda, ho le lacrime che stanno per uscire, mai in tutta la mia vita mi è capitato di fare un'errore così grande a lavoro, in più sono sicura di quello che ho fatto, non riesco a capire, davvero.Arriviamo al parcheggio sotto casa e ferma la macchina. Spenge il motore, si gira e mi guarda meglio.
"Guardami Angelica."
Non voglio se lo guardo gli scoppio a piangere addosso.
"Angelica." Mi richiama, facendomi girare a forza con la sua mano.
Le lacrime scendono incontrollate.
"Scusa." Sussurro.
"Non piangere Ok? Può succedere un errore."
"Non mi credi vero?"
"Piccola vorrei crederti, ma... li hai maneggiati solo te quei documenti."
Rimango in silenzio.
"Forse- forse è entrato qualcuno? Insomma la mia scrivania è in bella vista." Mi sto arrampicando sugli specchi lo so.
"Mmm..." lo vedo pensare.
Prende il cellulare.
E chiama qualcuno.
"Matt, un favore."
"Dimmi."
"Fai istallare delle telecamere fuori dal mio ufficio, una deve guardare la postazione di Angelica."
"Ok."
"Grazie" e riattacca.Scende dalla macchina, e anche se non vorrei lo faccio anche io.
Gli vado dietro, ma stavolta mi tengo a distanza di sicurezza, poche volte l'ho visto così arrabbiato.Si aprono le porte dell'ascensore e mi tiene aperto il passaggio.
Entro senza guardarlo.Mi sento abbracciare.
"Amore non sono arrabbiato con te ok?"
"Si ma se non fossi la tua ragazza mi avresti già licenziato. Ammettilo."
" No tesoro, come faccio con tutti ti avrei dato il beneficio del dubbio."
"Sul serio?"
"Si."
Lo guardo, è serio davvero.
"Angelica ti sto dando anche adesso il beneficio del dubbio. Sai che separo vita privata da lavoro. Sul lavoro ho bisogno di fidarmi del lavoro svolto dai miei sottoposti. Non affrettiamo le cose ok? Vediamo prima se è stata solo una svista od altro. Comunque sia io ti amo, vorrà dire che mi ritroverò una moglie che mi fa trovare la cena pronta la sera."Si aprono le porte dell'ascensore, usciamo.
Lascio borsa e giacca e vado in cucina, ho voglia di purè e fettine panate stasera."Cioè se mi licenzi?" Chiedo mentre scongelo le fettine.
"Mmm non credo che potrei, starei troppo senza di te e non mi va bene."
"Quindi? Non ho capito se ho sbagliato, davvero, non mi licenzi solo perché non puoi stare senza di me?""Ti troverei qualcosa da fare.... Nel mio ufficio."
Mi guarda malizioso.
"Poi da brava mogliettina ti farei accompagnare prima a casa per farmi trovare la cena pronta.""Ahahaha scordatelo."
"Cosa?"
"Scordati che me ne starei buona buona ad attendere i tuoi ordini. Mi prendi la scatola del purè? E comunque nella nuova casa mettiamo i pensili ad un'altezza decente.""Quindi non vuoi eseguire le mie richieste? E poi sono ad un'altezza decente sei te ad essere bassa tesoro."
Mi dice porgendomi la scatola."No se mi licenzi, vado a cercarmi un altro lavoro."
"Scherzi?"
"Ti sembra che stia scherzando?" Gli chiedo mentre giro il purè.
"Forse non hai capito che se non lavori per me non lavorerai affatto Angelica."
Rimango col mestolo sospeso a mezz'aria, "cosa?" Chiedo forse ho capito male."Amore, sta colando il latte, stai attenta."
"Ma che..." guardo il mestolo e lo poso nel lavello.
"Davide io non ci rimango a casa a fare la calza, e soprattutto non dipenderò da te sia chiaro!""Ok poi ne riparliamo è? Adesso ho fame."
"Uff ... Ok, ti salvi solo perché sto muorendo di fame anche io."************************************
4:00 a.m.
Sdraiata sul tappeto del bagno penso a quale altro lavoro non ho ancora fatto.
Commessa fatta, segretaria fatta, baby sitter fatta.... mi immagino i fogli pieni di lavori di ogni tipo con accanto delle caselle da spuntare, e sotto la frase i signori utenti sono pregati di spuntare le mansioni che hanno svolto.
Lo so la mia immaginazione corre, così come un altro conato, mi alzo, avvicinandomi carponi al water e rimetto per la terza volta, colazione, pranzo, spuntino e cena se ne sono andati a far benedire giù per lo scarico.
Sapevo che quello non era buono, ma cavolo davvero, scaduto solo il giorno prima, ci fanno i dolci con lo yogurt scaduto e per una volta che lo mangio con un giorno di ritardo devo essere punita, la vita è ingiusta, che il karma mi stia dicendo qualcosa? Mi starà forse punendo per lo schiaffo dato a mia madre?
Mi pongo troppe domande mentre per la quarta volta mi ritrovo a faccia in giù a far fuoriuscire la bile del mio stomaco visto che ormai non ho più nulla.Torno a distendermi sul tappeto.
Se devo essere punita, così sia. Ma lo rifarei altre mille volte questo è certo.5:00 a.m
Sento delle mani sul mio corpo. Nooo non voglio svegliarmi.
Mi solleva. Non ho la forza di ribattere, stavo tanto bene, chi è che rompe?Apro gli occhi o non li apro? Questo è il problema.
Parlare, dormire, spiegare, dormire, dormire..... dormire.Questi sono i grandi dilemmi della vita.
Passare dal duro e freddo pavimento al caldo tepore morbido del letto. Senza aver camminato, ho volato, ho sognato. Cosa ho sognato? Non lo so, ma era bello. Stringo gli occhi cercando di ricordare e mi lascio trasportare dalle dolci carezze delle grandi mani che mi toccano. Cadendo di nuovo negli abissi di un sonno senza sogni... o forse no?Davide
Mi sveglio sentendo un lato del letto troppo freddo.
Dove è andata stavolta?
Esasperato dalle sue scomparse scendo dal letto, sto per uscire dalla camera quando noto la luce accesa del bagno.
Poggio l'orecchio alla porta, ok sembro uno stolker, Davide cazzo adesso la spii pure al bagno? Sto per tornare a letto, ma mi sembra strano che non sento alcun rumore.
Io entro al massimo mi manda a quel paese.
Apro la porta ed invece, la trovo distesa per terra, rannicchiata a tenersi la pancia.
Dorme?
Non so continua a mormorare.
Mi avvicino.
"Karma nello yogurt scaduto.... punizione divina dello yogurt..."
Mi ritrovo a sorridere.
È adorabile quando dorme, anche quando si sente male, dovrei scrivere un libro sulle sue frasi sconnesse.
La prendo in braccio e la riporto a letto.
Come facevo a non innamorarmi di lei? Così diversa dalle altre, la sua mente viaggia su altri binari, io pragmatico, determinato, schematico... avevo proprio bisogno di una scossa di terremoto, la sua, il mio terremoto fantasioso.
La stringo a me e la accarezzo, finché le sue frasi non diventano un sussurro.
Finché non si addormenta di nuovo.

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Io sono (Conclusa)
Storie d'amorehai presente quando pensi di non aver un ruolo nella vita? di sentirsi sempre esclusa, un pesce fuor d'acqua, sai di sentirti diversa, brutta, rotta... ecco questa è la mia storia Poi arriva lui e tutto cambia.... Attenzione verrà usato un linguaggi...