In Villa

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"Non guarirò mai in tempo!" Sto facendo su e giù per la stanza fermandomi ogni tanto davanti allo specchio.
"Angelica calmati dai, non importa sarai bellissima lo stesso." Cerca di sostenermi Davide, disteso sul letto con le mani dietro la testa.

"Si si certo come no... e poi voglio uscire! Non ce la faccio più, è una settimana che sono rinchiusa qui dentro uffa!"
"Angy ne abbiamo già parlato." È esausto si vede. Ma non mollo.

"Senti, la scusa che devo fare le cose per il matrimonio non ce l'hai più, perché davvero in una settimana ho creato più cose io che altro. Quelli delle spedizioni mi ringrazieranno a vita per tutto quello che ho ordinato in questi mesi e per fortuna è arrivato in tempo. Ora basta voglio uscire!"

Toc toc...
"È permesso? Siete vestiti?" Chiede Elena entrando con una mano sugli occhi.
"Cugina!!! Meno male!!! Ecco pensaci te a lei! E mi raccomando tienila rinchiusa in casa." Si raccomanda Davide, che preso da un'improvvisa voglia di uscire scappa.

"Sul serio? Stai fuggendo? Sei un bastardo!" Urlo.
"Uhuu nervosetta è??"
"Elena non ti ci mettere ok? Lo saresti anche te se non vedessi la luce del sole da una settimana."
"Esagerata!! Esci sul balcone ed avrai quanto sole vuoi."
"Hhhh lascia stare va! Il mio era un modo per dire che non sopporto più l'idea di stare qui dentro."

"Ok ok ... potrei riuscire a convincerlo a portarti a cena fuori."
"Davvero? Stasera?"
"Ma..."
"Ma?"
"Ecco devi parlargli e chiedergli se incontra il mio ragazzo."
"Hai un ragazzo? Davvero? Chi è? Come è?"
"Ehi! Calmati, calmati. Va bene andiamo a farci un te è ti racconto."

***********************************

Davide

Alla fine Elena mi ha convinto a portarla fuori. Ed aveva ragione, non posso tenerla sempre in casa, soprattutto perché diventa troppo irritabile.
Ho parlato con il capitano ieri, a quanto pare tutta la famiglia si è dileguata, non si sa dove siano è stato emesso un mandato per tutti e tre.
Comunque non la lascerò da sola.

"Davide, Davide!!!"
"Mmm si?"
"Hai capito che ti ho detto?"
"Scusa tesoro, ero sovrappensiero dimmi."

"Uff... mi sono stufata."
"Di cosa?"
"Di tutto. Non vuoi che torni a lavoro, non mi dici nulla, vi sento confabulare continuamente con Matt, sto iniziando a sospettare che mi tradisci con lui."
"Ahaha nooo al massimo ti tradirei con Antonio della contabilità."
"Davvero? Con lui? Non con Matt? Insomma è un bell'uomo Matt..."

"Davvero? Mi devo preoccupare? Non credo che ti lascerò più sola con lui."
"Ahaha geloso! Non lo voglio Matt ho ancora un conto in sospeso con lui."
"Ancora quella storia, sul serio?"
"Certo! Un giorno quando meno ve l'aspettate ve la farò pagare a tutti e due."

"Io che c'entro?" La guardo accigliandomi.
Sorride. "Te sei un bastardo amore mio e te la farò pagare!"
Andiamo bene... dovrò stare all'erta.

"Allora dove mi stai portando che io ho fame?"
"Mi sembra, o ultimamente hai più fame del solito?"
Gli occhi le diventano lucidi.
"Oh... no no amore mio scusa non volevo..."
"Mi stai dicendo che sono brutta e grassa. Ho solo fame... ho tanta fame... sono agitata e stressata."
"Piccola non ho detto nulla del genere."
Cavolo è proprio vero che lo stress da matrimonio è una brutta bestia. In più non posso più dirle nulla.

Per fortuna tra una settimana sarà tutto finito.

"Ho prenotato in una pizzeria ai Castelli. Si dice che la pizza sia molto buona."
"Mmm buona la pizza! Posso prendere anche il supplì?"
Sorrido, sembra una bambina davanti ad un bel gioco quando fa così.
"Puoi prendere tutto quello che vuoi."

Siamo nel piccolo locale, mi guardo intorno, molto caratteristico, ero già stato a Monte Porzio, qualche anno fa con mia madre, aveva insistito affinché la accompagnassi alla festa delle orchidee, non che mi interessino i fiori ma non sono riuscito a dirle di no.

"Guarda Dav, un babbo Natale ubriacone!" Ride, è bellissima.
Mi giro a guardare la testa di un babbo Natale sul camino con una bottiglia in bocca.
"Ahahah però caratteristico il posto."
"Già mi piace!"

"Buonasera signori cosa vi porto da bere?" Ci si è avvicinata una ragazza, per prendere le ordinazioni.

"Una bottiglia d'acqua liscia ed ho visto che avete la birra artigianale."
"Si signore Chiara o rossa?"
"Rossa grazie."
"Ok."

"Sai che non ero mai stata qui?"
"No? Se ci piace la pizza potremmo tornare."
"Si."

Dopo 45 minuti abbiamo praticamente già finito. Di sicuro sono velocissimi, la pizza è molto buona ed a quanto pare anche il dolce visto che Angelica sta ripulendo il piatto, ci manca che inizi a leccarlo... Ok più la guardo e più mi sto eccitando. Voglio portarla fuori di qui.

"Scusi il conto."
"Si subito." Mi risponde la ragazza.

Dieci minuti dopo siamo fuori.
"La lanterna da Marco. Tieni ho preso il biglietto!" Mi dice porgendomelo.
"Andiamo a fare una passeggiata?" Propone.
"Sul serio? Io volevo andare a casa."
"Di già?? Nooo!!!"
"Ok Va bene, andiamo a farci un giro a Frascati."
Esulta.

Camminiamo da un pò per il paese non c'è molta gente è una serata tranquilla, e noi ci godiamo il fresco dei Castelli.

Ci incamminiamo verso l'ingresso di un parco. A quanto pare i ragazzi del posto lo chiamano villa.

Ho sentito molte frasi del tipo "regà annamo in villa?"
Oppure "un giro in villa?"

Ed ora ci siamo anche noi. Poco illuminato, ancora meno gente, ammiriamo il panorama.
All'improvviso lei si gira e mi bacia.

"Mmm piccola, non sai che ti farei..."
"Cosa?" Mi chiede mentre continuo a baciarla.
Senza dirle cosa. Le sposto le mutandine e le infilo due dita in figa.
"Senti qui quanto sei fradicia..."
"Mmm si." Mugola.
"Senti che cosa mi stai provocando." Le prendo la mano e la sposto sulla patta dei miei pantaloni.
"È grande..." sussurra, mentre mi bacia il collo.

"Si per colpa tua..." e riprendo a baciarla, mentre muovo le dita dentro di lei, con l'altra mano le tocco il seno.

Mmm, sarà la serata ma mi sembra più grande.
"Senti qui che belle tette, sono proprio belle grandi." Continuo a massaggiarle attraverso il vestito.

"Hhhha Da-davide potrebbero vederci... mmmm"
"Non c'è nessuno e poi qui chi ci vede? In più ho voglia, senti qui." Le dico mentre mi slaccio i pantaloni e lo tiro fuori.
Riprendiamo a baciarci mentre la sua mano delicata me lo tocca.
Continuo a muovere la mano dentro di lei. Sempre più bagnata.
"Ahhh mmm ahhh oddio... sto per ..."
"Dai vieni forza."
"Ahhh si si vengooo "
"Che brava la mia troietta. Dai inginocchiati."
"Ma qui ... No io..."
"Forza schiava, che ti voglio scopare la bocca." La Faccio accucciare e glielo infilo in bocca.
"Mmm sei magnifica... si..."
La sento succhiare, mentre muove la sua mano, sto per venire.
"Mmm si brava vengooo."

Risale su e ci baciamo di nuovo. Non sono soddisfatto ancora.
Le alzo le gambe, la faccio avvinghiare ai miei fianchi e la penetro.
La prendo li, nel parco. Con alcune persone raccolte a gruppi che come noi se ne stanno per conto loro, siamo nascosti nell'oscurità, e capisco che la passione che ho per lei, l'amore che mi divora mi fa abbandonare ogni remora e godere di lei a pieno in tutte le sue sfaccettature, anche queste poco serie ma molto hot.

Veniamo tutti e due abbracciati l'uno all'altra, rimaniamo così calamando i nostri animi bollenti.

Io sono (Conclusa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora