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DAMON

«Perché non rispondi alle mie chiamate?»Idelle sbuffa contrariata e fa il giro della sua auto.

«Damon vattene!»

«Dopo tutto quello che è successo ora mi eviti?»Balzo giù dal cofano e mi avvicino al suo viso,i suoi occhi sviano i miei velocemente.Non riesce nemmeno a guardarmi,le sue guance sono rosse e il suo labbro è torturato dai denti.

«Non dovrà più ripetersi!»Deglutisce con i pugni chiusi,sospiro toccando il suo braccio delicatamente.
«Idelle perché mi eviti?Sai bene che è impossibile..tu mi ami..»Soffio sulle sue labbra tinte da un tenue rossetto rosso,la voglia di baciarla è tanta ma ho paura che si allontani.«Già..sono la tua ombra che ti ama!»Ringhia esasperata fondendo i nostri occhi.«Ma tu non mi ami Damon!Per te sono una delle tante!»
«Non sei una delle tante!»Urlo in preda alla disperazione,sussulta aprendo la portiera dell'auto, ingrana la marcia lasciandomi solo nel parcheggio del campus.

È distante,sento che pian pian tutto si stia dissolvendo.

Ritorno nel mio solitario appartamento,l'unica compagnia è la bottiglia ma nemmeno lei a riesce a farmi dimenticare la mia dolce e piccola Idelle.

*****
«Damon sei davvero strano ultimamente lo sai?»
«Sono sempre lo stesso Jolene.»Addenta le sue patatine fritte,suo marito è al banco ad ordinare dei caffè.«Hai licenziato Cloe e vuoi solo uomini che rivestono il ruolo di segretari.»Il suo tono è scherzoso,faccio un segno di diniego con la testa è la fotocopia di Marcus Evans.

«È cosa c'è di strano in questo.»Alec riprende posto e ci porge i caffè caldi.«Cosa mi sono perso?»Bacia sua moglie e ci fissa con un cipiglio incuriosito.

«Parlavamo del licenziamento di Cloe..»
Non mi lascerà in pace,la curiosità è donna.«Non è che sei passato all'altra sponda?»Sputo il mio caffè macchiando tutto il tavolo,ma che diamine gli salta in mente?«Alec ma che cazzo dici?»Ringhio alla sua espressione divertita.«Mio marito non ha tutti i torti.»
«Voi due!»Si bloccano al mio rimprovero,abbiamo già attirato molti sguardi,non mi piace essere oggetto di scherno davanti ad altre persone.

«Scusaci.»Replicano come due bambini poco dopo.«Cloe era diventata insopportabile...ho deciso di dividere il lavoro dal piacere!»Non è del tutto una bugia.Annuiscono pensierosi,spero non facciano altre domande non sono in vena.

«Hai trovato qualcuno che rispecchi tutte le qualità?»
«Sto revisionando tutti i curriculum,non è facile vista la quantità di fascicoli.»Alec si gratta il mento,«hai ragione,spero troverai un segretario con le qualità necessarie.»
Rimarca la parola segretario,sua moglie gli rifila una gomitata scherzosa.

«Divertente!»Sbotto gettando dei contanti sul tavolo.«Offro io!»Continuo alzandomi dalla sedia,ridono a crepapelle mentre lascio il ristorante a passo svelto.
«Dai non prendertela!»Mi seguono verso l'uscita,l'azienda non dista molto da noi.«Ho del lavoro da fare!»Entro in azienda ed entro in ascensore lasciando i due a piedi,sorrido alle loro occhiatacce,è una piccola vendetta per le loro scherzose insinuazioni.

Arrivo al mio piano ed attraverso il corridoio,saluto i miei colleghi ed entro nel mio ufficio.Sussulto alla vista di Nath completamente disteso sul mio divano.«Cazzo!Mi hai fatto prendere un colpo!»
Non sembra il solito,ha uno sguardo che non promette nulla di buono.

«Nath che succede?»Si alza dal suo posto e chiude la porta.«Ho visto mia sorella in compagnia di Andrew ieri sera.»Un calcio in pieno stomaco ecco cos'è ciò che sento.Un dolore che arriva fino alle viscere e si propaga per tutto il corpo.

«C-Cosa significa?»Idelle ed Andrew?Il braccialetto,loro due insieme in caffetteria,è impossibile.

«Mia sorella era vestita di tutto punto,sono usciti da un famoso ristorante sorridenti.»
«Alla fine ci è riuscito!»Ringhio furioso,Nathan è nero di rabbia.«Li ho persi di vista!E Idelle non risponde ai miei messaggi.»

«Forse dovresti parlarne con il Signor Rossi..»Se gliene parlerà interromperà questa specie di farsa,cosi quello stronzo  avrà una bella lezione.

«Voglio capire prima cosa succede.Non voglio creare un pandemonio,Tom impazzirebbe!»

«Cosa vuoi aspettare?Vuoi che entri nelle mutande di tua sorella?»Sussulta al mio grido,mi blocco seduta stante.Il mio amico sbatte gli occhi ripetutamente.La voglia di rompere tutto è forte,non riesco più a trattenere la rabbia che riversa nelle mie vene.

«Damon..ma..»Rosso in viso e spaesato dal mio atteggiamento fa alcuni passi indietro.
«P-Perdonami..io..non..»
«Non importa..ora devo andare!»Si allontana dal mio ufficio stralunato,ho esagerato,ho perso la testa,lo persa al pensiero di loro due insieme.Non può finire così.Non posso perderla per sempre.
Sbuffo prendendo il mio cappotto,il telefono squilla facendomi indietreggiare.Devo vederla,voglio capire cosa sta succedendo.Il bip della segreteria non si fa aspettare.

Signor Sanders sono settimane che non frequenta le mie sedute.La prego di richiamarmi al più presto.

La comunicazione si interrompe,ho solo bisogno di lei in questo momento.Apro la porta di scatto e lascio delle indicazioni.Fisso l'ora a quest'ora dovrebbe essere al campus,accelero ed arrivo al campus poco prima della sua chiusura.Una mandria di studenti si accalca per uscire,sbuffo entrando nel cortile non sarà facile ritrovarla. 

La sua auto è ancora nel parcheggio,sorrido avanzando verso l'ufficio della sua tutor.Conosco bene questo posto,e qui che ho trascorso i miei anni di studio dopo l'incidente.Studiare mi ha aiutato molto con la gestione della azienda di famiglia,ma mi ha aiutato soprattutto a dimenticare i momenti bui.

«Grazie per l-la serata di i-ieri..»Sono insieme,non riesco a muovermi.«È stato divertente..»La sua voce è così calma,sorride verso il babbeo e si sistema i capelli di lato.«S-Si è v-vero..»La chiamo,il suo cellulare squilla lo fissa e poi lo rimette in tasca.

«Oh ma guarda un po' chi si vede..»Entrambi spaventati si girano nella mia direzione.«Cosa diavolo vuoi?»Da agnellino impaurito a piccolo bulletto in pochi secondi.

«Uscite insieme?»Idelle ha le braccia conserte.«Non sono cazzi tuoi!»È il terzo incomodo tra di noi,continuo a guardarla ma lei non risponde.«Sto parlando con lei!»

«Non ti riguarda cio che succede tra di noi!»Ho un nodo alla gola,per la prima volta dopo tanti anni sento gli occhi inumidirsi.«Bene ora puoi andartene!Noi due abbiamo da fare.»La stringe a se scatenando una rabbia cieca che non credevo di avere.«Perché non gli dici la verità Idelle?»

«Di cosa parla?»Perché non gli racconta dei nostri baci,perché esce con lui se ama me.
«Andiamo Andrew!»La sua voce è incrinata,la blocco per un polso,non importa se mi odierà.
«Scopiamo da mesi.Ed è davvero appagante per entrambi..»Le rubo un bacio,il suo schiaffo non tarda ad arrivare.Scoppia a piangere allontanandosi dalla nostra vista.

«Sei un bastardo come hai potuto?»Blocco il pugno di Andrew e lo spingo in malo modo.«Lei è mia non devi più ronzare intorno ad Idelle!»
«Idelle non è un oggetto!Lasciala in pace, hai usato la sua debolezza per avere un tornaconto personale!»

«Idelle è innamorata di me devi fartene una ragione!»

«Ed io sono innamorato di lei,ed ora devo consolarla dall'ultimo dolore che le hai inflitto!1000 punti alla tua stronzaggine!»

Damon lo stronzo è ritornato.

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