Rinfresco

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IDELLE

La professoressa Verdi ha ragione,il mondo è davvero piccolo. Quante possibilità ci sono di incontrare qualcuno nello stesso posto,e per di più constatare di avere delle conoscenze comuni?Nel mio caso tante,sembra che il destino voglia che Damon sia con me.
«È lui vero?»Susan mi prende sottobraccio con fare rassicurante,le faccio un cenno positivo.
«Perché tutti gli stronzi devono essere così belli?»

«Sei la solita.»Sento i suoi occhi trafiggere la mia schiena,la sua presenza mi rende nervosa.Forse dovrò abbandonare il convegno prima del previsto.
«A proposito come conosce la mia migliore allieva Signor Sanders.»Perché la mia tutor per una volta non si fa gli affari suoi?

«Conosco Idelle da quando è nata.I nostri genitori sono amici di famiglia.»Risponde osservando la mia reazione,abbasso lo sguardo sulle mie scarpe dove vuole andare a parare?
«Oh capisco.»Continua sempre più interessata.Un uomo molto alto si avvicina a suo marito e gli sussurra qualcosa nell'orecchio.Il convegno dieci minuti dopo ha inizio,mi siedo in prima fila con Susan,Damon è alle mie spalle devo restare calma e sperare che tutto fili liscio.
Un'ora dopo,viene aperto un piccolo rinfresco  in giardino,tutti gli ospiti si accalcano per raggiungere l'uscita.Cerco di non inciampare nel mio tacco dodici,è un'impresa in un giardino immenso come questo.

«Idelle perché non ti siedi?Con questi tacchi non puoi camminare.»
«Non preoccuparti Susan..»Sospira con ovvietà,in effetti sembro un elegante.«D'accordo..ti aspetto.»Sorride raggiungendo il tavolo pieno di prelibatezze,mi siedo al primo posto libero.

«Quel vestito non è troppo corto!»Sussulto al fiato sul mio collo,perché deve sempre sorprendermi?
«Damon vattene!»Si siede al mio fianco senza permesso e mi fissa accigliato.«Il posto era libero.»
«Bene allora me ne vado!»L'orchestra inizia a suonare un lento,mi alzo dal mio posto ma lui blocca il mio polso.

«Lasciami!»Si alza a sua volta e fa combaciare i nostri palmi.«Balla con me.»Senza aspettare nessuna risposta da parte mia inizia a dondolare lentamente.

«Damon cosa stai facendo?»I suoi pollici sono impressi sulla mia vita,i nostri occhi sono lo specchio dell'altro.«Balliamo non lo vedi?»
Poggia il suo viso sul mio,deglutisco alla sua vicinanza,la barba pizzica sulla mia pelle.«Mi dispiace piccolina..»La sua voce è così flebile nel mio orecchio.«Sono uno stronzo..ti ho fatta piangere.Ma io..non riesco a starti lontano..»Non riesco a parlare,la mia lingua è completamente aggrovigliata.La musica cessa ed anche il nostro ballo,mi allontano a passo svelto.Cosa voleva dire?«Idelle aspetta.»Non voglio fermarmi,non voglio ritornare tra le sue braccia se poi non posso restarci per sempre.

****
«Ehi assaggia queste tartine.»Susan mi porge un piattino,le sorrido di rimando.«Sono buonissime vero?»Bofonchia con la bocca piena,rido alla sua espressione buffa.Almeno c'è lei a regalarmi qualche sorriso,«sono una pasticciona lo  so.Ma adoro il cibo.»

«Lo so bene.Sei una buona forchetta.»

«Non girarti!L'idiota ti sta guardando.»Damon?Mi porto una ciocca dietro l'orecchio.Devo fare finta di nulla,lui non deve distrarmi.«Non mi interessa.»

«Ha già bevuto tre calici di champagne.Secondo me devi farlo ingelosire.»

«Susan guardi troppi film.La gelosia è plausibile se c'è un interesse,ma per me non prova niente.»

«Fidati di me,con il mio ex ha funzionato.»

«Avevi un fidanzato?»Non me ne aveva mai parlato prima d'ora.«Ecco si..al liceo..»

«Perché non me ne hai mai parlato?Ormai siamo amiche.»Sono offesa lo ammetto,non conoscevo questa parte della sua vita.

«Perdonami..ci siamo lasciati qualche anno fa..non volevo..»È in chiara difficoltà,sbuffa grattandosi la testa.«Non pensiamo al mio ex.È acqua passata ormai!»

«Ok..»Alcuni ragazzi si avvicinano nella nostra direzione,avranno più o meno la nostra età.Forse sono degli studenti,il dottor Spencer insegna psicologia al nostro college è un professionista davvero rinomato.

«Signore.»Un ragazzo biondo e con profondi occhi chiari parla per primo,alle sue spalle c'è un ragazzo di colore altissimo.Supera persino mio padre sarà alto due metri.

«Buonasera.»Susan ricambia il saluto,faccio loro un cenno di assenso.«Come mai tutte sole?Sono Roger comunque,lui è Anthony.»Continua il biondo presentandosi,il suo amico fa un piccolo sorriso nonostante la stazza sembra molto timido.

«Sono Susan e lei è Idelle.»Roger mi stringe la mano,osserva la mia figura insistentemente.«Sei una stella caduta dal cielo vero?»Mi copro la bocca per non ridere,la mia amica inizia a sghignazzare.«Pericolo a ore 2!»Sussurra senza farsi sentire dai nostri interlocutori.Damon si materializza al mio fianco e mi stringe al suo corpo,sento il suo respiro smuovere i miei capelli.«Ragazzino vattene come vedi è occupata.»

«Damon cosa cazzo sta..»Pizzica il mio fianco,i ragazzi si allontanano con il capo chino.«Signorina puoi scusarci un attimo?»Susan abbassa la testa di lato ed assottiglia gli occhi.«Susan.E se le manchi di rispetto ti prendo a calci nel culo.»Sorride e si accomoda sulla sedia.Damon boccheggia non mi aspettavo questa risposta proprio dalla mia timida  preferita.
Lo sorpasso,non voglio che mi trascini a suo piacimento e soprattutto non voglio restare da sola con lui.«Parla!»
«Ci sono troppe persone.»
«Qui va bene.»

«No invece!Cosa volevi fare con quel babbeo?»
«Ma che problema hai me lo spieghi?»Sbotto adirata dai suoi continui cambi di umore,prima mi evita ed ora mi rompe le scatole ad ogni  occasione.

«Non voglio che tocchino ciò che mi appartiene!»È troppo vicino,indietreggio di qualche passo.La sua presenza mi rende già una stupida ma la sua vicinanza peggiora ulteriormente le cose.«Non sono un affare mio caro amministratore delegato del cazzo!Parlo con chi voglio non devo darti conto della mia vita.»

«Ti lasci scopare con le dita da tutti?»Sussurra sulle mie labbra con il respiro corto,sembra abbia corso una maratona ma non è così.È il mio cuore che detiene il primato,non riesce mai a fermarsi sembra quasi fuoriuscire dal petto.«Non ti riguarda ed ora lasciami andare.»Giro il viso quando tenta di appropriarsi di un bacio.Lo spingo via con il palmo della mano,lo sento ridere animatamente.Si diverte anche?«Signor Sanders?»Il dottor Spencer ci fissa incuriosito,arrossisco vistosamente che vergogna ora racconterà tutto a sua moglie.

«Dottor Spencer.»Continua a stringermi a se.Mi libero dalla sua presa e saluto frettolosamente il nuovo arrivato,è giunta l'ora di lasciare questa casa.E il tormento che lo ospita, e mi rende una stupida ragazzina che non riesce a farsi rispettare.

Cosa ne pensate?Idelle è sempre più confusa per quanto cerchi di allontanarsi da Damon,quest'ultimo è sempre un passo avanti.Susan è un vero enigma,da timida cronica a piccola gattina pronta a graffiare..ma cosa più importante il nostro psicologo li ha sorpresi..collegherà tutti i pezzi?

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