Al sicuro

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DAMON

Il sindaco Thorne non ha perso tempo a denunciarmi per difendere il suo amato figlioletto.Non mi importa minimamente delle conseguenze,ho solo agito per il bene della mia donna.Ho ancora le mani che fremono,come ha potuto?L'alcol non è una giustifica,per quanto possa essersi fermato prima di compiere qualcosa di imperdonabile,comunque ci ha provato,comunque ha spaventato Idelle.Ora quest'ultima è assente,non riesce a guardarmi,sta tremando nonostante la tengo stretta tra le mie braccia.
«Piccolina ti prego calmati..»Il suo profumo mi rilassa,accarezzando il suo corpo teso riesco in parte a calmarmi.
Non risponde,poco fa ha detto che ha avuto paura e che non ero in me.Ha ragione,la rabbia e il sopravvento avevano preso la meglio,ero disposto anche ad uccidere.
Perché non lo denuncia?Perché ora è così distante?
«L-Lasciami sola..voglio ritornare a casa..»
«Ti accompagno allora..»Fa un cenno di diniego con la testa.«No..andrò via con i miei..»La sua voce flebile mi fa molta tenerezza,annuisco baciando il suo viso con estrema delicatezza.

«D'accordo..più tardi verrò a trovarti..»Si alza dal suo posto e si dirige verso sua madre,Aaron continua a fissare il vuoto,sembra senza vita.Il bastardo è il suo migliore amico,come Nathan lo è per me,anche se in questo periodo non lo so poi cosa siamo.

Incrocio il suo sguardo,ci fissiamo senza parlare,bastava poco per capirci,ora sembriamo due completi estranei.Ho la mia piccola,ma ho perso lui,il mio migliore amico.
🌹🌹🌹

«Mamma piano!»Sbuffa al mio ennesimo richiamo,le nocche bruciano a causa del disinfettante.Mia madre ha ripulito le ferite ed ora le sta disinfettando,emetto un ringhio quando finalmente fascia la parte dolorante,ora lo strazio è finito.

«Non fare il bambino!Ecco abbiamo finito.»
La sfido di rimando,mio padre entra in salotto e mi fissa in maniera strana,e da quando sono qui che non accenna a parlarmi.«Papà cos'hai?»Sussulta e fa dei lunghi respiri.«Damon..capisco tutto,hai agito d'istinto per Idelle,ma...quel ragazzo è in gravi condizioni..e se..»Si blocca portandosi una mano tra i capelli brizzolati,la mamma gli sfiora la spalla e cerca di tranquillizzarlo.«Caro non dirlo nemmeno.»

«Non morirà.»Esclamo serio senza traccia di insicurezza,entrambi si fissano con la bocca aperta.Non sono così stupido,quel bastardo dovrà patire per sempre il suo errore.
Verso sera raggiungo Idelle nella sua camera,sorrido alla sua posizione fetale,assomiglia ad una bambina.

Avanzo nella sua direzione,mi distendo accanto a lei e mi beo della sua vicinanza.Dorme beatamente,i suoi respiri regolari mi rilassano,solo con lei posso allontanare per poco tutto il buio della mia mente.
Al mattino mi risveglio a causa del sole accecante,Idelle non è al mio fianco il letto è vuoto.Mi stropiccio gli occhi e scendo dal letto,sorrido quando sento il getto della doccia,abbasso il pomello della porte,ma è chiusa.
«Idelle?»Busso più volte,perché si
  è chiusa dentro?Non lo ha mai fatto.Poco dopo sento dei passi,apre la porta con una tovaglia a coprirle il corpo nudo e i capelli gocciolanti.
«Ehi..»Mi sorpassa velocemente ed apre il suo armadio.«Devo uscire..si è fatto tardi.»Getta alla rinfusa gli abiti sul letto,la blocco con il mio corpo,e soffio sul suo collo
scoperto.«Mi stai evitando..»Sfioro il suo seno,geme quando succhio la pelle candida del suo collo.«Damon..si è fatto tardi..»

«Stai scappando da me..»La mia protuberanza aderisce al suo sedere,sfioro la sua intimità,si morde il labbro quando trovo il suo punto magico.«D-Damon..ti prego..»

«Ho voglia di te piccolina..»Gemo disperato come un assettato nel deserto.La bacio con avidità e lascio ricadere l'unico pezzo che c'era tra di noi.Le gocce d'acqua ricadono sul suo corpo tonico,mi lecco le labbra ed inizio a svestire anche il mio corpo.«Aspetta..è..»Si blocca quando succhio il suo seno,i suoi occhi sono chiusi e le sue mani stringono i miei capelli.«No..dove devi andare di domenica mattina?Voglio stare con te,non..»Sospiro adagiando i nostri corpi sul letto,i nostri occhi sono l'uno dentro l'altro.Hanno tante cose da dirsi ma limitano al silenzio più assoluto.Venero la mia piccolina,ho tutto il tempo del mondo voglio solo questo.Voglio farle dimenticare ciò che è successo,voglio che sorrida di nuovo.Voglio rivedere i suoi sorrisi, perché solo grazie a quelli mi sento pienamente vivo.Qualche ora dopo,Idelle è di spalle,abbiamo fatto l'amore ma lei era distante,siamo vicini ma non basta.La sua mente era altrove non qui con me.

La sua schiena nuda è una vera tentazione,sorrido tracciando una leggera linea e mi avvicino al suo corpo.

Piccolina?»Fa finta di dormire,lo vedo dal tremore delle sue palpebre.«Perché fingi di dormire?»Le bacio il collo scoperto,sussulta quando la mia mano strizza il suo seno.Finalmente li apre e fa dei lunghi sospiri frustrati. «Damon sei stato violento,  i tuoi occhi erano cattivi.Andrew ha sbagliato ma si è fermato in tempo,se non ci fosse stato Nathan lo avresti veramente ucciso.»Sussurra con paura e tremante dalla testa ai piedi.Mi blocco alla sua affermazione e mi alzo di scatto dal letto scalciando le coperte.«Quel bastardo ha tentato di prenderti con la forza!Dovevo ucciderlo invece,è per questo che non sei presente?Pensi alla sorte di quel verme?»Sta piangendo mentre urlo disperato.«Damon se succede qualcosa...verrai arrestato..e..»

«Non morirà!Hai ragione se non ci fosse stato Nathan a quest'ora sarebbe dal creatore.Non mi importa se si è fermato in tempo,se ti ha chiesto scusa..lui non doveva toccare la mia donna!»

«Damon..io..non..»

«Cosa?Non vuoi denunciarlo?Aaron ne uscirebbe comunque distrutto,il sindaco Thorne non ha perso tempo,anche se tu non vuoi non significa che gli altri non lo vogliono.Tuo padre non è uno stupido,e nemmeno io.»

«Cosa..v-volete fare..»

«Aspettare che si riprenda e far sì che paghi tutto!»Deglutisce e si sistema i capelli nervosamente.«E se non..»Continua tremante con sguardo basso sulle mani strette sulla coperta.«Non ho colpito nessun punto,è solo un rammollito,qualche settimana è sarà fuori.»
Annuisce pensierosa,mi siedo accanto a lei e le sfioro la pelle con le nocche della mano.«Non voglio vederti mai più in quello stato Damon,non eri te stesso..non eri il mio uomo.»Mugugno soddisfatto alle sue ultime parole,il mio stomaco fa delle acrobazie da capogiro.«Non volevo spaventarti,sei il mio punto debole..»Sussurro a pochi centimetri dalla sue rosse labbra.«Ti prego non voglio che ti succeda qualcosa,c-cerca di controllare la r-rabbia..»Ho un groppo alla gola,la sua paura è presente,e fa male vederla così.Non voglio che abbia paura,lei con me è al sicuro.

Buon pomeriggio cosa ne pensate?

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