Stupido amore

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IDELLE

«Cosa vuol dire?»Replico con voce incrinata di fronte al suo sguardo penetrante.Sta scherzando,ho capito male.Sfiora le mie labbra e le fa dischiudere con il suo pollice,ho il cuore in gola e la testa che gira.Perché tremo ogni qualvolta che mi tocca?

«È ciò che hai sempre voluto..tu ed io..insieme..»Insieme come coppia innamorata,è questo che ho sempre voluto.
Tolgo sprezzante la sua mano e lo colpisco violentemente.

«Mi fai schifo Damon Sanders!»Gira il viso allo schiaffo ricevuto,mi ha appena proposto di essere la sua amante.Un amante che deve soddisfare le sue voglie,una prostituta personale con cui divertirsi.Come posso amare un uomo che non considera ciò che provo.«Qualche mese fa eri consenziente!»Digrigna i denti,ha ragione ero disposta a tutto,ho subito una grande umiliazione.Il suo rifiuto mi ha lacerato l'anima.«Davvero sei cosi subdolo?Mi hai rifiutata e sai ora sono contenta della tua decisione!»Nei suoi occhi leggo tanta rabbia,mi stringe il polso ed avvicina il suo viso al mio.«Quando sei venuta con le mie dita eri più che contenta piccolina!»Odio questo nomignolo del cazzo,sembra evidenziare tutto ciò che sono:una bambina ingenua e senza nessuna esperienza.

«È stato un fottutissimo errore che non si ripeterà mai più!»Lo spingo in malo modo e mi allontano da lui,dall'uomo che mi ha distrutta per l'ennesima volta.

«Idelle fermati!»

«Vaffanculo Damon!»Apro la portiera della mia auto e getto la borsa al suo interno.Sono nera di rabbia,come ha potuto?«Non dare spettacolo!»

«Non devi rivolgermi mai più la parola!Non sono il tuo giocattolo.Lasciami in pace ed esci dalla mia vita!»L'urlo fuoriesce dalla mia bocca lo porta ad indietreggiare.È la prima volta che succede,non amo sbraitare e litigare ma con lui è difficile evitarlo.

Si porta le mani sulle tempie ed inizia a fare dei cenni negativi,la sua postura è tesa e i muscoli del suo viso sono contratti in una linea dura.
«No!Zitta!Zitta!»Si avventa sulle mie labbra senza darmi il tempo di capire,morde e succhia come un assetato,il sapore metallico del sangue mi fa sussultare.Le sue mani sono impresse sulla mia vita,stringe la presa pur di non lasciarmi andare.Ma non posso abbandonarmi di nuovo a lui,l'orgoglio è più forte.

«Lasciami!»Deglutisce mentre rientro in auto,ingrano la marcia ed inizio ad accelerare.Le lacrime offuscano la mia vista,perché?Cosa diavolo sta succedendo?Non ero un peso una volta?Perché deve confondermi?Maledetto stupido amore.
****
«Idelle ci sei?»
«Susan?»Davanti al mio naso c'è una tazza fumante di caffè,sospiro ringraziandola.«Ehi ma cos'hai?»Sposto il libro che mi teneva occupata e le rivolgo uno sguardo triste.«C'entra Damon?»Annuisco,anche se non lo ha mai conosciuto personalmente,sa  ciò che è successo tra di noi.Non tutto,i particolari li ho risparmiati.«Mi ha proposto..una cosa...»

«Cosa?»
«Voleva spassarsela con me..»Rido con occhi lucidi,se ci penso ho voglia di spaccare tutto.«Lurido bastardo!»Sbotta alzando di due ottave la voce.«Gli ho urlato contro..lui..»Al ricordo del suo gesto,del suo bacio impetuoso,Damon non era in sé.Era in trans,era impaurito nonostante la rabbia iniziale.

«Lui cosa..»
«Nulla Susan..sono andata via.Non voglio più averci a che fare.»Riprendo a revisionare il libro,Susan mi accarezza il viso e sorride incerta.«Credo sia la scelta giusta..hai bisogno di uomo che ti ami.»

Peccato che  il mio cuore non apparterrà mai a nessun altro uomo.
Verso sera rientro finalmente in casa,parcheggio l'auto in garage e mi dirigo alla porta.«Idelle?»Andrew è adagiato fuori la porta di casa con un occhio nero.«Oh mio Dio cosa ti è successo?»
«Aaron..»Mio fratello ha perso il senno è arrivato a questo?«Mi dispiace tanto..»

«Non preoccuparti..anche l-lui è stato colpito..»

«Alzati dai!»

«Cosa v-vuoi fare?»Apro la porta e lo invito ad entrare,Aaron assottiglia lo sguardo e cerca di cacciarlo.«Aaron basta!»

«Basta?Guarda cosa mi ha fatto?»Anche lui ha un occhio nero.«Siete pari!»Sbotto adirata.«Ora sedetevi sul divano devo medicare le vostre ferite!»

«Non serve Idelle!E poi lui non deve restare.»

«Aaron smettila!È il tuo migliore amico dovete fare la pace.»Alzo gli occhi al cielo al suo broncio.«Non muovetevi!»Percorro il corridoio ed apro la porta del bagno,devo prendere la cassettina con garze e disinfettante.
Ritrovo i due lontani,almeno non hanno litigato.«Aaron vieni qui!»
«Non ho bisogno di nulla!»Lo tiro sul divano ed inizio a medicarlo.«Andrew inizia a sederti!»

«G-grazie...»Aaron stringe i pugni e lo fissa con sconcerto.«Lo farò io!Mia sorella non ti toccherà.»

«Aaron!»Ringhio furiosa tamponando una ferita intorno al labbro,cerca di trattenere il dolore ma so che fa fatica.Mi avvicino ad Andrew,sospira pesantemente.Mio fratello ha la mano pensate,ci sono anche dei graffi sul viso.«Cercherò di fare piano ok?»Arrossisce vistosamente,inizio a tamponare i graffi, si morde il labbro quando sfiorò il suo naso.Ha una pelle molto bella,sono un po' invidiosa.È così liscia al tatto.«Scusa per l'altra sera..»Sussurra con tono basso.«Non preoccuparti..»Continuo senza farmi sentire da Aaron.Lui è stato ferito ed ora mi chiede anche scusa.«Andrew mi dispiace..»Davvero  mi dispiace,in passato l'ho trattato male lo evitavo e ridevo del suo comportamento.Odiavo le sue balbuzie e suoi occhi fissi su di me.Lo trattavo male per non alimentare i suoi sentimenti,perché sapevo cosa volevo dire non essere ricambiata.Inconsciamente ho inferto lo stesso dolore che ho ricevuto.«Bene può bastare!»Aaron mi sposta da lui,lo riprendo severamente ma questo non sembra placarlo.«Aaron mi dispiace..ma i miei sentimenti sono questi.Puoi picchiarmi dieci,cento anche mille volte ma io..»Andrew sorride guardando il mio viso,non so cosa dire.«Sono tornato!»Mio padre entra in salotto,la scena che gli si presenta davanti è alquanto strana.«Che diavolo avete combinato?»

«Ci siamo picchiati!»Esclamano con timore dinanzi al suo tono severo.«Non siete dei bambini!Fate la pace immediatamente.»
«Ma papà lui..»

«Papà un corno!Lui è il tuo migliore amico..e poi Idelle non lo ricambia»Andrew tossisce e si alza dal divano.«Lo so già Signore, non serve che lei me lo ricordi.»Esce dalla nostra casa di corsa,mio padre è stato troppo indelicato.«Bene meglio ricordatelo allora!»Sussurra rabbioso e con determinazione.

Cosa ne pensate?

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