Portafortuna

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DAMON

«Tom sei troppo nervoso,andrà tutto bene.»Mi nascondo,Tom Rossi e Marcus Evans sono in corridoio mentre aspettano il loro espresso.«Marcus è un viaggio lungo,e poi non sono abituato alla sua assenza.»Parlano del viaggio di Idelle in Egitto.Tipico da uno come lui,non le hai mai permesso nulla se non in sua compagnia.

«Queste due settimane voleranno.La tua bambina presto ritornerà a casa.»Ridono e si danno delle pacche scherzose sulle spalle.Percorrono il corridoio con i loro caffè e discutono come due ragazzini. Rientro nel mio ufficio e continuo il mio lavoro,ha di nuovo evitato le mie chiamate.Fra pochi giorni partirà, ed io non voglio che lo faccia senza prima incontrarmi.

Durante la pausa pranzo ho approfittato della compagnia dei novelli sposi,in realtà hanno trascorso più il tempo al cellulare che a chiacchierare.Le due povere bambinaie hanno davvero molta pazienza.Non le invidio affatto.Continuiamo il lavoro fino al tardo pomeriggio,il loro aiuto è stato fondamentale.Jolene è la degna erede di suo padre,caparbia,intelligente e con fiuto negli affari.Alec in quanto avvocato la consiglia in maniera perfetta,si compensano e completano.

Li saluto nel parcheggio,guido verso il mio appartamento,ma a pochi metri dal mio quartiere scorgo la figura di Idelle dal finestrino. Suono il clacson,sobbalza ha mille busta tra le mani.
«Hai bisogno di uno strappo?»Fermo l'auto dinanzi al marciapiede,sospira e mi fissa accigliata.

«No.La mia auto è a pochi metri da qui.»
«Dai sali ti accompagno,non puoi farcela con tutte queste buste.»
«Damon non c'è ne bisogno!»Scendo  dall'auto e strappo le buste dalle sue mani per poi adagiarle nel portabagagli.

«Sei odioso!»Sbatte la portiera,rido entrando in auto.«Dai non fare così..»Sfioro la sua gamba,arrossisce cercando di togliere la mia mano.
Stringo la presa facendola boccheggiare dalla sorpresa,la sua gonna corta ha avvantaggiato l'impresa.«Eri qui nei paraggi perché volevi vedermi?»Mi avvicino alla sua guancia e le lascio un bacio.Pizzica la mia mano e mi sfida di rimando.«Non sei il centro del mondo!»
«Del tuo mondo si però..»Gira il viso,sbuffo ingranando la marcia.Arriviamo dinanzi la sua Lamborghini cerca di uscire ma blocco la sicura.

«Devo uscire!»
«Lo farai quando lo dirò io!»
«Prima mi chiami,ora mi obblighi contro la mia volontà a restare con te,sono stufa devi smetterla!»Ringhia con occhi lucidi e la mascella contratta dalla rabbia.

«Volevo solo salutarti e darti questo!»Apro il cruscotto e getto un pacchetto sulle sue gambe.«Cos'è?»

«Una collana portafortuna.»Lo apre con tremore,si porta una ciocca dietro l'orecchio  e fa un sorriso sincero.È cosi bella quando sorride,mi passo una mano tra i capelli e le sfioro le mani.«Posso?»Annuisce incerta e mi da le spalle.La sua pelle è liscia e profumata,aggancio la collana e poggio il capo tra i suoi capelli morbidi.«D-Damon?»
«Non dire nulla ti prego..»Si agita ma si calma poco dopo,mentre resto qualche minuto ad inalare il suo odore.Lo stesso che mi è entrato dentro e che ormai non vuole più uscire.

******
 «Signor Sanders ha bisogno di altro?»Faccio un cenno di diniego al fattorino,fisso la camera sospirando.Non so dove mi porterà questa sciocchezza,ma non ho potuto evitarlo.Non è uno degli alberghi di Marcus Evans,ma andrà bene.

«Bene le auguro buona giornata.»
«Aspetti!»Si gira al mio richiamo,devo raggiungere la necropoli di Giza,ma non posso con il mio attuale abbigliamento.Ho bisogno di un travestimento per passare  inosservato.

Mezz'ora dopo sono su un cammello,il suo odore nauseante e i suoi sputi non sono il massimo.Perché sono salito su questo bestione di due metri? E per di più sembro uno sceicco protagonista di un romanzetto Harmony.
Mohamed l'uomo che si è offerto di accompagnarmi sotto laudo compenso,ride alle mie espressioni inorridite.

Il caldo afoso non rende facile questa spedizione,rimpiango la mia grigia e piovosa.Il deserto non è per me.
«Siamo arrivati Signore!»Fisso il complesso che si presenta a pochi passi da noi,i libri di storia non gli rendono giustizia.

 «Siamo arrivati Signore!»Fisso il complesso che si presenta a pochi passi da noi,i libri di storia non gli rendono giustizia

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«È la nostra perla d'Egitto è d'accordo?»Replica al mio accenno incantato.Sono state molte volte in Egitto, ma non ho mai visitato i luoghi che la contraddistinguono.Ho sempre preferito nuotare nelle sue acque cristalline, e magari scopare con qualche donna del posto.

Ho sempre preferito nuotare nelle sue acque cristalline, e magari scopare con qualche donna del posto

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Intravedo delle persone è un furgone,è la troupe di Idelle.Mi avvicino con il mio accompagnatore,riconosco la biondina mentre è intenta a chiacchierare con un un uomo.Ci sono delle tende,mi accordo con Mohamed ,fra qualche ora passerà a prendermi,e nel frattempo cercherò Idelle.

Mi copro il viso,percorro il deserto antistante e cerco la sua figura.«Susan la nostra Idelle è in tenda?»È la moglie del dottor Spencer,mi giro e cerco di ascoltare la loro conversazione.«Si ne ha approfittato per riposare,ha lavorato duro.»È in tenda allora,ma quale, non posso aprirle tutte.

«È vero,quando il sole calerà dovrai avvisarla ok?Dobbiamo ritornare in albergo e partecipare alla cena con l'ambasciatore egiziano.»
Guardo le tende,sorrido riconoscendo la sua borsa griffata,mi guardo intorno non c'è nessuno.Idelle è addormentata su un piccolo materassino.Mugugna nel sonno,e si gira di lato .

«Piccolina..»Bacio le sue labbra,apre gli occhi di scatto non volevo spaventarla.Urla facendomi indietreggiare.«Signorina Rossi?»Un'ombra circonda la tenda,chi diavolo è?«Va tutto bene Omar era solo un insetto.»Mi colpisce sul petto appena il cosiddetto Omar si allontana dal nostro campo visivo.
«Ma ti sei rincoglionito?Perché sei qui?»La attiro sulle mie gambe e stringo la sua vita.«Pura coincidenza..»Sfioro il suo seno delicatamente.«Basta!»Colpisce la mia mano,«mi piaci cosi aggressiva..»Mordicchio il suo mento, cerca invano di liberarsi è cosi buffa.«Smettila Omar non sarà tanto cortese con te!»

«Non ho paura..di Omar..»Un luccichio sul suo polso attira la mia attenzione,un braccialetto molto prezioso lo contorna.

«E questo?»Bacio la sua pelle e lecco le sue dita.«È un regalo!»Faccio schioccare la lingua e le rubo un bacio a fior di labbra.Digrigna i denti,perché cerca di evitare ogni contatto?«E chi te lo ha regalato?»Spinge i palmi sul mio petto,inciampa sul mio corpo ed entrambi cadiamo sul materassino.Rido palpando il suo sedere.«Pervertito idiota!»

«Sei tu che ti sei gettata addosso.»
«E va bene vuoi la guerra e guerra sia!»Urla il nome di Omar,mi avvento sulla sua bocca e la bacio con passione.Sospiro soddisfatto mentre il suo corpo trema al mio tocco.La collana le dona sul  collo,tira su col naso  e si alza.«Se hai finito!»
«Ti sta davvero bene,peccato... questo  braccialetto non c'entra con il tuo abbigliamento.»

«Andrew ha avuto davvero gusto invece!»
La sua voce è carica di sarcasmo,strappo in malo modo il braccialetto sotto il suo sguardo accusatorio.«Io credo che non ne abbia invece.»Ringhio uscendo dalla tenda con i nervi a fior di pelle.Ora accetta persino i suoi regali,ed ha anche avuto il coraggio di indossarlo con il mio.
Lo sceicco gelosone sul cammello puzzolente verso l'Oriente😂🐫🐫🐫

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