Andrew

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IDELLE
«Damon..ti prego..»I nostri corpi nudi sono stretti tra le lenzuola,continua a farmi sua senza darmi un attimo di respiro.Ho il cuore che batte forte,mi reggo sulle sue spalle e circondo la sua schiena con le mie gambe.«Piccolina sarai mia per sempre!»Chiudo gli occhi e sorrido beata alle sue parole.
«Lo sono sempre stata.»Sento le guance avvampare,le sue labbra toccano le mie in una danza sensuale.

«Promettimelo!»Si blocca ed esce dalla mia intimità facendomi boccheggiare.Le mie unghia perforano la sua pelle,si morde il labbro con denti e mi penetra di nuovo con possesso.
«Ti prego..non resisto!»I nostri occhi eccitati si incontrano e non si lasciano mai,gemiti e sospiri aleggiano nella mia camera.«Dillo,oppure non ti farò venire!»Morde e succhia il mio seno,sono in estasi,Damon mi ha cambiato completamente.Non riesco a resistergli,non riesco a fare a meno di lui.«Sono tua..tua»Ringhia in maniera eccitata,veniamo insieme rilasciando un piccolo urlo liberatorio.«Mia!Mia!»Continua a sussurrare nel mio orecchio queste parole.Mi rilasso nell'incavo del suo collo che mi inebria del suo profumo.

Mi ha sfinito,nonostante tutto non sono abituata ai suoi ritmi.«Piccolina sei stanca vero?»Cerca di non ridere,alzo gli occhi al cielo e accarezzo i suoi capelli con le dita.«Non ridere.Non mi sento le gambe!»       «Cercherò di massaggiare le tue splendide gambe con la tua crema preferita.Poi mi dedicherò a lei..»Indica la mia intimità ancora pulsante,stringo le gambe mentre una fitta di piacere attraversa il mio basso ventre.

«Damon...»Sorride sornione sfiorando con le dita il mio interno coscia.«Puoi sempre seguire il mio esempio.»

«È imbarazzante.»

«Piccolina non è imbarazzante,è bello ciò che condividiamo.»

«Ecco..»È contraddittorio ciò che dico,ma davvero non riesco a toccarmi da sola in sua presenza.Non lo mai fatto,so che lui lo desidera,come desidera farlo in tutte le salse.«Andremo per gradi..ok?Non devi se non vuoi.»La sua lingua traccia dei piccoli cerchi,sussulto e deglutisco.«Sei un imbroglione.»

«Lo so piccolina.»
🌹🌹🌹

«Come possiamo chiamarlo?»Il cucciolo è sdraiato sul nostro tappeto.Mia madre lo fissa con un sorriso genuino.«Non lo so mamma.Billy?»Storce il muso al suono del nome.«Nah..troppo comune.»Sospiro e mi abbasso ad accarezzare il suo capo morbido.I suoi occhietti vispi mi scrutano con allegria è davvero dolce,da quando c'è lui anche mio padre si è ripreso.Al college parlo spesso con William,Aaron invece lo evita,in questi giorni poi è con la testa fra le nuvole.

«Ice..»Fissiamo con la bocca aperta mio padre sulla soglia,finalmente in ordine e senza la barba lunga.Il cucciolo corre da lui immediatamente.«Tom..ti sei fatto la barba..»Mia madre tossisce in imbarazzo,entrambi sembrano in difficoltà.«Io esco ho da fare.»Non sembrano essersi accorti del mio intervento,sono immobili a fissarsi senza battere ciglio.Mi allontano da loro,il cucciolo ne approfitta per seguirmi fuori in giardino.Oggi la giornata è soleggiata,il prato verde brilla con le sue piccole margherite.Ice è un nome perfetto,sorrido e lo chiamo e con mia somma sorpresa si gira ed abbaia.Mio padre ha fatto centro,i suoi occhioni sono davvero come il ghiaccio.Mi lecca le mani e muove la coda,il rombo dell'auto di Aaron mi distrae.Attraversa il vialetto con la solita musica alta e parcheggia la Maserati in maniera perfetta.Devo ammetterlo ha destrezza con il volante.Esce dall'auto con i suoi occhiali scuri e i pantaloni strappati sulle ginocchia,ha il cellulare all'orecchio è una borsa nera piena di libri.
«Ehi fratellino..»
Sbuffa rimettendo il cellulare in borsa,«ciao.»Ice ne approfitta per saltargli sulle gambe,lo prende tra le braccia e lo bacia sul muso.Gli racconto l'episodio di poco prima,annuisce in sovrappensiero.Sembra avere la testa altrove,è distratto,sorride di rado e non è da lui questo.È sempre stato un ragazzo allegro.«Aaron tutto bene?»
«No!Andrew mi evita e non capisco perché lo fa!»Andrew?Rabbrividisco mentre la mia mente rivive il nostro ultimo incontro.Si è fermato in tempo,ma la paura è stata tanta,non era in sé.L'alcool e la gelosia hanno fatto sì che anche se poco si trasformasse in una sorte di mostro.

«Idelle ci sei?»Sobbalzo in preda allo spavento,la mano di Aaron sfiora la mia.«S-si perdonami.»Corruga la fronte dinanzi al palese tremolio nella mia voce.Ho cercato di dimenticare,il morso era l'unica testimonianza,non ho parlato,nessuno sa nulla.Quella notte ha pianto ed implorato il mio perdono,è colpa mia?Sono stata io ad indurlo a comportarsi così?Ho sempre messo in chiaro le cose.So bene cosa voglia dire amare e non essere ricambiata,perché è arrivato a tanto?
«Sei strana.Ha il viso bianco,sicura di stare bene?»Sfiora la mia fronte con le nocche della mano e fa un cenno negativo.«Non sembri stare male,comunque voglio capire cosa gli passa per la testa a quel cretino.La sua cameriera non mi ha fatto entrare,era in casa,al college non si presenta cosa diavolo gli succede!»

«Aaron sarà meglio rientrare.»Faccio dei lunghi sospiri e lo sorpasso,continua parlare,apro la porta seguita da Ice c'è molto silenzio in casa.
«Mamma e papà?»

«Non lo so,li ho lasciati in salotto.»Replico seguita dalla sua figura.Attraversiamo il corridoio,i nostri genitori sono sul divano e si baciano teneramente.Blocco Ice e con Aaron mi nascondo alla loro vista,sembrano due ragazzini che si scambiano le effusioni.«Perdonami splendore..»Guardo Aaron con complicità,la normalità sta ritornando in questa casa.«Tom eri scosso,sei scosso.Ciò che conta è che tu sia ritornato lo stesso uomo che amo.»
«Ho fatto delle ricerche,ha avuto una vita di merda,è mio figlio ed io non ho potuto dargli nulla.»Parla di William con tristezza.Lui non ha avuto nulla,non ha avuto la fortuna di vivere in una famiglia.È nostro fratello,è legato a noi,lo è sempre stato ma nessuno conosceva la sua esistenza.

«Puoi recuperare,avete tutta la vita davanti.»Il sospiro frustrato di Aaron mi arriva all'orecchio.«Non lo voglio,per me esiste solo Nathan!»Ringhia percorrendo le scale di corsa,i nostri genitori si alzano dal divano,entro in cucina senza farmi notare mentre loro fissano incuriositi le scale vuote.

Il giorno dopo arrivo in netto ritardo al college,non sono mai stata una vera dormigliona,certo chiunque adora dormire ma ultimamente mi sento sempre stanca.La tutor Verdi e Susan mi staranno aspettando,dovrò scusarmi e cavolo odio tardare.Quasi inciampo sui i miei tacchi,non posso presentarmi in modo casual,ma forse ogni tanto posso fare uno strappo alla regola.

Entro nell'ascensore vuoto,picchietto le dita sull'orologio d'oro regalatomi da mio padre e sbuffo alla vista della tarda ora.Le ante si aprono,sorrido ma dura poco.Mi scontro con Andrew letteralmente.Mi allontano di scatto e mi copro il corpo con le braccia.«Idelle..»Sembra dimagrito,ha i capelli in disordine e la barba lunga.Non rispondo,non riesco a fare nemmeno un passo.«Idelle mi dispiace.Mi dispiace tanto.»I suoi occhi sono rossi,solo ora noto delle cerchiature nere sotto ad essi.

«F-Fammi passare!»

«Non volevo farti del male,io non ero in me.Ero ubriaco,deluso e..»Si massaggia le tempie nervosamente.Un frastuono attira la nostra attenzione,Damon è a pochi passi da noi con un pacchetto fumante ai suoi piedi e l'espressione allarmata sul viso.
Sono ritornata,il lavoro mi ruba tempo spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento.Vi ricordo la pagina hate and passion su instagram,un bacio e buona serata.

You are my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora