DAMON «Ehi Damon hai una faccia!»Sfido Jolene ed Alec,ieri sera Idelle mi ha fatto uno bello scherzetto.
«Ma non avete niente da fare?»Bevo il mio caffè velocemente,iniziano a sghignazzare come due bambini pestiferi.Sono diventato il loro passatempo preferito.«Hai trovato il segretario ideale?»
«Divertente Rossi!»Ringhio frustrato,oggi convocherò due ragazzi e prenderò la mia decisione.«Cambiare sponda non è motivo di vergogna.»Calma Damon,è il cognatino del tuo migliore amico.Hai visto crescere il bamboccio,non puoi perdere le staffe per delle battutine di poco conto.
«Non sono gay!Ho deciso di assumere un uomo per non avere distrazioni.»Jolene mi scruta con un cipiglio indagatore mentre suo marito si gratta il mento. «Non dirmi che ti sei innamorato!»Esclamano sorridenti,innamorato?Sbatto gli occhi più volte.«Oh cavolo Damon Anderson è innamorato!» «Smettetela!»Sbuffo allontanandomi dai due.«È inutile che scappi mio caro!»
«Alec richiama tua moglie!»
«Mia moglie è libera di dire e fare ciò che vuole.»Perché ho a che fare con dei colleghi così stupidi?Entro in ascensore con gli addetti contabili del primo piano,sorrido loro e pigio il bottone.I due neosposini fanno un cenno di diniego con la testa,almeno in ascensore voglio restare tranquillo. Ritorno nel mio ufficio dopo la piccola pausa caffè,sobbalzo alla vista di Andrew Thorne.«Chi cazzo ti ha detto di entrare?»Non è il benvenuto qui,come ha osato oltrepassare la soglia senza essere invitato?
«Lascia in pace Idelle!»Sorride avvicinandosi alla mia figura,non ho paura di un bulletto da quattro soldi.
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«Mettiamo in chiaro una cosa:non prendo ordini da un bambino viziato!Non è affar tuo ciò che succede con Idelle!»
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«Hai mentito sul suo conto che razza di uomo sei?» «Vattene prima che ti prenda a calci nel culo per tutto il piano!»La sua mascella è tesa,sto perdendo la calma.«Cosa dirà Nathan quando saprà del tuo segreto?»Mi avvento su di lui e stringo il suo collo,i suoi occhi sono lucidi ed impauriti.«Idelle è mia!Non ti permetterò di rovinare tutto con le tue stronzate!»Cade a terra dopo la mia spinta e si tocca il collo.«Sarai tu a rovinarti con le tue stronzate!»Sbotta alzandosi dal suolo.«Non mi arrenderò!Saprò conquistare Idelle!»Scoppio a ridere,è davvero cosi stupido?«Svegliati dal tuo bel mondo dei sogni!»
«La tua arroganza ti si ritorcerà contro un giorno!»Mi spinge via ed esce dal mio ufficio sbattendo la porta,l'arroganza è un difetto che mi ha fatto andare avanti nella vita. **** «Aspetti Signor Anderson!»Mi giro in direzione del dottor Spencer,la seduta è appena conclusa,«mi dica.»
«Fra qualche giorno ci sarà un party di beneficenza a casa mia.Ecco..l'invito.»Sorride cordiale mentre estrae dal cassetto della sua scrivania l'invito.«Ci sarò sicuramente.»
«Ho inoltrato l'invito a molti miei colleghi.Mia moglie ha invitato anche la famiglia di Idelle Rossi.»
«Dove vuole arrivare?»
«Non è contento?Potrà passare un'intera serata con lei.»
«La smetta dottore!È una questione privata.»Annuisce e mi accompagna alla porta.«Certamente.»Sospiro uscendo dal suo studio,fisso la data, tra due giorni attuerò la mia vendetta. Sorrido inviando un sms alla diretta interessata,come sempre non risponde.Non credo mancherà al party dei coniugi Spencer,l'unico problema sono suo fratello e suo padre.Ma troverò un modo per compiere ciò che ho in mente.L'ultima volta l'ha avuta vinta,ma questa volta non sarà così.
La serata tanto attesa finalmente è arrivata,la casa è stata addobbata alla perfezione,il giardino è gremito di persone dell'alta società.Sfilze di camerieri servono tartine e champagne,mi guardo intorno alla ricerca dei padroni di casa ma è impossibile vista tutta questa gente. Alcune prelibatezze sono adagiate su una lunga tavolata,assaggio alcune delizie che esaltano il mio palato.«Mi scusi...»Alzo lo sguardo,ma è il ragazzo che si è intromesso tra me e Idelle.Corruga la fronte, anche lui mi ha riconosciuto allora. «Oh anche tu qui?»Ha una faccia da schiaffi,faccio schioccare la lingua il signorino continua a riempire il suo piattino.«Già, ti sei imbucato alla festa?»Replico con finta gentilezza,sorride per poi riempirsi un bicchierino.
«No,sono un collega del Professor Spencer.Tu invece volevi mangiare gratis?»Fissa il mio piattino colmo di cibo. «Sono una buona forchetta.» «Vedo..Signor?»
«Anderson!Damon Anderson.»Specifico al babbeo,tira sul col naso.«Quel Anderson?»
«Già e tu professorino ce l'hai un nome? »
«William King.»Mi porge la mano la stringo,devo ammetterlo ora non mi sta più sulle palle come prima.
«Cosa insegni?Sei molto giovane..»Avrà poco meno di 30 anni e già insegna in un college?Deve essere un vero portento.«Letteratura inglese.E per la cronaca ho appena compiuto 27 anni.»
«Complimenti.La letteratura è la nostra perla,non sei di Londra..però..» «Anche Idelle lo ha constatato subito.»Ride divertito,non si sarà preso una cotta per lei spero.«Parlerò chiaro professor King,lei è mia non avvicinarti se ci tieni ai connotati!»
«Che paura!»Sussurra con vena sarcastica,il dottor Spencer si avvicina con sua moglie.Entrambi mi ringraziano,il ricavato della serata servirà a costruire un nuovo ospedale in Africa.Di Idelle non c'è ancora traccia,ascolto i discorsi della Signora Spencer e di suo marito sull'importanza dell'evento,il professorino mi lancia occhiate di scherno ai miei continui accenni.
«Oh ecco Idelle con la sua famiglia.»Mi giro di scatto,all'entrata ci sono Tom Rossi e Margo,mentre Idelle cammina davanti a loro con un lungo vestito cipria.Il bicchiere di William scivola dalle sue mani,sobbalzo insieme agli altri.Cosa gli prende?Si scusa e si allontana di corsa.Sembrava teso ed innervosito.Eppure fino a qualche minuto fa era tranquillo in nostra compagnia.
«Vado ad accoglierli caro..»Il dottor Spencer annuisce a sua moglie,diamine è stupenda stasera.Aaron non ce,ho solo un bersaglio da evitare fortunatamente.Vado a porgere i miei omaggi,Tom Rossi è visibilmente irritato dalla mia presenza.Margo è l'unica che mi saluta con enfasi.Sorrido ad Idelle e mi abbasso per baciarla sulla guancia.«Preparati tesoro..ho una sorpresina per te..»Soffio nel suo orecchio,sussulta con il respiro corto.«Lasciami in pace!»Fa alcuni passi indietro ed accetta il braccio di suo padre.Quest'ultimo mi fissa con rabbia,non abbasso lo sguardo,non ne ho motivo.
