Tesoro

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IDELLE

Mio fratello e il ritardo vanno di pari passo,sbuffo fissando per l'ennesima volta l'ora sul mio cellulare,sono già trascorsi 15 minuti dal suo sms.Eppure non è ancora arrivato.
Capisco che manca poco alla sua laurea e deve rifinire molte cose,ma cavoli perché sono sempre io ad aspettare?«Ciao..»Mi giro verso la voce alle mie spalle,sorrido constatando che si tratti di William.È vestito con un completo scuro ed ha le mani occupate da alcuni libri.

È vestito con un completo scuro ed ha le mani occupate da alcuni libri

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«Ciao..»Sorrido con un cipiglio alla vista dei mattoni che trasporta.Segue il mio sguardo ridendo a crepapelle.«Ti aiuto..non puoi farcela da solo..»
«Non preoccuparti..non manca poco alla mia destinazione..»

«Non è un problema..»Prendo un paio di libri ottenendo un'occhiata incuriosita.«Prima stanza sulla destra dopo il corridoio.»

«D'accordo.»Percorriamo l'atrio in assoluto silenzio,il college a quest'ora è quasi vuoto.Giriamo l'angolo e mi trovo una porta con inciso il suo nome su una targhetta dorata.William King ripeto nella mia mente,non conoscevo il suo cognome in effetti.«Ora conosco il tuo cognome..»Apre la porta, un gradevole profumo di fiori mi arriva alle narici.L'ufficio è arredato con mobili antichi,mentre la parete è tappezzata da alcuni quadri contemporanei.

Riconosco un'opera dello zio Matt,sorrido avvicinandomi.«Ti piace?»William si mette al mio fianco contemplando l'opera.«Si,Matt Rossi è mio zio..»Sospira e fa un sorriso tirato.«Oh..sei la nipote dell'artista più famoso della Gran Bretagna allora.»

«Già..»Arrossisco puntando il mio sguardo altrove,certo lui non conosce le mie origini.È nuovo in città.«Tuo padre è Tom Rossi giusto?»La sua voce è cambiata,è bassa ed è velata da qualcosa di strano.Annuisco sempre più stranita,perché i suoi occhi sono così freddi?

«William tutto ok?»
«Si certo..quindi provieni da una famiglia molto in vista?»
«Esatto..anche tu che sei nuovo lo sai..che strazio..»Rido cercando di alleggerire la situazione creatasi.Sghignazza al mio sospiro,«non è facile sai?Non ridere di me!»Alza le mani in segno di resa al mio rimprovero scherzoso.
«Ok..»
«Da dove vieni?»Il suo accento è diverso,nonostante il suo cognome anglosassone.«Ho vissuto molto tempo a Boston..poi per motivi di lavoro ho viaggiato molto.Ed ora eccomi qui a Londra.»

«Ma il tuo cognome è inglese..non americano..»

«Mia madre è inglese.»Replica serio,perché ha cambiato di nuovo umore?«Anche tuo padre?»Tira su col naso e fa un cenno di diniego con la testa.«Sono orfano di padre,è morto prima che nascessi.»

«Oh..mi dispiace non volevo essere inopportuna..»

«Nessun problema.»Le sue dita stanno picchiettando sulla scrivania velocemente.

«Bene..ecco io vado allora..»
«Certo..ti accompagno alla porta.»

Poggia la sua mano sulla spalla ed apre la porta del suo ufficio

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Poggia la sua mano sulla spalla ed apre la porta del suo ufficio.«Grazie Idelle.»
«Figurati è stato un piacere.»Lo saluto con una stretta di mano.«Anche per me.»Conclude stringendola leggermente.Ritovo Aaron spazientito,non ascolto la sua predica, la mia mente è troppo occupata a rivivere gli ultimi attimi con William.Era strano e di malumore,e non capisco il perché,non credo di essere stata maleducata.Quel ragazzo è un vero mistero.
******
«Idelle aspetta!»Il silenzio da parte di Damon durante questa settimana era  davvero strano.Ora capisco il perché!Credeva che smettendo di tempestare il mio cellulare di chiamate,mi avrebbe calmato per il suo prossimo attacco.E invece no,conosco bene il suo 
modus operandi ormai.
«Damon devi lasciarmi stare!»Mi libero dalla sua presa velocemente.«Vieni a cena con me!»Esclama improvvisamente lasciandomi a bocca aperta.

«Cosa?»

«Hai sentito bene.»

«Sai già la mia risposta.»Sbuffa esasperato al mio tono.«Hai accettato di uscire con Andrew però!È solo una semplice cena.»Sorrido facendo un segno di diniego con la testa,mi crede davvero così stupida?

«Certo..e magari andremo nel tuo attico a chiacchierare amichevolmente?»

«E perché no?Sarebbe fantastico..»
«Idiota!La mia risposta è no!»Ringhio adirata alzando la voce.
«Sono serio.Non ti salterò addosso..voglio solo scusarmi..»Sembra sincero,i suoi occhioni blu sono velati dalla tristezza.Non cedere Idelle,non guardarlo.

«Non serve.»
«Ti prego è solo una cena,ci conosciamo da anni..è un modo per..»

«Scusarti?Lo hai già ripetuto precedentemente,ma io non ti credo.Ti conosco e so bene che menti.»Si avvicina cautamente.«Mentire su cosa?»
«Mi..salterai addosso..e..»Deglutisco indietreggiando,sospira mordendosi il labbro inferiore.«Cercherò di resistere piccolina..sai anche ora..»Mi scruta intensamente,non riesco a ricambiare il suo sguardo.
«Damon..mi dispiace ma ora devo andare.»
«Ok..ti accompagno alla macchina.»Perché è così gentile tutto d'un tratto?

«Non serve,sono quasi vicina.»
«È pericoloso,il college è vuoto..almeno non ribattere su questo.»In realtà ci sono altre persone,e poi non ho mai avuto nessun problema a quest'ora del giorno.Il sole è ancora alto,ed il parcheggio non è troppo isolato in realtà.

«D'accordo,ma non cambio idea.»Ride prendendo la mia borsa.«Ma che fai?»
«Ti aiuto con la borsa come un vero gentiluomo.»
«Damon ridammi la borsa!»
Continua imperterrito sulla sua linea,non mi ascolta per tutta la durata del tragitto.Arrivati alla mia auto me la porge con un ghigno stampato sulle labbra.

«Era ora!»Gliela strappo dalle mani ed estraggo le chiavi della mia Lamborghini.
«Bene,come vedi non ce nulla di pericoloso qui.»Un altro gruppetto si sta avvicinando,sono dei semplici studenti  come me.Apro la portiera ed adagio la borsa sui sedili tutto sotto il suo sguardo attento.

«La borsa Gucci poco fa è stata maltrattata..ed ora la sistemi in maniera impeccabile.»

«Purtroppo perdo le staffe facilmente per colpa di un idiota!»Faccio il giro ed arrivo al lato guida,lo intimo di spostarsi e stranamente non fa nessuna obiezione.

Apro la portiera,sobbalzo alla sua stretta sulla mia vita.Mi fa girare nella sua direzione e si avventa sulle mie labbra con estrema bramosia.
La sua lingua danza perfettamente con la mia,sono completamente intontita dal suo sapore.Mugugno quando lascia la presa,che idiota che sono!Sorride accarezzando il mio labbro.«Ci vediamo domani sera alle 21:00 piccolina.»
«No!Sono già impegnata!»Lo spingo via ed entro in auto.«Tutta la settimana?»

«Tutta la vita idiota!Non uscirò con te!»Chiudo la portiera ed inserisco la chiave.Sei una stupida innamorata che non ha forza di volontà!

«Idelle aspetta!»Freno di scatto abbassando il finestrino.«Ma sei impazzito!Per poco non  ti investiva la mia auto.»

«Esci con me allora!»

«Ma sei scemo?»

«Non mi muovo da qui!»È adagiato sulla mia macchina e non accenna a spostarsi.«Damon non sfidarmi!Se riparto non voglio responsabilità!»

«Non lo faresti mai mi ami troppo!»
«Ah si?»Giro la chiave il rombo del motore lo fa sobbalzare,alzo le sopracciglia in maniera innocente.«La mia risposta è sempre no!»

«Non mi arrendo tesoro!»Lo saluto con la mano mentre la sua figura pian pian sparisce dalla mia visuale.Maledetti sentimenti!Maledetto bacio,ma soprattutto maledetto Damon Anderson che continui a rendermi debole ad ogni tuo tocco. 
Damon è fermo sulle sue decisioni,riuscirà ad uscire con Idelle?

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