Noah Anderson

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DAMON

La paura e l'ansia iniziano a farsi spazio dentro la mia mente.Idelle sta per mettere al mondo nostro figlio,non ho lasciato per un attimo la sua mano mentre veniva trasportata in ospedale.I suoi familiari non erano da meno,l'agitazione ha preso il sopravvento soprattutto ora che le contrazioni sono più forti.La mia piccolina soffre terribilmente,le sue unghie perforano il palmo della mia mano,ma non mi importa,vederla così dolorante è un colpo al cuore.«Idelle bambina mia..»Tom Rossi le asciuga la fronte sudata con i suoi occhi sofferenti.«Possibile che non ci sia qualcosa che possa lenire i suoi dolori?»Urla verso delle infermiere facendole spaventare.«Signore si calmi dobbiamo monitorare la situazione della paziente.»Margo cerca di confortare al meglio sua figlia,perché soffre così tanto.So bene che partorire non sia uno spasso,ma Idelle sembra un'anima in pena.

«Vogliamo parlare con il primario!Mia figlia sta soffrendo,qualcosa non quadra.»Ringhia con le gote rosse e il respiro ansante.«Lasci a noi fare il nostro lavoro.»Continuano serie.«Ha ragione,la mia compagna sta soffrendo troppo,volete mantenere il vostro posto o dormire sotto i ponti?»Sbotto verso le due infermiere poco dopo lasciandole a bocca aperta.Si fissano con terrore mentre fanno un piccolo cenno,trovo sincera ammirazione negli occhi di Tom Rossi mentre lasciano di corsa la stanza.
Aaron entra scontrandosi con le due,le fissa accigliato per poi avvicinarsi nella nostra direzione.«Come sta?Non sono riuscito a trovare il nostro medico di famiglia,diamine è una giornata sfortunata.»Sembra che in questo ospedale lavori il medico della famiglia Rossi,Aaron è andato a cercarlo appena arrivati.«Cazzo!Dov'è finito quello stronzo!»

«Papà calmati,non dobbiamo perdere la calma,dobbiamo farlo per Idelle.»Aaron sembra calmare per un po' suo padre.«D-Damon..ho paura..»La voce flebile di Idelle mi arriva nelle orecchie,mi mordo il labbro nervosamente e le sfioro il viso con dolcezza.«Ci sono io con te piccolina..non d-devi aver paura..»
Sua madre ci osserva con una tenerezza infinita,le bacio il palmo con il cuore in gola sperando che questo strazio possa finire al più presto.Un dottore di mezza età entra nello stesso istante seguito dalle due infermiere di prima,tocca il pancione di Idelle,ha un espressione strana sul viso,ho i brividi lungo la schiena mentre ci fa allontanare dalla mia piccolina.«Cosa cazzo succede dottore?»Non risponde alle mie domande,urla delle disposizioni senza darci retta.«Risponda cosa ha mia figlia?» Margo ed Aaron sono completamente paralizzati.«Il bambino non è posizionato bene!Lasciateci passare,vi prego dobbiamo andare urgentemente in sala operatoria.»

«Cosa?E solo ora ve ne siete resi conto?Se succede qualcosa a mia figlia o mio nipote vi rovino avete capito?»Il dottore deglutisce rumorosamente mentre Idelle viene trasportata su una barella,è solo un brutto sogno non le accadrà nulla. Margo scoppia a piangere tra le braccia di suo figlio,colpisco una sedia lasciando uscire la rabbia che mi attanaglia.Tom Rossi si passa una mano tra i capelli mentre si allontana con il cellulare all'orecchio,lo seguo in corridoio Nathan e William ci vengono incontro con il fiato corto.Appena notano le urla di Tom Rossi al cellulare e il mio viso capiscono tutto e si precipitano ad abbracciarmi.«Cos'ha mia sorella?»Nathan ha gli occhi lucidi,gli spiego la situazione,William sbatte le palpebre ripetutamente dinanzi al mio racconto.Entrambi sono arrabbiati,secondo loro l'equipe doveva accorgersi dello stato di Idelle. «Non sono un esperto nel campo,ma se il bambino non è in posizione rischia molto,sono degli idioti!»

«William ha pienamente ragione!Li uccido se succede qualcosa ad Idelle.»
Continua Nathan serio,nel giro di mezz'ora la sala d'aspetto si riempie delle persone a noi più care.Ci sono tutti,anche i bambini sono stranamente silenziosi,l'attesa si rileva pesante,cerco di non piangere non voglio lasciarmi andare ma non ci riesco,a pochi passi c'è la mia famiglia ed io ho paura di perderla per sempre.

«Damon..ehi...»Caleb Wright si accomoda al mio fianco,in passato è stato come un secondo padre,soprattutto quando insieme a suo figlio ci mettevamo nei guai.

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