<che cosa vuoi dire?> chiesi alzando un sopracciglio.
<quando ti deciderai a dire ad Archie ciò che provi per lui?> disse.
Per qualche secondo restai immobile, poi scossi leggermente la testa e feci un leggero sorriso <no.. ti sbagli, forse ti sei con..>
Non feci in tempo a finire la frase che Jughead esclamò <Betty, lo vedo come lo guardi>
Spalancai gli occhi <e tu come fai a sapere come lo guardo? Non ci conosciamo nemmeno>.
<vero. Però ti vedo spesso> continuò <non ci vuole un genio per capirlo> si spostò leggermente il cappello.
<ti sbagli> ripetei.
Fece un altro passo verso di me <il mio era un consiglio cara Betty> si guardò intorno <conviene che glielo dica tu... prima che lo facciano altri>.
Si girò e andò verso la macchina.
Come aveva fatto a capirlo?
Nessuno fino a quel momento era riuscito a capirlo, ero sempre riuscita a mascherarlo bene.Corsi a casa.
<ho finito tutto il lavoro in ufficio> dissi appena misi piede oltre la porta.
Nessuno mi rispose; probabilmente erano già andati a letto.
Non riuscii ad addormentarmi subito, continuavo a rimuginare sul quello che mi aveva detto il ragazzo poco prima.
Presi il telefono e scrissi-da me:"Archie, domani mattina posso parlarti?"
Era quasi mezzanotte.
-da Archie:" certo. Davanti alla scuola"
E poi subito dopo
-da Archie:" devo preoccuparmi? Ahah"
-da me:" non lo so ahah"
Spensi il telefono e ripresi a respirare.
Mi girai su un fianco; non riuscivo ancora a prendere sonno.
Ripensai a quando Jughead mi aveva avvisato che altri avrebbero potuto dirlo al posto mio.. e se glielo avesse detto lui?Mi svegliai indolenzita. Mi ero addormentata con il telefono su una guancia.
Mi preparai il più in fretta possibile e con 15 minuti di anticipo dall' "appuntamento" presi la macchina.
Percorsi il vialetto fuori da casa mia e mi avviai verso scuola.
Mi fermai di colpo quando vidi un ragazzo attraversare la strada.
Abbassai il finestrino e richiamai la sua attenzione <presti più attenzione per favore>
Il ragazzo si voltò.
<Jughead?> dissi stupita.
<in carne ed ossa... potrei non esserlo più se tu non ti fossi fermata prima però> disse stringendo leggermente gli occhi.
<sei tu che hai attraversato la strada d'improvviso> esclamai.
<se tu sapessi guidare decentemente> sussurrò lui come se stesse parlando fra se e se; ma io lo sentii comunque.
Sorrisi <stavo quasi per chiederti se volevi un passaggio> poi aggiunsi <ma ora che ci pensò meglio preferirei che tu la facessi a piedi>.
Rimisi in moto l'auto e mi allontanai da lui. Poco prima di svoltare l'angolo guardai nello specchietto e vidi Jughead alzarmi il dito medio.
Alla vista della sua espressione mi venne da sorridere; ma poi mi ricomposi e pensai "è solo un cafone".Arrivai a scuola con il cuore in gola. Ero davvero convinta di ciò che stavo per fare?
Aspettai il mio migliore amico per altri 5 minuti, e poi lo vidi arrivare.
<che cosa volevi dirmi?> chiese sorridente.
Lo guardai negli occhi ed esitai.
In quel momento avevo la gola secca e non riuscivo a trovare le parole.
Avrei potuto rovinare il nostro rapporto di una vita.
<del giornaletto della scuola> improvvisai.
<che cosa è successo?> domandò.
Da inizio anno io ero l'addetta alla stesura del giornaletto della scuola; non che mi piacesse molto in realtà.
<ho.. ho delle difficoltà nella scrittura> dissi titubante <è come se avessi il blocco dello scrittore>.
<Betty, lo sai che entro fine settimana devi finire di scrivere l'articolo sulla partita di football vero?> disse lui poggiandomi una mano sulla spalla.
<si, mi ricordo. Ma...> provai a dire.
<non ti preoccupare> disse <ora cerco una soluzione>
<lo faresti davvero?> chiesi sorridendo timidamente.
<sei la mia migliore amica Betty> esclamò lui abbracciandomi.
<a fine scuola ci troviamo allo stesso posto> disse <con la soluzione per te> aggiunse facendomi un occhiolino.
Appena se ne andò sospirai. Non ero riuscita nel mio obbiettivo.Mi sedetti di fianco a Veronica.
<ma dove sei stata ieri?> mi chiese.
<in ufficio con mia madre> risposi.
<che gioia> scherzò lei.
Risi <sempre meglio che far l'allenamento per le cheerleader con Cheryl>.
<continuo a ripeterti che dovresti fare il provino per entrare> mi disse.
<non mi interessa fare la cheerleader > dissi anche se non ne ero del tutto convinta.
Appena entrò la prof in classe mi azzittii.Le lezioni erano appena finite e mi diressi verso il cancello.
Mi affiancai ad Archie.
<hai trovato qualche soluzione?> domandai.
Sorrise felice <si. Eccome>
<e di che cosa si tratta> chiesi.
<di "chi" si tratta> mi corresse lui.
Corrugai la fronte <e chi sarebbe?>
Con un largo sorriso mi fece un cenno con la testa <sta proprio dietro di te>.
Mi voltai.
Quasi non volevo crederci: di fronte a me trovai Jughead con un borsone in mano che alzò la mano in segno di saluto.
Era lui, la mia soluzione?* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
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RIVERDALE| BETTY & JUGHEAD
FanfictionBetty è una ragazza che cerca sempre la perfezione. I suoi due migliori amici sono Veronica e Archie... ma le cose cambieranno quando Betty inizierà a far conoscenza con Jughead: il miglior amico di Archie a lei sempre stato sconosciuto. Nonostante...