CAPITOLO 59

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Mi fermai poco prima di entrare nel quartiere dei Serpents e salutai Jughead.
Vidi una figura in fondo alla strada squadrarmi, ma non gli diedi molto peso.
Tornai a casa a passo affrettato per evitare di destare sospetti ai miei.
Sapere che il padre di Jughead voleva vendicarsi della mia famiglia attraverso me avrebbe dovuto mettermi in allerta, avrebbe dovuto darmi fastidio.
Invece non facevo altro che pensare che al suo posto avrei fatto lo stesso.
Ero stata fin da subito in disaccordo con mia madre sull'articolo di giornale.
Qualche mese fa sarei stata dalla parte della mia famiglia, ma ultimamente la mia vita era cambiata.
Avevo scoperto un lato di me nascosto, e se dovevo essere sincera, mi sentivo più a mio agio a stare dalla parte opposta dei miei.

<tua sorella ha avuto un'idea tremenda> esclamò subito mia madre quando venne ad aprirmi la porta.
Subito dopo disse anche <speravo almeno di ricavare qualche notizia sui Serpents, invece nulla> diede un pugnetto sulla porta <quel ragazzo parla di tutto, ma tiene la bocca serrata sui fatti suoi>.
Sbuffai <non dovresti più trattare quell'articolo>.
Mi fulminò <ora lo difendi pure!>.
<certo> risposi io con nonchalance.
Mi guardò allibita ma io non le diedi più retta e salii in camera mia.

Presi in mano il telefono

-da Archie:" Betty, domani mattina ti voglio parlare"

Immaginavo già di che cosa volesse parlarmi, d'altronde dovevo tenere nascosta la relazione tra me e Jughead agli altri, ma il mio migliore amico non faceva parte di quegli "altri".
Era il mio migliore amico e anche quello di Jughead, la cosa giusta da fare era dirgli la verità.

<ti accompagno a scuola> disse mia sorella.
Senza ribattere la seguii fino alla sua auto e salii.
<grazie per ieri sera> dissi <senza di te non avrei mai avuto il coraggio di fare quel passo>.
Sorrise <ero in dovere con Jughead>.
Alzai un sopracciglio <che intendi dire?>.
Il suo sorriso si allargò a pieno volto <per averti reso finalmente felice>.
Nonostante stesse guidando mi sporsi e la abbracciai stretta.
Non poteva dire cosa più giusta.

Davanti a scuola raggiunsi Archie e mi sedetti di fronte a lui.
<che volevi dirmi?> domandai già sapendo la risposta.
<che sta succedendo fra te e Jughead?>.
Immaginavo.
<che cosa vuoi dire?> chiesi sorridendo.
Se c'era una cosa che avevo imparato da Jughead e che ammiravo molto, era giocare con le persone, tenerle fino all'ultimo in sospensione.
Trovavo divertente vedere Archie, ovviamente in senso buono, perso.
<c'è qualche.. relazione fra voi due?> provò a dire visibilmente imbarazzato.
Mi strinsi la coda <potrei chiedere lo stesso di te e Veronica>.
Si grattò una guancia <emh... ecco> cercò di cambiare discorso, e da quello percepii che per lui era ancora un tasto dolente.
<ho notato qualcosa di diverso ieri sera da come vi guardavate> disse.
Decisi di essere più schietta <hai ragione..>.
Mi guardò e io continuai spiegandogli la nostra situazione.

Dopo avergli raccontato una parte dei fatti, notai che la sorpresa sul suo volto aumentava ogni secondo che passava.
<non l'avrei mai detto...> disse piano.
Si passò una mano fra i capelli e io sorrisi, era come essermi tolta un piccolo peso.
All'inizio delle lezioni mancavano ancora alcuni minuti, così decidemmo di andare a sederci in aula mensa che a quell'ora era quasi totalmente vuota, se non fosse per i pochi ragazzi isolati dal mondo che si posizionavano in fondo alla sala.
Passammo diversi minuti chiacchierando, fin quando sentii una persona avvicinarsi.
Mi voltai e vidi Jughead.
Sia io che Archie ci alzammo automaticamente in piedi.
Ci fu un attimo di silenzio dove continuai a fare passare lo sguardo dal mio migliore amico al ragazzo con il cappello.
<Betty posso parlarti un secondo?> chiese Jughead abbassando leggermente il tono di voce.
<potete anche farlo qui> esclamò allegro Archie.
<si, hai ragione> risposi sorridendo.
Fra me e il mio migliore amico la situazione era chiara, ma Jughead non sapeva che Archie sapesse tutto.
Ci guardò interrogativo, sembrava confuso.
Mi avvicinai a Jughead e attirandolo a me suscitai il suo stupore, poi con il sorriso gli dissi <Archie sa tutto> aggiunsi <di noi due intendo>.
Il ragazzo al mio fianco fece un piccolo sospiro di sollievo <stavi iniziando a preoccuparmi> scherzò.
Archie puntò scherzosamente il dito contro Jughead ed esclamò <stai attento amico, trattamela bene>.
Risi e Jughead mi strinse ancora di più a se sorridendo a sua volta.

Quando la campanella che segnava l'inizio delle lezioni suonò, corsi in classe alla ricerca di Kevin.
Era il mio salvatore durante le ore noiose di filosofia.
Andai a sedermi al mio banco, ma al posto di Kevin, ci trovai Cheryl.
Rabbrividii.
<hai consegnato la lettera?> chiese spostandosi i capelli rossi da una spalla all'altra.
Annuii appena e sistemai il quaderno.
Lei continuò a parlare <immagino che Lory non l'abbia presa bene>.
Alzai lo sguardo <hai imaginato bene. Ora voglio sapere che cosa conteneva quella lettera>.
Le uscì un ghigno <non sono affari tuoi>.
<perché hai incaricato me di portare quel messaggio?> domandai stringendo un pugno della mano.
Da quando era arrivato Jughead nella mia vita quel vizio mi stava passando, ma ogni tanto ne avevo bisogno.
<mi sembra ovvio> sorrise acida <perché in qualche modo centri pure tu>.
Mi morsi leggermente un labbro e iniziai a viaggiare con la mente pensando a che cosa potesse riferirsi.

In un secondo era arrivata l'ora di pranzo, finalmente la scuola era terminata.
Siccome non volevo uscire insieme a tutti gli studenti, aspettai che la folla se ne andasse e poi mi incamminai verso l'uscita.
Il sole illuminava appena quella giornata tiepida.
Appena imboccai la scorciatoia che mi avrebbe portata a casa, i miei occhi videro il nero.
Forse si chiusero troppo in fretta per vedere qualcosa.
Solo il nero più totale...

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EII, SCRIVETE NEI COMMENTI COSA SECONDO VOI È ACCADUTO A BETTY...❤️
SPERO DOMANI DI RIUSCIRE A POSTARE IL PROSSIMO CAPITOLO💓

RIVERDALE|  BETTY & JUGHEAD Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora