Quella da cui stavo andando era l'ultima persona che avrei mai voluto vedere in quel momento.
Arrivai davanti alla struttura e dopo essermi tranquillizzata leggermente entrai dalla porta principale.
Mi ricordavo poco o nulla di quel posto, ma provai lo stesso a salire le scale fino ad arrivare ad un lungo corridoio con due stanze; una di quelle era il mio obbiettivo.
Bussai alla porta e senza aspettare troppo entrai.
Seduto sulla sedia a fianco della scrivania trovai FP, e quando i miei occhi si scontrarono con i suoi per un attimo fui tentata di tornare indietro.
FP era conosciuto e temuto da tutti per essere il capo assoluto dei Serpents; ma in quella stanza non c'eravamo solo noi due: in piedi, a fianco del padre, ci stava Jughead.
"Perfetto" pensai fra me "ho sbagliato i tempi".
Il ragazzo con il cappello appena sentì aprirsi la porta si voltò e quando mi vide spalancò gli occhi.
<s-salve> dissi timida sfregandomi le mani fra di loro.
FP lanciò un'occhiata interrogativa a suo figlio e poi si alzò in piedi venendo verso di me.
<tu sei... Betty Cooper, giusto?> domandò tranquillo.
<si, sono io> poi aggiunsi <mi scusi se ho fatto irruzione in questo modo nella sua stanza... ma è una questione urgente>.
FP mi fece cenno di sedermi ma io preferii restare in piedi.
Guardai Jughead che nel frattempo aveva assunto un'espressione scocciata; probabilmente non voleva che io andassi da suo padre.
<è una cosa successa poco fa> iniziai il discorso.
Il capo dei Serpents mi bloccò con un gesto della mano <e chi ti ha detto che il tuo "problema" sia così importante da addirittura presentarsi nella mia stanza e pretendere di essere ascoltata?>.
<perché riguarda anche voi questa storia> dissi più decisa.
Sorrise <allora ti ascolto>.
<si tratta di Lory> iniziai il discorso e subito Jughead si avvicinò a noi in tensione.
Raccontai tutto ciò che era successo qualche ora prima mentre FP e suo figlio si lanciavano sguardi poco decifrabili.
Una volta finito il discorso mi sentii come più leggere; forse la parte più difficile era stata fatta... ma mi sbagliavo di grosso.
FP guardò con sguardo severo suo figlio <Jughead, ti ho detto che dovevi essere solo per il lavoro con Lory l'altra sera>
<Infatti non era previsto> rispose lui.
Il padre di Jughead si massaggiò una guancia e poi mi disse <Betty, aspetta pure un attimo fuori> poi guardò suo figlio <ora devo fare quattro chiacchiere con lui>.
Quando uscii e mi chiusi la porta alle spalle l'ultima cosa che sentii fu <Jughead, dobbiamo parlare di una cosa>.JUGHEAD POV'S:
<perché era lì con te quella ragazza la sera in cui hai incontrato Lory?> mi domandò mio padre.
<me lo sono chiesto anche io>.
Sospirò <non è il genere di ragazza per queste cose>.
Lo guardai con la coda dell'occhio <quindi hai intenzione di fregartene di questa storia?>.
Si alzò e mi mise una mano sulla spalla <io ho già troppe cose da fare> poi continuò <potremmo lasciar perdere, oppure dovrai pensarci tu a questa storia>.
Mi voltai di scatto <Lory è un tuo dipendente>.
Scosse la testa <non proprio. Appunto per questo non posso metterci la faccia>.
Chiusi gli occhi e sospirai.
Mio padre aveva preso a camminarmi dietro <Jughead> mi richiamò <pensaci tu. Quel ragazzo può essere molto pericoloso>.
Restai in silenzio e iniziai a mordicchiarmi il labbro inferiore pensieroso.Mio padre aggiunse <se tieni a quella ragazza, come ho già notato, dovrai aiutarla tu. Io ti dirò come fare>.
Non replicai.BETTY POV'S:
FP uscì dalla sua stanza con un sorriso e a ruota dietro di lui Jughead; spinse suo figlio avanti e gli sussurrò ad un orecchio <mi raccomando>, e poi rientrò nel suo "ufficio".
Ero in piedi ferma davanti al ragazzo con il cappello e non spiaccicai una parola; ma che stava succedendo?.
Jughead mi fece cenno di seguirlo e mi guidò fino all'uscita del bar dei Serpents.
<tuo padre non ha intenzione di...> inizia a dire, ma venni subito interrotta da lui <perchè sei venuta da mio padre?> sembrava arrabbiato.
<io... non sapevo a chi chiedere> ammisi.
Fece una faccia stupita <e quindi vai da uno degli uomini più pericolosi di Riverdale?> esclamò.
Sgranai gli occhi <ma è tuo padre!>.
<Betty, non è questo il punto>.
Strinsi i pugni <mi spiace>.
Sorrise leggermente divertito.
<ti diverte tanto che io abbia chiesto scusa?> domandai irritata.
<sono qui per aiutarti, non dovresti trattarmi così> rispose lui con aria di sufficienza.
<aiutarmi?>
<lo farò solo se tu farai tutto ciò che ti dirò di fare> disse serio.
Annuii.
<dove stiamo andando?> domandai poi.
<forse dovresti avvisare i tuoi genitori che tornerai tardi questa sera> rise lui.Era da minuti che stavamo camminando e il buio si faceva sempre più scuro.
Lo guardai camminare e restai qualche secondo a fissare il suo profilo. Aveva lo sguardo assorto e un'espressione buffa; sorrisi.
<che hai da ridere?> chiese ammiccando leggermente.
<sembri quasi carino quando sei pensieroso> mi scappò dalla bocca, ma subito mi morsi la lingua per ciò che avevo detto.
Mi guardò sorridendo <carino?>.
Arrossii e cambiai discorso <vorrei sapere dove stiamo andando>.
<a cercare un mio amico> rispose.
Mi irrigidii <che genere di amico?> domandai preoccupata.
Si fermò e fissò il suo sguardo su di me <Betty, devi promettermi che tu resterai in silenzio> poi aggiunse <devi reggermi il gioco>.Arrivammo davanti ad una casa con un cancello rosso.
<vieni> mi disse Jughead porgendomi una mano che io afferrai e lo seguii.
Abbassai lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e diventai paonazza.
Probabilmente dovevo solo assecondarlo per reggergli il gioco come aveva detto lui prima.
Il cancello si aprì e ci lasciò entrare in una grande casa.
Sulla porta ci accolse un ragazzo dai capelli biondi cenere.
<Jughead!> lo salutò con un sorriso a trentadue denti.
Si diedero una pacca sulla spalla ed entrammo in casa.
Il ragazzo mi guardò toccandosi il mento.
<lei è Betty> rispose Jughead precedendo la sua domanda.
<Giovanni> disse il biondo presentandosi.Ci sedemmo a dei tavolini rossi nel giardino esterno.
Jughead mi mise un braccio intorno alle spalle e disse <la senti ancora Jennifer?>
Giovanni rise <certamente>.
Il ragazzo con il cappello si piegò sul tavolo <se andiamo a farle una visita la troviamo a casa?>
Il biondo annuii felice <sarà felice di vederti>.Guardai l'orologio e spalancai gli occhi quando vidi che era quasi mezzanotte.
Finalmente ci alzammo dal tavolo e uscimmo.
<dobbiamo andare in un'altra casa poco distante da qua> disse Jughead.
Lo fermai per una mano e con un filo di voce dissi <non possiamo andare domani?> gli indicai l'orario <si è fatto troppo tardi>.
Jughead inspirò e dopo qualche secondo disse <d'accordo, ti riaccompagno a casa>.Una volta arrivati di fronte a casa mia tirai un sospiro di sollievo; tutta quella storia mi aveva messo ansia.
Jughead si guardò intorno <Betty aspetta> mi richiamò. Si infilò una mano nella tasca del giubbotto ed estrasse un sacchetto che io riconobbi subito: era come quello che aveva dato a Lory.
<intanto ho recuperato questo a casa di Giovanni> disse con un filo di voce.
Quando fece per passarmelo io gli presi il polso ed esclamai <no Jughead, non voglio... non voglio prenderlo così... e poi dove lo metto?> balbettai.
Fece una smorfia.
Pensai che a quell'ora i miei genitori stavano dormendo; così, non so come, mi uscì quella domanda <la potresti portare tu?>.
Restò un po' perplesso da quella domanda ma alla fine accettò.<fai piano!> mi lamentai quando fece scricchiolare un gradino delle scale per raggiungere camera mia.
<non è colpa mia se non ristrutturate sta catapecchia> mi schernì.Una volta arrivati nella mia stanza iniziai ad agitarmi.
Avevo appena portato Jughead in camera mia?.
Nascondemmo quel sacchetto in un cassetto chiuso a chiave.
<Grazie di... tutto, Jughead> sorrisi avvicinandomi a lui.
Fece un mezzo sorriso e fece un ulteriore passo verso di me.
Eravamo di nuovo vicini.
Mi morsi leggermente il labbro guardandomi le scarpe.
Improvvisamente divenne serio e accadde tutto in un secondo.
In un secondo le labbra di Jughead furono sulle mie...* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
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RIVERDALE| BETTY & JUGHEAD
FanficBetty è una ragazza che cerca sempre la perfezione. I suoi due migliori amici sono Veronica e Archie... ma le cose cambieranno quando Betty inizierà a far conoscenza con Jughead: il miglior amico di Archie a lei sempre stato sconosciuto. Nonostante...