CAPITOLO 30

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<vieni con me> mi disse FP prima guardandosi intorno.
<io... devo tornare a casa> risposi con un filo di voce.
Mi guardò serio <non fare troppe storie e seguimi>.
Feci un respiro profondo e decisi di ascoltarlo.
<dove dobbiamo andare?> chiesi.
<dai Serpents>.
Un brivido mi percorse la spina dorsale.
Notando che ero rimasta ferma immobile si appoggiò al cruscotto della sua auto e alzando un sopracciglio mi domandò <la strada te la fai a piedi o sali in macchina?>.
Si, Jughead aveva proprio preso da lui.
Nonostante stare chiusa in un auto con l'uomo più temuto di tutta Riverdale non mi piacesse, lo feci.
Guardai fuori dal finestrino sperando di scorgere qualcuno venire verso di noi e trovare una scusa per farmi scendere dall'auto, ma la strada era deserta.

Arrivammo al bar dei Serpents e mi guidò nel suo ufficio.
<accomodati pure> mi invitò con un piccolo sorriso indicando la sedia di fronte alla scrivania.
Mi sedetti il più composta possibile <perché sono qui?>.
Picchiettò un dito sul tavolo <mi spiace se ti ho rapita in questo modo> scherzò <ma era l'unico modo>.
Corrugai la fronte <perché?> domandai.
<perché Juggy non me lo avrebbe mai permesso> rispose ridendo fra se e se.
Lo guardai confusa <non capisco...>.
Fece un sorriso <Jughead è stato molto chiaro: non vuole immischiarti in questa storia>.
Lo interruppi <che storia?>.
<di Lory. Ma in realtà non vuole farti avvicinare troppo al mondo dei Serpents> rispose.
Restai qualche secondo in silenzio <e lei non è d'accordo?> chiesi titubante.
<si, assolutamente> poi aggiunse <ma purtroppo non è possibile>.
Deglutii <che cosa dovrei fare?>.
Fece un respiro profondo <questa storia di Lory va sistemata, potrebbe creare parecchi casini, e l'unico modo per farlo è che lo faccia tu personalmente>.
Iniziai a stringere i pugni agitata <io n-non ne sono in grado> dissi con un filo di voce.
Si alzò dalla sedia e si avvicinò a me <Betty, io non ti ho ancora capita totalmente. Ma so che puoi farcela>.
<cosa dovrei fare?> domandai nuovamente.
<devi fare capire loro chi comanda> disse.
Sgranai gli occhi <e come faccio?>.
<i Cooper sono bravi con questo gioco> sorrise.
<mi sembra una storia assurda> sussurrai guardando il pavimento.
<è molto più importante di quello che tu credi> esclamò.
<a me non sembra> dissi alzando leggermente il tono di voce e lasciando cadere le braccia lungo i fianchi <di questa storia Lory non ne ha più parlato e nessuno è più venuto a darmi fastidio>.
Mi guardò <è Jughead> e poi aggiunse assumendo un'espressione più seria <è Jughead che sta cercando di tenerti alla larga risolvendo lui stesso le situazioni che dovresti risolvere tu>.
Sgranai leggermente gli occhi.
Era vero? Non potevo quasi crederci.
<okay> dissi <ci proverò>.
Mi voltai e raggiunsi la porta.
<aspetta> esclamò <c'è un'altra cosa di cui voglio parlarti>.
Il cuore prese a battere più rapidamente e riuscii a rispondere <c'è dell'altro?>.
Annuii <siediti>.
Feci come mi disse lui e restai in ascolto di ciò che aveva da dirmi.
<vorrei parlare di Jughead> disse.
Impallidii <oh no, non è come pensa... siamo solo> iniziai a dire avvampando per l'imbarazzo, ma lui mi interruppe subito con un sorriso <nn mi stavo riferendo a questo>.
"Ottimo" pensai "ho fatto un'altra figura da idiota".
<Jughead sta entrando nei casini per questa storia> disse dopo qualche secondo.
<nei... casini?> ripetei stranita.
<si, mentre tu pensi che si sia tutto sistemato da solo, in realtà c'è mio figlio che sta lavorando a questa cosa> poi aggiunse <perciò non posso non chiederti di dargli una mano>.
<mi spiace... non lo sapevo> sussurrai.
FP mi guardò e fece un sorriso malizioso <provi qualcosa per mio figlio?> mi domandò massaggiandosi una guancia.
Mi mancò la terra sotto ai piedi per qualche istante <i-io?> balbettai <cosa?! No...> poi ripetei nuovamente con un tono di voce più basso che quasi non si sentì <no...>.
"No?" Chiese una vocina nella mia testa.
"No, certo che no!" Mi risposi da sola.
<mh> disse FP sorridendomi.
Sentii la faccia scottarmi per l'imbarazzo.
<io ora devo andare> dissi. Era meglio evitare altre figure.
Mi avviai alla porta e sentii FP dirmi <non essere spaventata da questa situazione>.
Mi voltai e sorrisi <ma non sono spaventata da Lory>.
Socchiuse gli occhi e fece un mezzo sorriso <tieni d'occhio Jughead>.
Non risposi e uscii dalla stanza.
Finalmente potei riprendere a respirare.

Appena uscii dal bar accesi il telefono e vidi gli infiniti messaggi di mia madre.
La chiamai.
<Betty!> quasi urlò <dove sei finita?>
<mamma non è ancora mezzanotte> sbuffai.
<da quando la sera esci così frequentemente?> domandò <con chi sei?>.
Esitai <con Veronica. Ora torno>.
Riattaccai.
Chiamare era stata una pessima idea.

Ero quasi arrivata a casa, ma delle ombre attirano la mia attenzione.
Svoltai l'angolo e vidi Cheryl insieme al suo gemello.
Mi videro subito.
<guarda chi si vede> sorrise acida lei.
<scusate, non volevo interrompermi... ora vado> tagliai corto.
<in realtà stavamo giusto parlando di te> esclamò guardando Jason.
La guardai interrogativa.
<sai, io e mio fratello ci stavamo chiedendo di Polly> esclamò.
Jason la guardò male.
<devo andare> dissi piano.
<mi stavo chiedendo per quale motivo se ne fosse andata> disse.
<non stavamo parlando di Polly> si intromise Jason.
Non riuscivo a capire che cosa stesse succedendo; mi sembrava quasi che ci fosse un corso una lite fra i due e io fossi capitata li per caso.
<mi chiedevo...

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IMPORTANTE:
EHILÀ, VOLEVO DIRVI CHE DOMANI PARTO PER UNA VACANZA DI 5 GIORNI, E SICCOME IN AMERICA NON AVRÒ SEMPRE LA LINEA E L'ORAIO È SBALLATO, NON SO SE RIUSCIRÒ A POSTARE TUTTE LE SERE. NON POSSO PROMETTERVI NULLA💔
LA MIA PROPOSTA ERA: CHE NE DITE SE QUESTA "NOTTE" PUBBLICO UN ALTRO CAPITOLO? (Lo devo scrivere stasera quindi uscirà molto tardi e lo troverete appena vi sveglierete)

RIVERDALE|  BETTY & JUGHEAD Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora