CAPITOLO 63

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Jughead mi guardò divertito, sapevo che quando prendevo decisioni impulsive lo facevo impazzire.
Davanti agli occhi di mia madre, spinsi Jughead contro il corrimano delle scale, gli diedi un bacio veloce sulle labbra e corremmo in camera.
Sentii mia madre sbraitare qualcosa, ma feci finta di non ascoltarla.
Entrammo in camera e chiusi la porta a chiave.
Scoppiammo a ridere entrambi e Jughead, poggiandomi due mani ai lati del volto, mi diede un lungo bacio.
<Betty Cooper> sussurrò <ogni volta che fai queste pazzie mi fai eccitare in un modo incredibile> poggiò la sua fronte sulla mia e io sorrisi.
Le guance mi si colorirono leggermente, ma non ci feci caso e tolsi in un unico gesto la felpa a Jughead.
Lui senza tirarsi indietro mi fece sfilare di dosso la giacca e il maglione.
Sorrisi maliziosa <ogni tanto faccio pazzie, ma non sono così squilibrata da mettermi a fare cose sconce con te con i miei genitori fuori dalla porta>.
Sul suo volto si dipinse un'espressione sorpresa e allegra allo stesso tempo.
Non sapevo nemmeno io da dove avessi preso tutto quel coraggio per dire quella frase.
<allora non ti darà fastidio se tolgo la maglietta e dormo senza giusto?> in un secondo la buttò a terra e aggiunse <era bagnata fradicia dalla neve>.
Trattenni un sorriso e mi sforzai di sembrare seria <nessun fastidio, al massimo sei tu che ti ammalerai a dormire svestito>.
<beh allora ci sarai tu a scaldarmi> scherzò lui lanciandomi il mio pigiama che si trovava sul cuscino.
Lo guardai stranita per quel gesto e subito lui rispose <non puoi pretendere che io me ne resti nel mio se tu mi dormi mezza nuda a fianco>.
Gli tirai il cuscino della sedia in faccia.
Mi voltai e cercando di fare il più veloce possibile mi infilai i vestiti nuovi.
Mi sentii tirare per una manica del pigiama e in un attimo mi ritrovai sdraiata sul letto avvolta dalle braccia di Jughead.
<fra tre ore dobbiamo essere svegli> gli ricordai.
Il sonno ebbe la meglio e mi fece addormentare quasi subito.
Mi addormentai sotto lo sguardo attento di Jughead; sembrava quasi volesse restare a guardarmi tutta la notte mentre dormivo per proteggermi.
Non era la prima volta che lo notavo,e tutto ciò mi rendeva incredibilmente tranquilla e felice.

Aprii gli occhi piano piano.
Spostai la mano sul materasso e appena incontrai il braccio di Jughead feci un sospiro di sollievo. Avevo paura di aver sognato tutto quello che era accaduto la sera prima.
Mi alzai e mi avvicinai alla porta per sentire se i miei genitori erano già svegli.
Silenzio.
Mi appoggiai al muro e guardai il ragazzo sdraiato sul mio letto dormire.
Sorrisi.
Presi una piccola rincorsa e poi gli saltai addosso esclamando <svegliati!>.
Istintivamente Jughead spalancò gli occhi e scoppiò a ridere appena vide che mi ero spaparanzata sopra di lui.
Pensavo che, scontroso come lui, mi avrebbe mandato a quel paese. Invece, stavamo ridendo insieme.
Presi il cappello dal comodino e glielo infilai in testa dicendo <vedi di alzarti e sbrigarti> poi aggiunsi <non vorrai che i miei genitori ti trovino qua mezzo nudo vero?>.
Sorrise malizioso e io gli tirai un buffetto sul braccio <non ci pensare nemmeno> sorrisi.
Sentimmo bussare alla porta.
Guardai interrogativa Jughead, non sapevo se aprire o meno; ma il ragazzo mi precedette <vado io>.
Si alzò e si diresse verso la porta.
Con un gesto rapido la aprii e si trovò di fronte mia madre.
Aveva gli occhi sgranati, e appena guardai Jughead capii subito il motivo.
Non ci potevo credere, si era presentato senza maglietta, solo con dei boxer e un cappello.
Mi alzai dal letto e mi misi di fianco a lui pronta per ribattere contro mia madre.
<c-cosa ci fai mezzo nudo?> balbettò bianca in volto.
Cambiai idea e decisi che mi sarei goduta quello spettacolo.
<dormivo> rispose tranquillo con un sorriso.
<con mia figlia?!> domandò allibita.
<si, con Betty>.
Vidi mia madre diventare dello stesso colore di un cadavere <non... voi no-n> cercò di dire senza ottenere risultati, quando faceva così era perché era in totale imbarazzo.
<copriti subito> esclamò poi.
Presi la maglietta e gliela passai.
<dopo facciamo i conti io e te> disse guardandomi mia madre mentre il ragazzo con il cappello si vestiva.
Alzai le spalle <allora ne parliamo dopo>.
Il discorso con i miei genitori sarebbe stato inevitabile.
Uscì sbattendo la porta.
Mi voltai verso Jughead e alzai un sopracciglio <tu volevi farmi ammazzare?> non trattenni una risata.
Sul suo volto riapparve la solita espressione maliziosa <può essere>.

Ci sedemmo al tavolo per fare colazione, di mia madre non c'era traccia, solamente mio padre aveva deciso di farci compagnia.
<buongiorno> disse in un sussurro.
<mamma dov'è?> chiesi.
Mio padre fece un cenno con il capo indicando la porta <è andata a fare la spesa>.
Una volta che finimmo la colazione uscimmo di casa.
<grazie> disse Jughead prendendomi una mano.
Gli diedi un bacio sulla guancia <è giusto che tutti lo sappiano, non credi?> esclamai.
<non sai da quanto aspettavo questo momento> rispose facendomi l'occhiolino.
Lo accompagnai verso casa e mi fermai prima di entrare nel quartiere dei Serpents.
<ci vediamo> lo salutai guardandolo.
Si avvicinò per darmi un bacio ma poi si fermò a pochi centimetri di distanza e sussurrò <ci vediamo>.
Feci per andarmene ma mi fermai quando vidi FP apparire sulla stradina.
Vidi uno sguardo di fuoco correre fra Jughead e il padre.
Uno sguardo non di sfida, era come se stessero condividendo un segreto.
Un qualcosa che rendeva l'espressione di FP fiera e il volto di Jughead teso.

Sulla strada del cammino chiamai Caleb; era giusto spiegare la situazione anche a lui.
<pronto?> mi rispose lui con un tono di voce basso.
<ciao, sono Betty> dissi <posso parlarti un attimo?>.
La conversazione andò avanti ancora per qualche minuto, ma alla fine si concluse con un suo sospiro e un "ricevuto" con tono dispiaciuto.
<mi spiace...> provai a dire.
<tranquilla> rispose poco convinto.
Chiusi la chiamata.
Mi sentivo più leggera.

Aprii la porta di casa e mi trovai travolta da mia madre.
<ma che diamine ti è preso?> quasi urlò.
Mio padre le poggiò una mano sulla spalla e le sussurrò all'orecchio <calmati Alice>.
Lei fece un lungo respiro per svuotarsi.
<okay> disse poi guardando a terra <forse non è il momento giusto per parlare di questa cosa>.
Mi sfregai le mani <penso abbiate già capito, non c'è bisogno di spiegare altro>.
Salii in camera mia.

Verso il pomeriggio decisi di uscire per fare due passi.
Non riuscivo a far altro che pensare a Jughead, a come lui fosse riuscito a comprendere la parte più nascosta di me.
Tirai un calcio ad un sassolino che andò a finire contro la suola di una scarpa.
Con lo sguardo seguii il percorso dal piede, alla gamba e fino al volto della persona che mi si era piazzata davanti.

Con lo sguardo seguii il percorso dal piede, alla gamba e fino al volto della persona che mi si era piazzata davanti

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Cheryl Blossom...

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EII, VOLEVO AVVISARVI CHE L'ULTIMO CAPITOLO USCIRÀ SABATO🔥
NON SO ANCORA SE I CAPITOLI SARANNO ANCORA DUE (compreso sabato)O SARÀ SOLAMENTE L'ULTIMO SABATO❤️

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